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Rambo 2 - La vendetta

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Rambo 2 - La vendetta
John Rambo (Sylvester Stallone) in una scena del film
Titolo originaleRambo: First Blood Part II
Lingua originaleinglese, vietnamita
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1985
Durata96 min
Rapporto2,20:1
Genereazione, avventura, guerra, drammatico
RegiaGeorge Pan Cosmatos
SoggettoKevin Jarre
personaggi di David Morrell
SceneggiaturaJames Cameron, Sylvester Stallone
ProduttoreBuzz Feitshans
Produttore esecutivoMario Kassar, Andrew G. Vajna
Casa di produzioneEstudios Churubusco Azteca S.A., Anabasis N.V.
Distribuzione in italianoMedusa Distribuzione
FotografiaJack Cardiff
MontaggioLarry Bock, Mark Goldblatt, Mark Helfrich, Gib Jaffe, Frank E. Jimenez
Effetti specialiThomas L. Fisher
MusicheJerry Goldsmith
ScenografiaBill Kenney, William Ladd Skinner, Sig Tingloff
CostumiTom Bronson
TruccoLeonard Engelman, Pamela S. Westmore
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Rambo 2 - La vendetta (Rambo: First Blood Part II) è un film del 1985 diretto da George Pan Cosmatos.

Si tratta del sequel del celebre film Rambo, sempre con Sylvester Stallone e Richard Crenna. Anche in questa pellicola Stallone ha partecipato alla sceneggiatura.

Sono passati tre anni dagli eventi del primo film. Il berretto verde reduce della guerra vietnamita John Rambo è costretto ai lavori forzati, a spaccare pietre in un penitenziario di Washington. Un giorno, Rambo riceve la visita del suo ex comandante e amico, il colonnello Samuel Trautman, che ha ottenuto il permesso di farlo scarcerare, a patto di ritornare nel nord del Vietnam per una nuova missione, così da riottenere la libertà definitiva.

Trautman informa Rambo che la sua missione consiste nel ricercare gli ultimi prigionieri statunitensi rimasti in alcuni campi militari vietnamiti. Il soldato decide di accettare, e raggiunge una base americana in Thailandia, incontrando Marshall Murdock, un burocrate americano che dipende direttamente da Washington e comandante delle operazioni speciali. Arrivato oltre il Laos, scortato direttamente via aereo (e dopo un inaspettato imprevisto verificatosi proprio durante il lancio dove il soldato rischia di morire), Rambo giunge in Vietnam ed incontra il suo contatto accennatogli in precedenza da Trautman: una ragazza vietnamita di nome Co Bao che collabora con il governo statunitense e che poi s'innamorerà di Rambo.

Una volta infiltrato in uno di questi campi di concentramento nemici, s'imbatte nei numerosi prigionieri di guerra relegati in condizioni disumane; in contrasto alle disposizioni della missione, dove Murdock gli aveva raccomandato di documentare il sito scattando delle fotografie, decide di liberare un prigioniero, crocifisso su un albero. Co Bao viene tradita dal suo amico guidatore del loro battello, che tenta di consegnare i tre ai soldati, ma Rambo lo uccide coi suoi complici, salvando così il compatriota e la ragazza, guadagnandosi il suo amore.

Facendo rispettare i piani stabiliti in precedenza, Trautman riesce a convincere Murdock ed i suoi uomini a tornare in Vietnam per recuperare Rambo. Una volta arrivato sul posto Trautman nota che Rambo ha liberato un prigioniero e lo comunica a Murdock che, preoccupato di farsi smascherare, ordina ad Ericson, il pilota dell'elicottero, di ritornare alla base e di abbandonare il berretto verde al suo destino proprio quando manca poco alla sua liberazione. Trautman è costretto con una pistola alla testa a ritornare in Thailandia sull'elicottero di Ericson, venendo messo agli arresti. Il soldato viene così circondato dai vietnamiti e dai loro capitani Vinh e Kinh; qui viene imprigionato nel campo di concentramento. Lì è torturato con la corrente elettrica, nel letame dei maiali con le sanguisughe e con dei coltelli arroventati da parte del pericoloso colonnello sovietico Podovskij e del suo sergente Yushin.

Tornato in Thailandia, Trautman scopre il piano del corrotto Murdock, ovvero dimostrare che in Vietnam non c'erano più prigionieri statunitensi, in modo tale da non dover pagare al governo nemico pesanti riscatti, anche perché i vietnamiti sono alleati con i pericolosi sovietici. Il campo di prigionia in cui è stato inviato Rambo (e in cui era stato catturato e torturato durante la guerra nel 1971, riuscendo a evadere da solo), infatti, secondo il Pentagono, doveva essere abbandonato da anni.

