GOCCE E BASTONCINI NON SEMPRE AIUTANO A SENTIRE MEGLIO
Molti credono che le gocce per l' orecchio debbano esservi instillate ogni volta che questo si ammala. Falso. Le malattie da curare con le gocce sarebbero le otiti: queste si dicono esterne o medie a seconda che l' infiammazione colpisca l' orecchio esterno o quello medio. Le due parti dell' orecchio sono separate dalla membrana del timpano e, finché questa è integra, nessun rimedio applicato localmente può raggiungere l' orecchio medio. Dunque, le gocce auricolari non vanno al di là della cute del condotto: andrebbero usate solo per le otiti esterne. Ma anche questo è vero soltanto in qualche caso. Infatti, nell' otite esterna acuta, il gonfiore della cute non permette al farmaco di raggiungere gli strati profondi, sede della malattia. Nelle otiti esterne croniche, le soluzioni acquose di antibiotici e di cortisonici possono essere usate, ma solo per brevi periodi e con grande cautela, mentre molto più efficaci sono la detersione meccanica e le soluzioni alcooliche di alcool salicilico. Vanno poi considerate le otiti medie con membrana perforata in cui le gocce raggiungono effettivamente il cavo timpanico. Anche qui si distingnuono le forme acute da quelle croniche: nelle prime, il flusso dell' otorrea riversa all' esterno ogni medicamento introdotto nel canale auricolare; nelle otiti medie croniche perforate, invece le gocce raggiungono inutilmente l' orecchio medio, dal momento che non riescono a dominare i focolai di infezioni nell' osso, né la proliferazione del colesteatoma; per di più dall' orecchio medio i farmaci possono penetrare nel labirinto, danneggiandolo irrimediabilmente. Nelle otiti croniche è comunque illusorio affidarsi a sostanze somministrate per via generale o al chirurgo. Molto diffuso è l' impiego delle gocce per calmare il dolore dell' orecchio. Questi prodotti sono generalmente a base di glicerina ed agiscono estraendo acqua dall' orecchio medio attraverso la membrana. Essi calmano il dolore, ma hanno l' inconveniente di addensare le secrezioni rendondone più difficoltoso il riassorbimento. In sostanza leniscono il dolore e ritardano la guarigione. Non è un buon affare: il sintomo si può dominare con sistemi alternativi, come instillare un po' di olio tiepido, porre il paziente in posizione verticale e somministrargli un comune analgesico. Le gocce all' orecchio si usano spesso per ammorbidire o dissolvere il tappo di cerume. A questo scopo altrettanto efficace e certamente più economico e l' olio d' oliva dato che notoriamente esso scioglie la cera. A proposito del cerume, è utile ricordare che l' acqua gonfia e trasforma modesti accumuli in veri e propri tappi. Corollario pratico di questa cognizione è la rinuncia a lavare l' orecchio con l' acqua tanto più che questo liquido ha anche la spiacevole proprietà di riacutizzare le dermatiti secche del condotto uditivo. Contrariamente all' opinione dei più, hanno ragione i bambini quando tentano di salvare i propri orecchi dagli eccessi igienisti di nonni e genitori. Ai masochisti dell' igiene, che non rinunciano al piacere segreto delle lavande auricolari e del bastoncino nettaorecchi, si può dire di limitarsi a qualche goccia di acqua di colonia innocua per l' orecchio e gradevole per il naso proprio e dei vicini. A che servono allora le gocce per l' orecchio? Sarebbe facile rispondere "per essere vendute"; è più corretto dire che esistono per curare alcune particolari malattie. Il loro impiego, mirato ai casi appropriati e limitato nel tempo, deve essere funzionale al tipo e alla fase della patologia, alla tolleranza individuale e all' esperienza dello specialista. Come tutte le medicine, le gocce auricolari sono farmaci, cioè veleni capaci di sanare come di ledere. DOMENICO CELESTINO Primario otorinolaringoiatra, Ospedale Nuova Regina Margherita, Roma
di DOMENICO CELESTINO