Non giudicatemi male. Vengo da un'altra epoca.
Io sono un solitario, anacronostico con una personalità contraddittoria, capricciosa, goliardica, collerica, coraggiosa, in rivolta specie con se stesso, che mal digerisce insurrezionalisti al bar che si fanno le cannette e bevono birre artigianali bofonchiando di cambiare il mondo e buonofili (quelli che fingono di non capire che il buonismo non è un antidoto al cinismo, ma solo la stessa presuntuosa visione del mondo espressa in maniera più stucchevole), pronti a riempirsi la bocca di ultimi della terra, poesia, libertà.
Vengo da un altro pianeta e mi alieno spesso davanti a questo mondo "moderno", dove educazione, rispetto, buone maniere sembrano quasi diventate un difetto.
Io sono colui che per strada sorride agli sconosciuti con cui si scambia uno sguardo, colui che parla al vicino in fila alle poste, colui che chiede permesso se c'è una persona di intralcio, colui che apre la porta ad una donna, colui che ancora da del Lei a chi non conosce.
E in amore, corteggio, e lo faccio senza alcun tipo di approccio volgare, con le buone maniere, con i tempi giusti, con il piacere dell'attesa. Non mi interessano i mezzi amori, non misuro la mia passione, vivo ogni emozione sempre al massimo, e talvolta pagandone le conseguenze.
Non ho mai tradito la mia giovinezza e non devo provare la mia innocenza, sono colpevole d'aver nutrito l'amore e altre deviazioni, come la malinconia, come la nostalgia
Non giudicatemi male, vengo da un'altra epoca, e seppur talvolta mi sento cosi alienato, io sono fiero del mio sognare e di questo eterno mio incespicare...