Nel frattempo, Co Bao entra nel campo sotto le spoglie di una prostituta giunta dal paese per soddisfare le voglie sessuali dei soldati e arriva al rifugio in cui Rambo è tenuto prigioniero. Rambo, pena la vita dell'ostaggio liberato, viene costretto da Podovskij a parlare via radio con Murdock e a dare l'addio ai suoi finanziatori, ma anche perché il colonnello russo vuole localizzare la base americana per poterla così bombardare. Rambo, invece di congedarsi dalle armi, giura a Murdock via radio che sarebbe tornato da lui per vendicarsi.

Riuscito a liberarsi, anche grazie all'aiuto di Co Bao, si scambia un bacio con lei per averlo salvato, ma la ragazza viene uccisa da Vinh, così Rambo, colto dalla rabbia, inizia la sua vendetta. Incomincia dunque una carneficina nella giungla: Rambo può condurre le tattiche di guerriglia a cui era stato addestrato e causa una strage di soldati russi e vietnamiti, tra cui Kinh, che invano tenta di accerchiarlo con essi. Il berretto verde uccide anche Vinh, sbudellandolo con una freccia esplosiva, poi, evitando la mitragliatrice di Yushin, riesce a salire sul suo elicottero sovietico che si stava innalzando, scontrandosi corpo a corpo con il muscoloso sergente, facendolo precipitare e morire.

Con l'elicottero sovietico, grazie al quale viene scambiato per Yushin, riesce a entrare nel campo di concentramento, bombardando tutti i soldati e caricando i prigionieri di guerra sul mezzo volante rubato, dopo averli liberati. Cerca di tornare alla base americana in Thailandia con loro, ma Podovskij lo insegue in cielo con un elicottero molto più grosso e in poco tempo riesce a danneggiare irreparabilmente la coda di quello di Rambo, per poi lanciargli una granata senza pietà. Trovato l'elicottero atterrato su un fiume del Laos e vedendo il soldato inerme all'interno, Podovskij sorride pensando sia morto e si avvicina per disintegrare il mezzo assicurandosi di coinvolgere lo stesso Rambo e i prigionieri, ma Rambo lo inganna: afferrato fulmineamente un lanciarazzi, è lui a disintegrare l'elicottero del colonnello, uccidendolo nell'esplosione.

Tornato in tempo con l'elicottero danneggiato alla base in Thailandia, Rambo colpisce Ericson con una ginocchiata sullo stomaco e una gomitata sul viso, per via del precedente abbandono; Rambo sfoga così la sua rabbia sparando colpi di mitragliatrice contro i computer dentro la base e minaccia il vile Murdock con il suo coltello, intimandogli di cercare e liberare i restanti prigionieri di guerra in tutto il Vietnam, riuscendoci e facendolo smascherare, oltre a ridare la libertà all'innocente Trautman, suo superiore leale e secondo padre per lui. Rambo, infine, parlando con quest'ultimo, gli spiega che vuole, incarnando tutti i soldati americani, che il loro paese li ami come loro amano lui, ora che anche lui è libero avendo dimostrato la propria lealtà.

L'ultima scena ritrae Rambo mentre cammina verso una nuova vita dicendo che vivrà "giorno per giorno".

La copia definitiva del film fu fatta visionare dall'allora presidente statunitense Ronald Reagan, il quale - già caratterista di film d'azione - lo elesse come possibile eroe nazionale: «Così sapremo chi chiamare quando ce ne sarà bisogno».[1] Nel film vengono impiegati elicotteri come Bell 212 con apposte le insegne vietnamite atte ad indicare l'appartenenza nemica ed un Aérospatiale SA 330 Puma camuffato da sovietico Mi-24.

I produttori del film ritenevano che Rambo avesse bisogno di un partner nella missione di salvataggio dei prigionieri del Vietnam. Inizialmente i produttori avrebbero voluto John Travolta in quel ruolo, ma Stallone non diede il suo consenso. Per il ruolo di Marshall Murdock venne invece inizialmente considerato Lee Marvin (che era già stato considerato per il ruolo del colonnello Trautman nel primo film), ma rifiutò.

Sebbene ambientato nel sud-est asiatico, il film è stato girato tra giugno e agosto 1984 nello stato di Guerrero, in Messico. Le scene della cascata vennero girate nei pressi di Acapulco, mentre Tecoanapa fu la cittadina maggiormente sfruttata per la realizzazione della pellicola.

