La Storia
Storia della linea ferroviaria tra Rimini e la Repubblica di San Marino
Il By Train San Marino non crea solamente un nuovo servizio per i turisti, ma rievoca in Repubblica qualcosa che è esistito nel passato ed è rimasto nel cuore dei sammarinesi.
Il nuovo trenino non sfrutterà più i binari, ma circolerà su ruote su parte del vecchio tracciato fra San Marino e Borgo Maggiore, avendo tutte le omologazioni necessarie per la circolazione stradale.
Non modifica il paesaggio ma anzi ne farà apprezzare dei tratti diversamente non percorribili in particolar modo nel passaggio delle gallerie.
Le gallerie segnano un tratto molto importante della storia non solo della Repubblica ma anche dei territori vicini; le gallerie che ospitarono migliaia di rifugiati, sono oggi percorribili grazie al trenino.
La storia della linea ferroviaria Rimini – San Marino iniziò il 3 dicembre 1928, con la posa della prima pietra nella stazione di San Marino Città. All’interno della stessa vennero collocate una pergamena, pezzi d’argento sammarinesi e una moneta d’oro da dieci lire del 1883.
I lavori impegnarono 3000 operai e furono necessarie 8 milioni di ore lavorative, 30 tonnellate di dinamite, 20.000 tonnellate di cemento per consolidare il terreno necessario ad ultimare i 32 Km della linea.
Il 12 giugno 1932, nella fermata di Dogana, a due passi dal confine di stato, venne inaugurata la tratta ferroviaria Rimini – San Marino.
Il 13 giugno 1932 la ferrovia iniziò il servizio con quattro coppie di treni accelerati e uno per la corrispondenza delle merci. Il percorso era lungo 32 Km di cui 19 in territorio sammarinese, con un percorso tortuoso che lentamente permetteva di salire di quota e raggiungere la vetta del Titano. Il treno partiva da Rimini a 3 mt sul livello del mare e raggiungeva l’ultima stazione a quota 642.8 mt, passando per quattro stazioni e cinque fermate.
Il passeggero poteva scegliere la sua sistemazione in diverse tipologie di carrozze: dalla vettura saloncino per le autorità, costituita da 6 posti nel saloncino e 10 posti in scompartimento di prima classe, alla terza classe con 32 posti. Era presente anche un’altra sistemazione in prima classe con 10 posti separati dal resto della carrozza.
Un biglietto di corsa semplice da Rimini a San Marino in prima classe costava 12.40, lire mentre in terza classe solo 7.50 lire, per un viaggio di 1 ora e 7 minuti.
Il servizio prevedeva 4 partenze al giorno. In un’epoca in cui il varcare le Alpi era privilegio per pochi, la nostra ferrovia aggiungeva alla bellezza del percorso, l’emozione del viaggio all’estero e del territorio che portava dal mare alla montagna in solo un’ora.
La vita del treno permise una miglior comunicazione e scambio tra i due Stati, ma, il 26 giugno 1944, i bombardieri americani colpirono la linea ferroviaria tra la stazione di Domagnano e Valdragone, ponendo fine alla storia del treno che, in realtà, nonostante il bombardamento, riuscì a continuare un servizio minimo tra Domagnano e Rimini fino alla notte dell’11 luglio 1944, quando si scrisse per sempre la parola fine nella storia ferroviaria della Repubblica.
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