Pieter Potter
Pieter Symonzs. Potter (Enkhuizen, 18 aprile 1597 circa – Amsterdam, 4 ottobre 1652 (sepolto)) è stato un pittore, incisore, pittore su vetro e fabbricante di prodotti in oro e cuoio olandese del secolo d'oro.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Figlio di Dieuwe Simons e di Simon Jacobsz., vetraio[1], padre di Paulus e cognato di Willem Bartsius, operò inizialmente nella sua città natale a partire dal 1620[2]. Qui probabilmente fu istruito dal padre come pittore su vetro[1]. Nel 1628 si recò a Leida, dove rimase fino al 1631, anno in cui si trasferì definitivamente ad Amsterdam[2][3]. A Leida entrò nella gilda dei vetrai come maestro e ne divenne presidente nel 1629; qui nel 1631 fu anche testimone al battesimo del figlio Cornelis di Jan de Heem[1]. Lavorò anche in altre città, come Delft, dove divenne membro della Corporazione di San Luca il 6 agosto 1646 e L'Aia, dove nel 1647 aderì alla locale gilda, anche se, secondo Willigen e Meijer, fu in realtà il figlio Pieter a divenirne membro[2].
Si dedicò alla rappresentazione di molteplici tipologie di soggetti: di genere[2][3] e militareschi[2] simili a quelli di Anthonie Palamedes, episodi biblici realizzati con gusto rembrandtiano[3], paesaggi, ritratti, animali e nature morte[2][3], generalmente vanitas, e rappresentazioni di ambienti agricoli[2].
Le sue prime opere mostrano ancora l'influsso della maniera più conservatrice adottata nella pittura su vetro, con figure allungate e spazi inclinati, come si può vedere nel dipinto Giuseppe accusato dalla moglie di Putifarre, mentre nelle opere realizzate dopo il 1630 le figure presentano proporzioni più naturali[1]. Il suo stile rivela quindi molteplici influenze, tra cui, secondo Kren, quelle delle sue conoscenze di Leida (Jan de Heem, Harmen van Steenwyk e Jan van Goyen)[1], in particolare per quanto riguarda le vanitas, in quegl'anni infatti a Leida si era formato un gruppo di pittori specializzati nella realizzazione di queste nature morte[4], secondo RKD quelle di Nicolaes Moeyaert, Pieter Lastman, Willem Bartsius, Hendrik Pot[2] e secondo Larousse quelle di Jacob Duck, Pieter Codde e Willem Duyster[3], confermate dal fatto che, secondo Macfall, Potter fu allievo di Frans Hals, mentre il Codde studiò presso suo fratello Dirck e Duyster presso Codde[5].
Fu suo allievo il figlio Paulus[2].
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- Giuseppe accusato dalla moglie di Putifarre, olio su tavola, 40 x 52 cm, 1629, Collezione privata[1]
- Rifiuti in un angolo di un cortile, olio su tavola, 32,5 × 41,5 cm, 1631, Museo nazionale, Varsavia[6]
- Scena militare, 1632, Rotterdam[3]
- Granaio, olio su tavola, 46,5 x 58 cm, 1632, firmato in basso a sinistra P.Potter f 1632
- Paesaggio con antiche rovine, olio su tavola, 40 x 40 cm, 1636, firmato in basso a sinistra P. Potter f. 1636, Collezione privata[7]
- Interno di un granaio, olio su tavola, 37 × 50 cm, 1637, firmato in basso a destra P. Potter f 1637, Collezione privata[8][9]
- Scaramuccia di cavalleria, 1641, Poitiers[3]
- Vanitas, olio su tavola, 53,5 × 41,4 cm, 1646, Rijksmuseum, Amsterdam[3][10]
- Pastorello e pastorella, olio su tavola, 39 × 59,8 cm, 1650 circa, Museo di Belle Arti, Budapest[11]
- Postazione di guardia, olio su tavola, 36 × 48 cm, firmato in basso a sinistra P. Potter F., Collezione privata[12][13]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f The Web Gallery of Art
- ^ a b c d e f g h i Rijksbureau voor Kunsthistorische Documentatie
- ^ a b c d e f g h Enciclopedia online Larousse
- ^ The Vanitas Still Lifes of Harmen Steenwyck
- ^ A History of Painting: The Dutch Genius Part Five
- ^ Rifiuti in un angolo di un cortile - Commons
- ^ Paesaggio con antiche rovine - The Web Gallery of Art
- ^ Interno di un granaio - Commons
- ^ Interno di un granaio - The Web Gallery of Art
- ^ Vanitas - Rijksmuseum
- ^ Pastorello e pastorella - Commons
- ^ Postazione di guardia - Commons
- ^ Postazione di guardia - The Web Gallery of Art
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Emil Kren, Daniel Marx, "POTTER, Pieter Symonsz.", in The Web Gallery of Art, 2011. URL consultato il 3 gennaio 2013.
- (NL) "Potter, Pieter Symonsz.", in Rijksbureau voor Kunsthistorische Documentatie, 2012. URL consultato il 3 gennaio 2013.
- (FR) "les Potter", in Encyclopédie Larousse, 2011. URL consultato il 3 gennaio 2013.
- (EN) Kristine Koozin, The Vanitas Still Lifes of Harmen Steenwyck: Metaphoric Realism, vol.I, New York, The Edwin Mellen Press, 1990, p.43-45, ISBN 0-88946-949-0. URL consultato il 4 gennaio 2013.
- (EN) Haldane Macfall, A History of Painting: The Dutch Genius Part Five, 2004, p.32. URL consultato il 4 gennaio 2013.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Pieter Potter
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (NL) Pieter Potter al Rijksmuseum di Amsterdam, su rijksmuseum.nl.
- (EN) Pieter Potter in Artnet, su artnet.com. URL consultato il 4 gennaio 2013.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 78689889 · CERL cnp02040791 · Europeana agent/base/42595 · ULAN (EN) 500026534 · LCCN (EN) nr98008243 · GND (DE) 138941270 |
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