Llanero
In castigliano, il termine llanero si riferisce alle persone oriunde dei Llanos, le savane della zona intertropicale della parte nord del bacino del fiume Orinoco che comprende i due Paesi del Nord dell'America Meridionale: Colombia e Venezuela.
In Colombia la regione è conosciuta come gli Llanos Orientales.
In Venezuela la regione è conosciuta come Región de los Llanos (comprende gli stati venezuelani: Apure, Barinas, Cojedes, Guárico, Anzoátegui, Monagas, Portuguesa, Yaracuy).
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il Llanero, figura comune ai due paesi vicini, è comunemente concorde con un "jinete" colombiano e/o venezuelano che si dedica in generale alla cura del bestiame nei grandi latifondi della regione. Questa occupazione risale all'epoca coloniale. I Llaneros svolsero un ruolo decisivo nelle epiche battaglie delle guerre di indipendenza sudamericane, in battaglie come Urica, La Puerta, Las Queseras del Medio, Pantano de Vargas, Boyacá, Carabobo, Junin e Ayacucho.
Con la dissoluzione della Gran Colombia nel 1830, la vastissima area di Los llanos rimase divisa internazionalmente (anche se formalmente lo era già durante l'Impero Spagnolo, dato che i "Llanos" erano divisi tra la Capitaneria Generale del Venezuela e il Vicereame della Nuova Granada), con limiti fluviali e terrestri poco definiti, molto facilmente valicabili e poco vigilati, e dunque l'unità culturale continuò grazie ai numerosi fiumi che le collegano, per la condivisione di lingua ed etnicità, che si manifesta nelle medesime tradizioni culturali e religiose.
L'epoca di massimo apogeo nelle pianure venezuelane durante la guerra (espressa dall'auge di caudillos come José Antonio Páez), cominciò a declinare verso la fine del XIX secolo quando il Venezuela dipendeva principalmente dall'allevamento del bestiame e dall'agricoltura.
In quanto alla Colombia, le zone dei llaneros furono catalogate come territori nazionali (minore dignità amministrativa) fino al 1959 quando il territorio del Meta fu elevato a dipartimento; altri territori furono elevati nel 1991 ed oggi sono fondamentali per l'economia colombiana perché lì si trovano i suoi principali giacimenti di idrocarburi e gran parte della sua ricchezza del bestiame ed agricola.
Etimologia del nome
[modifica | modifica wikitesto]La parola "Llanero" deriva dalla Pianura (los Llanos), come questo modo si definiscono generalmente i nativi della regione in entrambi i paesi e lo stesso può equipararsi alla figura del gaucho in Argentina ed Uruguay, a quella del Huaso in Cile ed al cowboy o vaquero statunitense, al charro messicano, e al Qorilazo peruviano della fine del XIX secolo.
Etnografia
[modifica | modifica wikitesto]Il llanero di sesso maschile (come i cow-boy statunitensi o i gaucho argentini) è un personaggio caratterizzato da grande coraggio, forza, resistenza e soprattutto grande destrezza nel cavalcare. Di solito è un meticcio, spesso mulatto o zambo, di alta statura e di buona intelligenza e salute, anche se culturalmente sprovveduto, anzi molto spesso totalmente analfabeta.
Cultura
[modifica | modifica wikitesto]Oltre alla tipologia di vaccaro che possiede il llanero, una delle caratteristiche etno-culturali che unisce i popoli della pianura alluvionale dei due paesi sudamericani è la musica abbinata alla danza del joropo, così come gli strumenti musicali associati a questa musica: il cuatro (una chitarra a quattro corde), il furruco (tamburo con un legno che sfregato provoca un suono di basso), il güiro (strumento a sfregamento), che sono autoctoni della regione, associate alle maracas (diffuse in tutta l'area dei Caraibi).
I llaneros nella cultura di massa
[modifica | modifica wikitesto]- Rómulo Gallegos, Doña Barbara, libro del 1929, Caracas, ISBN 978-84-935493-2-9 .
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- musica llano y folclor, su llanomio.com.
- El llanero, su cholovalderrama.com.
- Mi folclore llanero, su mifolklorellanero.com. URL consultato il 17 aprile 2010 (archiviato dall'url originale il 18 aprile 2010).
- Música del llanero, su llanera.com.