Colonna sonora

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La colonna sonora è stata composta da Jerry Goldsmith ed eseguita assieme alla National Philharmonic Orchestra. Il brano di chiusura del film, Peace in Our Life, è cantato da Frank Stallone.

Distribuzione

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Il film, distribuito dalla TriStar Pictures, è stato distribuito nelle sale statunitensi a partire dal 22 maggio del 1985. In Italia fu distribuito da Medusa Distribuzione nel dicembre 1985.

Il film, realizzato con un budget di 44 milioni di dollari, è diventato record di incassi guadagnando poco più di 150 milioni in Nord America (300 milioni in tutto il mondo), e diventando il secondo film di maggior successo del 1985 dietro Ritorno al futuro e poco prima di Rocky IV.[2] Il film catturò l'attenzione del presidente degli Stati Uniti d'America Ronald Reagan, il quale lodò il protagonista come un simbolo dell'Esercito americano. Fu il primo film ad essere programmato in più di 2.000 sale cinematografiche statunitensi.

Il film entrò in circolazione in Italia nel dicembre del 1985 in numerosissime sale di qualsiasi tipo ma a prezzo unico, demolendo la tradizionale suddivisione in quelle di Prima e Seconda Visione.[3] In una sala romana faceva apparizione la controfigura dell'eroe con tanto di muscoli ed equipaggiamento. Il film fu accompagnato in Italia da numerose polemiche e critiche per il machismo, il bellicismo e la maniera rozza e stereotipata, velatamente razzista, con cui venivano presentati i vietnamiti ed i sovietici; nonostante la modestia del prodotto - da taluni giudicato "inverosimile", "un cartone animato" di puro intrattenimento - le critiche non impedirono comunque il successo della pellicola. Il film ha avuto grande riscontro di botteghino in Italia, risultando la prima pellicola per incassi della stagione cinematografica 1985-86.[4] All'epoca ha lanciato la moda degli sport all'aria aperta, dei corsi di sopravvivenza, dei gadget militari (memorabile il coltello da sopravvivenza), delle vetture fuoristrada e resuscitando il mercato della bicicletta con l'introduzione della mountain bike. Secondo degli addetti alla Difesa vi sarebbe stato un incremento di domande di arruolamento volontario, soprattutto nei corpi speciali. Rambo II - La vendetta è il terzo film con più audience della storia della televisione italiana con 14.580.000 spettatori, dopo La vita è bella (16.080.000 spett.) e Il nome della rosa (14.672.000 spett.) ma prima di Balla coi lupi (14.554.000 spett.)[5].

Nel 1985 in Unione Sovietica fu prodotto un analogo film con protagonista un ufficiale dei corpi speciali Spetsnaz, Odinočnoe plavane (in cirillico Одиночное плаване, in italiano Missione solitaria), diffuso dalle TV commerciali italiane. Come il collega americano si trova a far fronte organismi deviati dell'esercito americano. Non mancano i combattimenti corpo a corpo e l'uso di un coltello simile all'omologo di Rambo. Si vedono degli americani - i quali interpreti parlano perfettamente l'inglese - collaborare con il "nemico" russo ed altri ringraziarlo per aver scongiurato una guerra mondiale. Finale tragico. Come commentato dalla rivista Ciak dell'agosto 1985, la cinematografia russa non considerava ancora l'utilità del sequel.

Sul sito Rotten Tomatoes ottiene il 33% di gradimento basato su 43 recensioni professionali.[6]

Ai Razzie Awards 1985 la pellicola si aggiudica i premi per il peggior film, peggior attore protagonista, peggior sceneggiatura e peggior canzone originale.[7]

Riconoscimenti

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  1. ^ Enrico Franceschini, L' America impazzisce per Rambo, in la Repubblica, New York, 22 giugno 1985, p. 7.
  2. ^ 1985 Domestic Grosses, su boxofficemojo.com, Box Office Mojo. URL consultato l'11 giugno 2010.
  3. ^ Laura Delli Colli, "Certo, è un affare Però è colossale", in la Repubblica, Roma, 14 dicembre 1985, p. 4.
  4. ^ Stagione 1985-86: i 100 film di maggior incasso, su hitparadeitalia.it. URL consultato il 19 agosto 2012.
  5. ^ L'aereo di Culkin vola al quarto posto dei più visti in tv, in Corriere della Sera, 13 ottobre 1993, p. 35. URL consultato il 19 agosto 2012 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2015).
  6. ^ (EN) Rambo: First Blood Part II | Rotten Tomatoes, su www.rottentomatoes.com, 24 maggio 1985. URL consultato l'8 aprile 2024.
  7. ^ Copia archiviata, su razzies.com. URL consultato il 13 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 13 ottobre 2014).

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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