Anno | 2008 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Italia |
Durata | 93 minuti |
Regia di | Luca Lucini |
Attori | Anna Foglietta, Claudia Pandolfi, Gianni Bisacca, Francesca Vettori, Sara D'Amario Luca Argentero, Elisabetta De Palo, Fabiana Gatto, Michela Gatto, Diane Fleri, Fabio Troiano, Alessandro Sampaoli. |
Uscita | venerdì 28 novembre 2008 |
Distribuzione | Warner Bros Italia |
MYmonetro | 2,61 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 10 novembre 2016
La vita di Carlo, dermatologo trentenne, è governata da una movimentata ma serena routine. Carlo è un ragazzo padre e sua figlia Sofia, di dieci mesi, ha la capacità di assorbire tutte le sue energie, mentali e fisiche. Il film ha ottenuto 2 candidature ai Nastri d'Argento, 1 candidatura a David di Donatello, In Italia al Box Office Solo un padre ha incassato nelle prime 10 settimane di programmazione 2,2 milioni di euro e 585 mila euro nel primo weekend.
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mercoledì 20 novembre 2024 ore 0,05 su CANALE5
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CONSIGLIATO NÌ
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Carlo è un dermatologo affermato e il padre perfetto (e apprensivo) di Sofia. Dopo la morte per parto della moglie, Carlo (soprav)vive circondato dall'affetto dei genitori e degli amici, che condividono il suo quotidiano e contengono il suo dolore silenzioso. Una mattina, dopo una corsa lungo il Po, Carlo incontra Camille, una ricercatrice francese trasferitasi a Torino. Il carattere estroverso e appassionato della ragazza finirà per rivelare l'uomo dietro al padre.
Se lo spazio divistico in Italia è stato, in alcuni casi (forse troppi), occupato dall'autore, diversamente Luca Lucini ha fatto parlare poco di sé e molto dei suoi attori. Dopo aver creato il corpo perfetto di Scamarcio e dopo averlo confermato in uno step successivo e sopra il cielo, il regista milanese "espone" il corpo attoriale di Luca Argentero, raccogliendo il racconto di formazione di un padre intorno a lui. Lo introduce in scena un poco alla volta, isolandone ed esaltandone i dettagli (gli occhi, la bocca) e liberando un fascino che si fonda sul corpo ma non si esaurisce e non si consuma in esso. È vero, Luca Argentero nasce in televisione, quella che ha imposto modelli attoriali assolutamente avulsi dalle pratiche espressive cinematografiche e che produce sostanza attoriale totalmente simulacrale, ma ugualmente è in grado di assumere su di sé la temperatura e lo spaesamento del suo personaggio.
Solo un padre racconta una storia di immediata presa, mai esplicitamente melodrammatica e più innocuamente commovente e sentimentale. Il film insiste sul doppio registro, comico e drammatico, senza farsi mai carico degli eccessi e delle ferite che implica il (melo)drammatico sul piano del linguaggio filmico e dimostrandosi più attendibile sul versante "leggero". Questo conferma l'ipotesi che la grande stagione della commedia all'italiana è la fonte inesauribile dei nostri autori contemporanei ma anche l'inevitabile limite contro cui vanno a cozzare.
Il risultato è una pellicola delicata e instabile, che punta sulle sfumature dei sentimenti senza spettacolarizzazione del dolore ma con una potente (e furba) dose di commozione. Tutta la tensione è giocata sull'attesa della scoperta, il padre solo di Argentero deve "comunicare" il suo senso di colpa, in una sospensione in cui scrutiamo il sentimento del personaggio fino al suo svelamento. Svelamento che tira il filo del suo passato scosso da un'ingiustizia "naturale": la morte come conseguenza di un amore finito da tempo.
Solo un padre, è solo un bel film, niente di più e niente di meno. Non dirò che siamo alle solite e che il cinema italiano non si occupa dei veri problemi, per concentrarsi sull'eterna ricerca della felicità, non mi accanirò sulla mancanza di idee e sull'incapacità di osare, anche se ognuna di queste affermazioni è vera e risulta sacrosanta anche per questa pellicola.
Caspita che bravo L.Argentero!Tenera e dolcissima,amara e commovente...una storia che fa quasi "male" al cuore.Lucini è bravo...racconta momenti di vita entrando nel profondo dell' anima,sfiora i visi dei protagonisti dando allo spettatore sfumature del dolore inedite.Una sorpresa Diane Feri ...
