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Lago Vostok

Coordinate: 78°27′00″S 106°52′12″E
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Lago Vostok
Il lago Vostok dallo spazio
StatoAntartide (bandiera) Antartide
TerritorioTerritorio antartico australiano
Coordinate78°27′00″S 106°52′12″E
Dimensioni
Superficie15 690 km²
Lunghezza250 km
Larghezza50 km
Profondità massima1 000 m
Volume5 400 km³ e 5 400 km³
Mappa di localizzazione: Antartide
Lago Vostok
Lago Vostok

Il lago Vostok è il più grande degli oltre 70 laghi subglaciali che si trovano sotto la calotta di ghiaccio dell'Antartide. Si trova in profondità nell'area glaciale vicino alla base russa Vostok, nell'Antartide Orientale, ed è un lago di acqua dolce.

Il 5 febbraio 2012, un team di scienziati russi ha affermato di aver raggiunto la profondità di circa 3768 m e di aver trafitto lo scudo di ghiaccio che sovrasta il lago. Il team russo progetta di inviare un robot nel lago per raccogliere campioni di acqua e sedimenti dal fondo.[1]

Il Lago fu scoperto dal geografo russo Andrej Kapica durante una serie di spedizioni scientifiche sovietiche che si tennero fra il 1959 e il 1964 e che previdero l'uso di sondaggi sismici e l'analisi delle relative onde sismiche così prodotte. L'esistenza fu confermata nel corso degli anni grazie alla combinazione di diversi dati, tra cui misurazioni radar che penetrarono nel ghiaccio profondo e misurazioni batimetriche radar dallo spazio, mentre l'esatta grandezza fu determinata solo nel 1996 grazie al lavoro di scienziati russi e britannici che integrarono una varietà di dati. A causa della sua posizione al di sotto del ghiaccio si tratta del lago più intatto e più antico della terra: le sue acque ed il suo microambiente hanno probabilmente milioni di anni di età. Poiché il lago, a causa della sua temperatura media di −3 °C, superiore alla temperatura di fusione del ghiaccio alle pressioni a cui si trova il lago, non è completamente ghiacciato, è oggetto di ricerche attuali.

Storia delle ricerche

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Nel 1974 dei ricercatori russi raggiunsero la Stazione Vostok, il luogo più freddo conosciuto della Terra (−89,4 °C) per finalità di ricerca della storia climatica terrestre. Nel 1990 si iniziò il prelevamento di carote di ghiaccio per fini di ricerca climatologica da parte di basi russe, francesi e americane. Come si poté constatare in seguito, le trivellazioni si trovavano direttamente sul lago Vostok. La trivellazione venne portata avanti e bloccata solo nel 1999, a 150 m di distanza dal lago, in seguito ad alcuni accordi internazionali, per evitare una contaminazione del lago. Questo dipende soprattutto dal fatto che vennero usati cherosene e freon per tenere aperto il foro di trivellazione. Dall'analisi delle carote di trivellazione si poté constatare tuttavia che gli ultimi 60 m non sono più costituiti da ghiaccio di calotta, ma da acqua lacustre ghiacciata. La maggior parte dei rilievi svolti finora sul lago Vostok derivano da questa trivellazione.

Ricerche recenti

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Nel gennaio 2006 i due ricercatori di geofisica della Columbia University Robin Bell e Michael Studinger, annunciarono su Geophysical Research Letters la scoperta di altri due laghi sotto la calotta di ghiaccio antartica; denominati "Lago 90 Gradi Est" e "Sovetskaja".

Si pensa, inoltre, che i laghi antartici possano essere connessi da una rete di fiumi subglaciali. Sempre nel 2006 i glaciologi Duncan Wingham (University College, Londra) e Martin Siegert (Università di Bristol, oggi Università di Edimburgo) pubblicarono sulla rivista Nature l'ipotesi che molti dei laghi subglaciali antartici siano, almeno temporaneamente, interconnessi. A causa delle variazioni di pressione dell'acqua nei singoli laghi, si possono improvvisamente formare fiumi subglaciali che muovono grosse masse d'acqua attraverso il ghiaccio.

Per provare l'eventuale esistenza di forme di vita nelle acque del lago Vostok senza il rischio di contaminazioni esterne, il Jet Propulsion Laboratory ha studiato un progetto che prevede l'uso di una prima sonda (chiamata cryobot) che avrebbe il compito di penetrare nella calotta ghiacciata in corrispondenza del lago sciogliendone il ghiaccio soprastante. La sonda sarebbe collegata alla superficie mediante un cavo per le trasmissioni e l'alimentazione. All'interno di essa troverebbe posto un piccolo sommergibile (chiamato hydrobot) che verrebbe rilasciato non appena il cryobot abbia raggiunto il lago. L'hydrobot, a questo punto, navigherebbe nel lago per studiarlo mediante una telecamera ed altri strumenti.

