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Chizzo Bruno
The Wayback Machine - https://web.archive.org/web/20190916140438/http://www.enciclopediadelcalcio.it:80/Chizzo.html

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Anno

Squadra

Serie

PT

RT
1933-34 Udinese
1°D
21
ND
1934-35 Udinese
1°D
30
ND
1935-36 Triestina
A
30
3
1936-37 Triestina
A
30
4
1937-38 Triestina
A
30
3
1938-39 Triestina
A
26
1
1939-40 Milan
A
25
3
1940-41 Genoa
A
9
-
1941-42 Genoa
A
2
-
1942-43 Anconitana
B
18
2
1944 Udinese
A
11
1
1945-46 Genoa
A
24
-
1946-47 Genoa
A
19
4
1947-48 Bolzano
B
15
 -
1948-49 Bolzano
C
19
4
1949-50 Empoli
B
14
-
Dati anagrafici
Cognome Chizzo Nome Bruno
Nato a Udine Data 19/04/1916
Altezza 1,68 Peso 63
Esordio 22/9/35, Triestina-Fiorentina 5-1 Ruolo Interno
Nazionale
Pt
Rt
 Esordio
 -
 -
-

 

Ottimo interno degli anni '30, si forma nell'Udinese. Le sue prestazioni, contribuiscono a spargere presto la sua fama e gli osservatori della Triestina, sempre attivi in zona, lo consigliano alla dirigenza. La sua acquisizione è presto fatta e l'investimento viene ampiamente ripagato. Chizzo è un centrocampista dotato di classe e nerbo. Corre molto, imposta e difende. Gli manca forse un poco di tiro, ma la cifra di gioco che produce è impressionante. Tanto da destare l'attenzione di Vittorio Pozzo, che lo convoca tra i 22 che vanno in Francia a vincere il Mondiale. Lui non mette mai piede in campo, essendo chiuso nel ruolo dal grande Giovanni Ferrari e non riuscirà mai ad indossare la maglia azzurra, a causa della concorrenza. Questo, però, non sminuisce il suo valore, del quale si accorgono in molti. A partire dai dirigenti del Milan, che puntano su di lui nell'estate successiva al trionfo francese. A Milano, conferma ancora una volta quello che si sa di lui, tanto che Culiolo, l'ambizioso presidente del Genoa, che vuole vincere lo scudetto della stella, convince a suon di bigliettoni da mille i rossoneri a cederlo. A Genova, però, la sua carriera ha un momento di stasi, anche a causa di una serie di infortuni che lo spingono fuori squadra. Nel 1942, viene spedito ad Ancona, ma non ha neanche il tempo di pensare alla delusione, poichè la guerra costringe la Federazione a fermare tutto. Dopo aver giocato il torneo di guerra con la su Udinese, torna a Genova, ove può mostrare il suo valore nel biennio successivo alla ripresa. Ormai, però, l'età avanza e lui è costretto a scendere di categoria per continuare a giocare. Bolzano ed Empoli sono le ultime fermate di una carriera lunga e spesso gloriosa. 

 

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