Regista, attore e sceneggiatore francese, Gustave Kerven nasce all'inizio degli anni '60 in UK. Appassionato di musica, si stabilisce a Parigi con l'intento di sviluppare la sua passione lavorando in una casa discografica: la carriera audiovisiva di Kerven prende il via (senza in seguito fermarsi) su Canal +, come conduttore della trasmissione musicale Top 50 (1991-1993), e successivamente nel programma sul rock & roll Le plein de Super(1993-1994), mentre nel 1995 è intrattenitore di Les Niouzes. Rimane comunque costante in lui l'intento di sviluppare progetti che siano una ventata di originalità inedita per il pubblico francese. In particolare, a permettergli di realizzare le sue idee alternative è il fiorente connubio professionale con il regista, sceneggiatore e attore Benoît Delépine, unione che interessa nove dei quindici anni di carriera televisiva di Kerven: i due autori scrivono e recitano, infaticabili, una sequela di gag e sketch dissacranti che si sviluppano in programmi televisivi spesso satirici e ancor più spesso politicamente scorretti.
Attenti a quei due
La collaborazione tra Gustave e Benoît comincia nel 2001 con Grolandsat, attraverso la costruzione di approfondite short stories messe in scena tramite sperimentazioni narrative che per i canoni della TV francese e il modus narrandi tradizionale rappresentano una novità. L'audience è alle stelle anche con i tv movies Ivre mort pour la patrie (1998), Patron sur mesure (2002) e l'on the road Don Quichotte de la revolution, in cui Kerven recita; e, inoltre, con diverse serie tv, come la già citata Grolandsat e Camera cafè (2002). Il poliedrico artista partecipa inoltre alla rivista cinematografica alternativa Cut.
Galeotta è poi la produzione Toc Toc Toc che fa entrare in contatto Kerven e Delepine con il regista Maurice Pialat (1925 - 2003), il quale, individuando il forte potenziale della coppia comica, li spinge a tentare il passaggio al cinema.
Dal piccolo al grande schermo
Il primo film di Kerven è Aaltra (2004), che egli dirige, scrive e interpreta a quattro mani con il collega Delépine: il lungometraggio viene ospitato in diversi festival internazionali e si segnala soprattutto per l'influenza di Kaurismäki (a richiamarlo è l'uso che Kerven e Benoît fanno della spazialità e dei characters in scena) e per la tecnica di ripresa che alterna la telecamera nascosta a quella tradizionale.
Nel 2006 la seconda pellicola di cui sono registi e interpreti, Avida, con un cast che include perfino Claude Chabrol, viene selezionata per partecipare fuori concorso al Festival di Cannes. Anche Louise-Michel (2008), terza opera del duo, ha un grande successo di pubblico e critica ed è oltretutto la prima ad essere distribuita in Italia: irriverente, caustica e sagace tratta di un gruppo di operai che si improvvisano killer (protagonisti gli straordinari Yolande Moreau, Bouli Lanners e Mathieu Kassovitz), e si aggiudica il Premio speciale della Giuria al Sundace Film Festival, importante vetrina di produzioni indipendenti.
Nei (pochi) anni di pausa tra un film e l'altro Kerven si tiene comunque occupato, partecipando alla serie tv Groland Magzine nel ruolo di Gus.
Il 2010 è un anno ancor più affollato: recita come protagonista nel francese Henry di Kafka e Pascal Remy (un ruolo che non lo vede in coppia con Benoit, per la prima volta da anni), mentre il Festival internazionale di Berlino ospita nella selezione ufficiale in corsa per l'Orso d'oro la quarta collaborazione cinematografica con Delepine, Mammuth (starring un gigantesco Gerard Depardieu e la grande Isabelle Adjani, oltre che Yolande "Louise" Moreau che ritorna a far parte del nutrito gruppo attoriale): anche quest'opera arriva in Italia, e l'anteprima è presenziata da Kerven.