Perisade II
Perisade II | |
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Re del Bosforo Cimmerio | |
In carica | 284-245 a.C. circa |
Predecessore | Spartoco III |
Successore | Spartoco IV |
Nome completo | Παιρισάδης (Pairisádes) |
Dinastia | Spartocidi |
Perisade (in greco antico: Παιρισάδης?, Pairisádes; ... – circa 245 a.C.), chiamato nella storiografia moderna Perisade II, è stato un sovrano bosforano, re del Bosforo Cimmerio dal 284 al 245 a.C. circa.
A causa della perdita dei libri della Bibliotheca historica di Diodoro, il regno di Perisade II e dei suoi successori si conosce solo attraverso le iscrizioni e le monete che essi coniarono.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Origini
[modifica | modifica wikitesto]Forse Perisade II è lo stesso "Perisade" di cui parla Diodoro, il quale ci riferisce che era un "giovane" uomo, figlio di Satiro II, che riuscì ad evitare la strage perpetrata dallo zio Eumelo, e che fuggì a cavallo e andò da Agaro, re dei Sciti;[1] oppure il figlio del suo predecessore Spartoco III.[2].
Il regno
[modifica | modifica wikitesto]Perisade II salì sul trono intorno al 284 a.C., dopo la morte di Spartoco III. Egli era ancora al potere nel 245 a.C. quando offrì una coppa a Delo. Probabilmente morì nello stesso anno.[3]
In una lettera su papiro indirizzata a Zenone di Cauno il 21 settembre 254 a.C. (P.Lond. VII 1973) sono menzionati ambasciatori di Perisade inviati in Egitto presso Tolomeo II.[4][5][6]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Diodoro, Biblioteca; XX, 24.
- ^ (DE) Hatto H. Schmitt, Ernest Vogt, Lexikon des Hellenismus, Otto Harrassowitz Gmbh & Co, Wiesbaden, 2005 ISBN 3447048425, col. 207
- ^ (DE, EN) Peter Truhart, Regents of Nations, K. G. Saur Münich, 1984-1988, ISBN 978-3-598-10491-6, p. 2635.
- ^ (EN) p.lond.7.1973 = HGV P.Lond. 7 1973 = Trismegistos 1536 = sb.3.7263, su http://papyri.info/hgv/1536/work. URL consultato il 17 ottobre 2024.
- ^ Trismegistos Texts TM 1536, su www.trismegistos.org. URL consultato il 17 ottobre 2024.
- ^ (DE) Hildegard Temporini, Wolfgang Haase, Aufstieg und Niedergang der römischen Welt, 1977, ISBN 3110073374, p. 267.