Una smorfia ammiccante del fighissimo Matteo Renzi, leader di Italia Viva. |
TRADUZIONE E SINTESI IN LINGUAGGIO MENO AULICO DEL DISCORSO PRONUNCIATO IERI SERA DA MATTEO RENZI, DOPO L'INCONTRO CON IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Sono figo. Ma visto che tutta Italia, da quando ho fatto cadere il Governo, mi sta massacrando di critiche (giustificate, ma non lo posso certo ammettere perché sono strafigo), preciso che: anzitutto il Governo lo fo' cadere quando mi pare e piace perché con i miei quattro gatti io sono l'EGO della bilancia, e se non mi fate sentire costantemente - ho detto costantemente - che nella coalizione conto qualcosa, porto via il pallone. Tiè. Tiè. E ancora tiè. Specchio riflesso, faccia di serpente! Poi va ribadito che sono figo. Così figo che ho capito che qui le nuove elezioni non le vuole nessuno, pertanto mica me le posso intestare io. Di suicidi politici ne ho già fatti a iosa.
Quindi vi tengo ancora tutti per le palline almeno ancora per una settimana buona, tra veti, vetini, vetucci incorciati... Vieni avanti vetino! Poi farò quello che con estrema generosità e bontà d'animo (dopo aver portato a casa quel che si può, perché so' figo da morire) farà la scena di cedere, ma solo, sia chiaro, per il bene del Paese: voglio parlare di politica (e al massimo di fard), non di poltrone. Intanto a voi qui dico che non c'è nessuna riserva sul nome di Conte (ma a Mattarella ho appena detto l'esatto contrario e farò tutto il possibile per farlo cadere), tanto che mi frega. Sono un oratore e un politico di razza, di grande caratura. E guadagno un milione di euro l'anno, soprattutto con le consulenze all'Arabia Saudita. Terra illuminata. I 14 mila mensili da senatore sono solo bruscolini nel mio bilancio familiare.
Ci si vede alla mezza, bischeracci povery!
(Ma per caso ve l'ho già detto che sono figo come il mare? Dovrei mettermi a fare anche lap dance, tanto sono figo).