Film assolutamente piacevole da vedere. Mi è piaciuto Argentero, per una volta dal Grande Fratello è uscito qualcosa di buono
Mi aspettavo di meglio, si tratta comunque di un buon film, forse leggeremente scontato, e un pò troppo piatto per il tema che tocca, inoltre entra raramente nella psicologia dei personaggi.... Mi aspettavo molto di più!!
Dopo "Lezioni di cioccolato" arriva la conferma che l'ex partecipante del grande fratello non è un fuoco di paglia. Un film toccante,(anche per chi non apprezza il genere)sensibile,realistico,che divide un comune rapporto in una miriade di sfaccettature che non ti aspetti ma a cui ti affezzionerai... Da vedere senza pensare..anche se non avete una bimba..
Soprattutto nella parte iniziale del lavoro troviamo una costruzione abbastanza articolata che, passo passo, riesce a spiegarci gli argini entro cui scorre una storia la quale perde però progressivamente ed eccessivamente di verosimiglianza: è credibile infatti che si chieda una informazione su una strada ad uno sconosciuto, un po’ meno che si incontri nuovamente al supermercato e che si riconosca [...] Vai alla recensione »
Prodotto molto semplice e per un pubblico non impegnato. Nel complesso divertente. 2 stelle e mezzo.
melissa nel dare alla luce la sua primogenita muore,carlo rimane da solo a prendersi cura della bambina..il film è malinconico..(andando avanti si scoprirà che i due nn erano più innamorati)..carlo farà amicizia con camille..fra i due si instaurerà un buon rapporto.Film abbastanza vago..non so l'intento del regista quale fosse.. gradevoli gli attori cmq. Vai alla recensione »
Il film scorre via leggero leggero, molto banale e ricalcato su tanti altri film celebri(da Tre uomini e una culla all'inglese Jack & Sarah, per non parlare dell'elaborazione del lutto presa pari pari da Moonlight Mile), innoquo e perfetto per una serata di assoluto relax. Comunque è la riprova che il cinema del neoregista Lucini è anestetizzato e assolutamente privo di novità.
Al confronto "Ultima neve di primavera" è Shakespeare. Dialoghi e situazioni scontati come in uno spot, solo che dura due atroci ore.
Dopo aver chattato amabilmente con Luca Argentero nel pomeriggio di ieri, abbiamo incontrato l'attore alla presentazione del nuovo film di Luca Lucini. Basato sul romanzo Le avventure semiserie di un ragazzo padre di Nick Earls, Solo un padre racconta il percorso emotivo e psicologico di un uomo che si trova ad affrontare per la prima volta la paternità. Miscelando con mestiere commedia e dramma Lucini trova un perfetto equilibrio anche grazie all'ottima prova attoriale di Argentero.
Rimasto vedovo di Claudia Pandolfi, morta di parto, il dermatologo Luca Argentero alleva con dedizione la neonata 'fagiolino'. Il suo presente è tormentato da notti insonni, bisogno di attività fisica scacciaricordi, amici/colleghi vogliosi di pastasciutta e partite a "Silent Hill" e da una corteggiatrice molesta con gatto più che molesto. Il destino e la sceneggiatura dicono forte e chiaro cosa gli [...] Vai alla recensione »
Dermatologo trentenne, Carlo è fresco di vedovanza e padre di una bimba di dieci mesi: Sofia detta Fagiolino. Quando i nonni della piccola partono per una vacanza, il dottore impara come sia complicato prendersi cura di un pupo; però non getta la spugna. Lo sostengono gli amici (il simpaticone, il gay...); ma soprattutto destino vuole che incontri Camille, giovane ricercatrice francese appena arrivata [...] Vai alla recensione »
Uomini soli, cantavano i Pooh. Giusto loro, prima di quest'anno il cinema italiano di uomini schiacciati dall'amore, animali solitari che soffrono ne aveva offerti davvero pochi. Poi è arrivato il Favino farmacista che soffre per Ksenia Rappoport e molla la Bellucci (beato lui che può) e ora Luca Argentero, giovane vedovo con figlia. Dermatologo affermato, padre amorevole del suo Fagiolino, si porta [...] Vai alla recensione »
Da Grande fratello a piccolo padre per Luca Argentero. Il suo Carlo è un dermatologo agiato che fa footing tutte le mattine, apprezza l'anestesia ("non fa sentire niente"), scherza in ufficio, vuole bene a mamma e papà, mangia con gli amici la sera e mette a letto la figlia di 10 mesi. Solo soletto. Vedovo bello e ovattato. Ma con segreto. Quando incontra la simpatica ricercatrice francese Camille [...] Vai alla recensione »