Già conosciute in epoca romana, le sorgenti della Salvarola erano apprezzate anche da Matilde di Canossa, quando si ritirava a Montegibbio per riposarsi con fanghi e idroterapie. Nel XVIII sec. Gaetano Moreali, medico, avviò lo sfruttamento industriale delle acque, imbottigliandole e rivendendole a Modena. L'iniziativa di sfruttare le sorgenti per cure termali si deve a Luigi Rognoni, che nel 1884 costruì un primo albergo. All'epoca le terme richiamavano, grazie all'organizzazione di spettacoli e divertimenti, la borghesia locale, che ne aveva fatto il proprio punto di riferimento per lo svago, soprattutto estivo. A inizio '900 si costruirono un nuovo albergo e moderne cabine per le cure. Lo stabilimento delle terme in stile liberty è opera dell'architetto Pietro Carani. Chiuse durante le due guerre, dal 1958 le Terme funzionano di nuovo. chiudi la finestra - stampa la pagina
|