Sorbitolo

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Sorbitolo
formula di struttura
formula di struttura
Nome IUPAC
(2R,3R,4R,5S)-esan-1,2,3,4,5,6-esolo
Nomi alternativi
D-glucitolo
D-(−)-sorbitolo
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC6H14O6
Massa molecolare (u)182,079038 g/mol
Aspettosolido incolore
Numero CAS50-70-4
Numero EINECS200-061-5
PubChem5780
DrugBankDBDB01638
SMILES
C(C(C(C(C(CO)O)O)O)O)O
Proprietà chimico-fisiche
Densità (g/cm3, in c.s.)1,49 (20 °C)
Solubilità in acqua2350 g/l (25 °C)
Temperatura di fusione94 °C (367 K)
Indicazioni di sicurezza
Punto di fiamma100 °C (>373 K)
Temperatura di autoignizione150 °C (>423 K)
Frasi H---
Consigli P--- [1]

Il sorbitolo (o glucitolo) è l'alditolo del glucosio.

È presente nelle alghe rosse e in molte bacche e frutti come mele, pere, susine, ciliegie e sorbe da cui prende il nome.

Il suo potere dolcificante è circa il 60% del saccarosio. Per le sue caratteristiche, è molto utilizzato nell'industria alimentare come dolcificante, stabilizzante e agente lievitante con il nome E420.

Un notevole vantaggio dell'uso del sorbitolo come dolcificante è dovuto al fatto che i batteri che causano la carie tendenzialmente non riescono a utilizzarlo per il loro metabolismo.[2][3]

Per la sua proprietà di trattenere acqua viene utilizzato per prevenire la disidratazione di alimenti esposti all'aria.

La sua assunzione non ha solitamente effetti collaterali, ma a dosi anche modeste (30 grammi) o in soggetti intolleranti può provocare diarrea. Il suo uso è, comunque, sconsigliato nei bambini di età inferiore a 1 anno di vita. La verifica dell’intolleranza viene effettuata tramite test del respiro dopo assunzione di sorbitolo e ha una durata di circa 4 ore.

Il sorbitolo viene trasformato, nell'organismo umano, in monosaccaridi (soprattutto fruttosio).

Può essere sintetizzato in laboratorio[4] per riduzione del glucosio con tetraidroborato di sodio, mentre industrialmente viene ridotto per idrogenazione ad alte pressioni o per via elettrochimica.

Tramite reazione di disidratazione del sorbitolo, con conseguente formazione di un anello furanosico, si ha la produzione del sorbitano, composto dal quale si ottiene una serie di emulsionanti che trovano svariati utilizzi.

  1. ^ scheda del sorbitolo su IFA-GESTIS Archiviato il 16 ottobre 2019 in Internet Archive.
  2. ^ S. D. Hogg e A. J. Rugg-Gunn, Can the oral flora adapt to sorbitol?, in Journal of Dentistry, vol. 19, n. 5, 1º ottobre 1991, pp. 263–271, DOI:10.1016/0300-5712(91)90067-9. URL consultato il 21 ottobre 2024.
  3. ^ Brian A. Burt, The use of sorbitol- and xylitol-sweetened chewing gum in caries control, in Journal of the American Dental Association (1939), vol. 137, n. 2, 2006-02, pp. 190–196, DOI:10.14219/jada.archive.2006.0144. URL consultato il 21 ottobre 2024.
  4. ^ Sorbitol - PubChem
  • K.P.C. Vollhardt, N.E. Schore Chimica Organica. Zanichelli. ISBN 88-08-07521-4
  • W.H. Brown, C.S. Foote, B.L. Iverson, Chimica organica. EdiSES ISBN 88-7959-368-4
  • Achille Morricone; Vincenzo Pedicino, Dizionario dietetico degli alimenti, Milano, A. Vallardi, 1986, p. 787.

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