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Il costo del personale: composizione e rilevazioni contabili

Il costo del personale: composizione e rilevazioni contabili

Carla Mele - Contabilità e impresa

Alcune considerazioni di carattere contabile, fiscale ed aziendale in ordine al costo del personale dipendente, una delle voci più rilevanti per il bilancio di esercizio delle imprese.

Il costo del personale: composizione e rilevazioni contabili

Il lavoro é un fattore produttivo il cui apporto è fondamentale per il perseguimento degli obbiettivi aziendali. La sua composizione è mutata nel corso del tempo considerando il progresso tecnologico e l’innovazione organizzativa delle aziende.

Per determinare il corretto costo del lavoro, è opportuno valutare diversi fattori tra cui il valore attribuitogli dalla contrattazione collettiva stipulata dai sindacati , le norme in materia previdenziale e assistenziale, la necessità di creare degli incentivi in alcuni settori o aree territoriali.

Analizziamo di seguito le rilevazioni contabili del costo del lavoro subordinato e i riflessi fiscali di quest’ultimo specialmente per quanto riguarda la normativa Irap.

Contratto di lavoro subordinato: un breve accenno normativo

Il rapporto di collaborazione tra imprenditore e dipendente si istaura con un contratto che per legge può anche non essere redatto per iscritto (ex art.1350 c.c.); ciò vuol dire che il rapporto di lavoro può essere costituito anche oralmente o per comportamenti concludenti.

Tuttavia alla regola generale sopra esposta sono previste alcune eccezioni. Il contratto a tempo determinato deve essere sempre redatto per iscritto: altrimenti il termine é nullo ed il contratto viene considerato a tempo indeterminato.

Anche il patto di non concorrenza (art. 2125 c.c.) ed la definizione del periodo di prova (art. 2096 c.c.) richiedono la forma scritta a pena di nullità.

L’art. 2239 del codice civile da un precisa definizione di lavoro subordinato :

E’ prestatore di lavoro subordinato colui che si obbliga mediante retribuzione a collaborare con l’impresa prestando il proprio lavoro intellettuale o manuale alle dipendenze dell’imprenditore

In bilancio il costo per il personale si colloca in conto economico alla voce B.9:

B) Costi della produzione

9) Per il personale
a) Salari e Stipendi
b) Oneri sociali
c) Trattamento di fine rapporto
d) Trattamento di quiescenza e simili
e) Altri costi

Da un punto di vista aziendale, il costo del lavoro si compone di:

  • retribuzione (comprensiva di tutte le sue parti);
  • contributi previdenziali e assicurativi a carico del datore di lavoro (INPS e INAIL);
  • l’accontomento per il trattamento di fine rapporto (Tfr);
  • accantonamenti per quiescenza o simili ossia accantonamenti a fondi di previdenza integrativa diversi dal TFR;
  • altri costi.

Analizziamo di seguito le singole voci che lo compongono.

Il costo del lavoro: la retribuzione

Il compenso dovuto per il fattore lavoro, ossia la retribuzione, consiste generalmente in una somma di denaro ma può essere anche corrisposta in natura, attraverso delle integrazioni i c.d. fringe benefits (ad es.alloggio di servizio, disponibilità di auto aziendale etc.)

La retribuzione denominata salario per gli operai e stipendio per gli impiegati si compone di:

  • paga base (definita in base al contratto di lavoro e le qualifiche del dipendente);
  • attribuzioni accessorie che possono essere retributive (ad es. premi di rendimento, maggiorazioni per lavoro straordinario, scatti di anzianità) o non retributive come ad es. rimborsi spese per trasferte;
  • assegni per nucleo familiare i quali hanno natura assistenziale. Essi si possono considerare come degli anticipi al dipendente, che il datore di lavoro elargisce in busta paga per conto dell’Inps, il cui reddito familiare, in relazione al numero dei componenti della sua famiglia, non supera una certa soglia.

Generalmente la retribuzione viene elargita in misura fissa e periodica, ma la normativa riconosce anche forme di pagamento a cottimo cioè proporzionale alle quantità ottenute, o a premio cioè commisurata ad un certo rendimento del lavoratore.

Il costo del lavoro: le ritenute fiscali e previdenziali

Nei confronti dell’Inps e dell’Erario il datore di lavoro è considerato un sostituto d’imposta per conto del dipendente ovvero, trattiene le imposte dovute direttamente dai compensi, versandole poi alle casse dello Stato entro il giorno 16 del mese successivo al pagamento degli stipendi, esclusivamente in via telematica, usando il modello F24.

Per quanto riguarda le ritenute Irpef versate, entro il 28 febbraio di ciascun anno, il datore di lavoro è tenuto ad effettuare il conguaglio dell’anno precedente includendo nel calcolo quelle pagate entro il 12 gennaio dell’anno stesso.

Entro il 31 marzo il datore di lavoro certificherà al dipendente mediante il modello di Certificazione Unica:

  • l’ammontare complessivo delle somme e dei valori corrisposti
  • l’ammontare delle ritenute operate, delle detrazioni di imposta effettuate e dei contributi previdenziali e assistenziali
  • eventuali altri dati.

In considerazione ai contributi previdenziali pagati all’Inps, classificati in bilancio secondo l’ OIc 12 tra gli «Oneri Sociali», il datore di lavoro avrà un rapporto di debito/credito: se da un lato sarà creditore verso l’ Inps per gli assegni familiari erogati in busta paga, al contempo avrà un debito verso l’Inps per i contributi a carico dei dipendenti.

Le percentuali di contribuzione previdenziale sono differenti, a seconda del settore in cui opera l’azienda (industria, commercio, artigianato) , sono a carico del lavoratore ma versate esclusivamente dal datore di lavoro.