Il 7 marzo 2013 i ricercatori annunciano la presenza di batteri sconosciuti all'interno del lago Vostok[2][3][4]. Come dichiarato dal responsabile dell'operazione Sergei Bulat, il DNA di un particolare tipo di batteri, tra quelli rinvenuti, è per l'86% simile a quello di organismi conosciuti fino ad oggi. Solitamente al 90% l'organismo viene dichiarato sconosciuto. Inoltre non è stato possibile rintracciare alcun discendente genetico del suddetto batterio.

A maggio del 2013 sarebbe dovuta partire una seconda spedizione per confermare che nel lago Vostok sia stata scoperta una nuova forma di vita.

Stato di conoscenze del lago

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Dati (i dati in letteratura variano)
Posizione 77°S 105°E
Lunghezza 250 km
Ampiezza 40-50 km
Profondità (sotto il ghiaccio) 3700-4100 m
Profondità (del bacino lacustre) 400-1000 m
Superficie 15690 km²
Volume d'acqua 5400 km³
Temperatura −3 °C

Due ecosistemi separati

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Il lago sembra comporsi da due bacini separati, divisi da un crinale di roccia. Questa conformazione porta a supporre che la composizione chimica e biologica dei due ecosistemi possa essere diversa.

Alta pressione ed elevata concentrazione di ossigeno

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Il lago Vostok è un ambiente estremamente oligotrofico (cioè povero di sostanze nutritive) le cui acque sono supersature di ossigeno, con livelli 50 volte superiori a quelli che solitamente vi sono nei normali laghi d'acqua dolce superficiali. La ragione di questa elevata concentrazione di ossigeno potrebbe essere dovuta alla calotta ghiacciata presente sopra il lago che, sciogliendosi, rilascerebbe nel lago ossigeno ed altri gas. Questi gas verrebbero poi intrappolati in una struttura di tipo clatrato idrato. In questo tipo di strutture molecolari il gas è racchiuso da una "gabbia" di ghiaccio e ha l'aspetto di neve compatta.

A causa delle alte pressioni, se l'acqua del lago fosse fatta defluire attraverso la copertura di ghiaccio (per esempio mediante una perforazione), potrebbe fuoriuscire con estrema violenza e, se non debitamente contenuta, potrebbe esporre il lago ed il suo microambiente a rischi di contaminazioni esterne.

Ipotesi sulla presenza di vita

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Nessun lago sulla Terra ha la concentrazione di ossigeno del lago Vostok. Qualunque organismo eventualmente presente nel lago dovrebbe essere in grado di sopravvivere a questa condizione di "avvelenamento da ossigeno". Alcuni hanno speculato sul fatto che questi organismi potrebbero aver sviluppato particolari adattamenti, come un'elevata concentrazione di enzimi protettivi, in modo da sopravvivere in queste condizioni estreme.

Date le somiglianze che esistono tra il lago Vostok e l'oceano d'acqua presente sotto la crosta ghiacciata di Europa (un satellite di Giove), un'eventuale scoperta di forme di vita nel lago potrebbe rafforzare l'ipotesi dell'esistenza di vita extraterrestre anche su Europa.

Maree nel lago Vostok

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Nell'aprile del 2005, ricercatori giapponesi, russi e tedeschi hanno scoperto che il lago è soggetto a maree. A seconda della posizione del Sole e della Luna la superficie del lago si alza di 1 o 2 cm. I ricercatori ritengono che le fluttuazioni del livello dell'acqua funzionino come una sorta di pompa che genera una circolazione d'acqua, considerata necessaria per la presenza di eventuali microorganismi.

Anomalie magnetiche

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I rilevamenti magnetometrici condotti da Support Office for Aerogeophysical Research (SOAR) statunitense nel dicembre del 2000 hanno permesso di individuare un'anomalia magnetica di 1 microtesla nella zona sud-orientale del lago che si estende su un'area di 105 per 75 chilometri. I ricercatori ipotizzano che l'anomalia - comparabile a quelle riscontrabili nelle rocce magmatiche delle dorsali oceaniche - possa essere causata da un assottigliamento della crosta terrestre in quella zona.[5][6]

  1. ^ Raggiunto il lago sotto i ghiacci dell'Antartide, su nationalgeographic.it. URL consultato il 27 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 6 giugno 2012).
  2. ^ Lago Vostok, vita dal passato remoto: "Trovati ceppi di batteri non identificati", su repubblica.it.
  3. ^ New life form found in Lake Vostok, su telegraph.co.uk.
  4. ^ New Type of Bacteria Reportedly Found in Buried Antarctic Lake, su livescience.com.
  5. ^ Studinger, M. S., & Bell, R., SOAR-Lake Vostok survey magnetic anomaly data, in U.S. Antarctic Program (USAP) Data Center, 28 aprile 2020. URL consultato il 5 aprile 2023.
  6. ^ Kristan Hutchinson Sabbatini, SOARing Below Vostok (PDF), in The Antarctic Sun, 4 febbraio 2001. URL consultato il 5 aprile 2023.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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