Alla voce B.9 del conto economico tra gli Oneri Sociali trova spazio un’ulteriore voce del costo del lavoro: L’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, cioè l’Inail.
Essa ha la funzione di garantire una protezione sanitaria ed economica ai lavoratori infortunati o colpiti da malattie professionali.

Entro il 16 febbraio di ogni anno, il datore di lavoro provvede ai seguenti adempimenti:

  • comunica un’eventuale diminuzione alle retribuzioni
  • paga il premio anticipato per l’anno in corso sulla base delle retribuzioni corrisposte nell’anno precedente o sulla base
  • regolarizza il premio relativo all’anno precedente sulla base delle retribuzioni effettive dell’anno stesso.

La somma dovuta all’Inail potrà essere versata in un’unica soluzione entro il 16/02 oppure pagata ratealmente alle seguenti scadenze: 16/02, 16/05, 16/08, 16/11.

Il costo del lavoro: Tfr

Il trattamento di fine rapporto, o TFR, detto anche liquidazione, rappresenta una porzione di retribuzione differita che viene corrisposta da parte del datore di lavoro al lavoratore subordinato alla cessazione del rapporto di lavoro. Contabilmente al 31/12 l’imprenditore dovrà accantonare nell’apposito Fondo il Tfr relativo all’anno che si é concluso.

L’accantonamento del Tfr, secondo l’articolo 2120 del c.c. é composto da una quota capitale e da una quota finanziaria. Esso si ottiene considerando come base di calcolo la retribuzione lorda dovuta per ogni anno di lavoro, divisa per 13,5 e rivalutata al 31/12 sia

  • una percentuale fissa dell’1,5 %
  • una percentuale variabile del 75 % dell’aumento dell’indice ISTAT.

Laquota capitale del Tfr é assoggettata a tassazione separata, mentre la quota finanziaria é soggetta ad una imposta sostitutiva del 17%. Tale imposta é anticipata annualmente dall’azienda e va imputata a riduzione del fondo accantonamento del Tfr.

L’imposta sostitutiva deve essere versata:

  • per il 90% del suo ammontare entro il 16/12 di ogni anno, (usando il modello F24 codice tributo 1712) e può essere calcolata adottando un metodo storico, cioè basandosi sull’imposta sostitutiva del Tfr dell’anno precedente, o un metodo previsionale, cioè basandosi quanto dovuto per l’anno in corso;
  • saldo entro 16/02 dell’anno successivo (usando il modello F24 codice tributo 1713)

Il lavoratore che abbia maturato almeno 8 anni di servizio presso lo stesso datore di lavoro può chiedere una anticipazione del TFR, in misura non superiore al 70% dell’importo maturato. Tale richiesta deve essere giustificata da particolari esigenze, quali ad esempio: spese da sostenere per prestazioni sanitarie o per l’acquisto della casa di abitazione propria o per i figli.

La Legge di stabilità 2015 stabilì la possibilità di richiedere mensilmente un anticipo del trattamento di fine rapporto, permettendo al lavoratore del settore privato di usufruire immediatamente dell’indennità. La scelta dell’anticipo della liquidazione spetta al lavoratore e l’opzione non può essere revocata fino al 30 giugno 2018.

Con la riforma della previdenza complementare )decreto legislativo 252/2005) fu introdotto un nuovo sistema di accantonamento del Tfr. La legge stabiliì che dal 1º gennaio 2007 il lavoratore dipendente era tenuto a scegliere se mantenere l’accantonamento del TFR in azienda oppure destinarlo alla costruzione di una pensione integrativa, a scelta tra :

  • un fondo di previdenza complementare
  • un fondo pensione costituito presso l’Inps.

L’accantonamento del Tfr a fondo pensione integrativa è diventato, con questa riforma, obbligatorio per le aziende con più di 50 addetti.

Il costo del lavoro: rilevazioni contabili

Arrivati a questo punto, analizziamo di seguito le scritture contabili relative alle componenti del lavoro analizzate fino ad ora.

Innanzitutto é necessario considerare che il momento della retribuzione può essere diviso in due fasi:

  • la liquidazione
  • il pagamento

Nella fase di liquidazione viene elaborata la busta paga il cui importo netto é il risultato della somma algebrica die una serie di elementi

Retribuzione lorda =
+Assegni familiari
- Ritenute fiscali
- Ritenute previdenziali

In contabilità avremo le seguenti scritture:

1)Liquidazione degil stipendi

Salari e stipendi a Dipendenti c/retribuzione

2)Liquidazione anticipi per conto dell’Inps(assegni familiari, per malattia, congedo matrimoniale etc.)

Inps c/competenze a Dipendenti c/ retribuzione

3)Liquidazione delle ritenute previdenziali

Dipendenti c/ retribuzioni a Inps c/competenze

4)Liquidazione delle ritenute fiscali

Dipendenti c/retribuzioni ritenute fiscali a Erario c/ ritenute.

5)Liquidazione Inps a carico dell’azienda

Contributi Inps a Inps C/competenze

6)Pagamento della retribuzione netta

Dipendenti c/retribuzioni a Banca

7)Acconto e Saldo Inail - Scritture contabili

Versamento acconto anno N: Acconto Inail a Banca

8) Posizione a debito Inail l’anno N

Inail a
Acconto Inail
Inail C/ premi

9) Posizione a credito Inail per l’anno N

Inail
Inail C/premi a
Acconto Inail

10)Accantonamento Fondo Tfr

Accantonamento Tfr a Fondo Tfr

11) Pagamento imposta sostitutiva Tfr

Imposta sostitutiva Tfr a Banca

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