Coordinate: 41°01′17″N 14°36′55″E

Cervinara

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Cervinara
comune
Cervinara – Stemma
Cervinara – Bandiera
Cervinara – Veduta
Cervinara – Veduta
La villa comunale
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Campania
Provincia Avellino
Amministrazione
SindacoCaterina Lengua (lista civica Cervinara sempre) dal 22-9-2020
Territorio
Coordinate41°01′17″N 14°36′55″E
Altitudine284,90 m s.l.m.
Superficie29,34 km²
Abitanti8 627[2] (31-7-2023)
Densità294,04 ab./km²
FrazioniCastello, Curielli, Ferrari, Ioffredo, Pantanari, Pirozza, Salomoni, San Marciano, San Potito, Scalamoni, Trescine, Valle
Comuni confinantiAvella, Montesarchio (BN), Roccarainola (NA), Rotondi, San Martino Valle Caudina
Altre informazioni
Cod. postale83012
Prefisso0824
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT064025
Cod. catastaleC557
TargaAV
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[3]
Cl. climaticazona D, 1 576 GG[4]
Nome abitanticervinaresi
Patronosan Gennaro[1]
Giorno festivo19 settembre[1]
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Cervinara
Cervinara
Cervinara – Mappa
Cervinara – Mappa
Il comune all'interno della provincia di Avellino
Sito istituzionale

Cervinara è un comune italiano di 8 627 abitanti[2] della provincia di Avellino in Campania. Il capoluogo, un tempo corrispondente alla frazione Castello, si è ormai espanso comprendendo frazioni vicine come Valle e Ferrari, e il toponimo Cervinara identifica adesso tutto il centro urbano; di conseguenza non si tratta più di un comune sparso.

La leggenda vuole che il nome Cervinara derivi da un altare dedicato dai Romani a Cerere, dea delle messi. Il toponimo compare, per la prima volta, in un documento dell'837 che descrive la donazione del "castrum quod dicitur Cerbinaria in Caudetanis" al principe beneventano Sicardo da parte dei monaci di San Vincenzo al Volturno. Il borgo, probabilmente, sorse tra il IX e il X secolo d.C., in età longobarda, quando le popolazioni si concentrarono, dalle campagne, intorno al borgo fortificato in località Castello. Cervinara ebbe numerosi feudatari, tra cui i Della Leonessa, i Filangieri, i Carafa, i Caracciolo ed i Sant'Eramo. Dal Feudalesimo fino agli inizi dell'Ottocento Cervinara conobbe un forte sviluppo agricolo, soprattutto grazie alla particolare fertilità del suolo.

Durante il Risorgimento il paese contribuì ai moti liberali del 1820 e del 1848, quando i carbonari decisero di partire proprio da Cervinara per marciare su Napoli ed instaurarvi la Repubblica. Ma i fermenti rivoluzionari non riuscirono mai a coinvolgere la maggioranza della popolazione, anzi, il paese, il 29 e 30 novembre 1860, si schierò dalla parte dei Borbone ed insorse contro il governo piemontese che giungeva nel Regno di Napoli per occuparlo.

Ebbe, così, inizio il periodo del brigantaggio, che si configurò come una vera e propria guerra partigiana. Le bande di Cipriano e Giona La Gala, scelsero come rifugio i monti sovrastanti il paese per combattere contro l'invasore[5]

A causa di intense piogge il 16 dicembre 1999 una frana fangosa si abbatté sulle frazioni di Ioffredo e Castello. Tale sciagura, nota come alluvione della Valle Caudina del 1999, causò cinque vittime e distrusse o danneggiò vari edifici.

Titolo di Città - nastrino per uniforme ordinaria
«Decreto del Presidente della Repubblica[6]»
— 2 dicembre 1998

Monumenti e luoghi d'interesse

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Architetture religiose

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  • Abbazia di San Gennaro nella frazione Ferrari; costruita intorno al 1100, è ora consacrata a Santuario Diocesano della Madonna Addolorata.
  • Chiesa di San Nicola a Ioffredo-Castello, dove ancora lì si trova la Confraternite della Santissima Immacolata costituita nel 1894.
  • Chiesa del Carmelo, in Piazza Trescine
  • Chiesa di San Potito
  • Chiesa di Sant'Adiutore, ai Salomoni
  • Chiesa di Santa Maria della Valle
  • Chiesa di San Marciano
  • Chiesa della Divina Misericordia, a San Marciano
  • Chiesa della Madonna di Montevergine, a Pantanari
  • Chiesa di San Rocco, a Ferrari
  • Cappella di San Biagio, sulle pendici del Monte Pizzone
  • Chiesa rurale dei Santi Cosma e Damiano

Architetture civili

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  • Palazzo Marchesale, edificato a Ferrari nella seconda metà del XVI secolo.
  • Palazzo Finelli, ai Salomoni
  • Palazzo Marchese, ai Salomoni
  • Palazzo Bizzarro, alla Pirozza
  • Palazzo municipale
  • Ex carcere, ora ufficio locale dell'INPS
  • Villa comunale

Architetture militari

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Scorcio della frazione Castello e del torrione longobardo
  • Torrione medievale diroccato, in cima alla frazione Castello.

Aree naturali

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  • Aree di montagna, protette del Parco regionale del Partenio e ricche di boschi e di percorsi per escursioni. Sono presenti alcune sorgenti, come l'Acqua Rossa, il Pisciariello, dall'acqua molto fredda e potabile. Ai confini del territorio comunale, lungo la cresta delle montagne, è la Piana di Lauro (a circa 1 110 metri di altitudine): in condizioni atmosferiche favorevoli, da qui si gode di un ampio panorama sul Napoletano, in particolare sul Vesuvio.

Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[7]

Etnie e minoranze straniere

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Al 31 dicembre 2010 nel territorio di Cervinara risultano residenti 194 cittadini stranieri. Le comunità più numerose sono quelle di:

fonte Istat

Tra i piatti tipici locali si annoverano le lavanelle (rigorosamente fatte in casa) con i fagioli, la menesta 'o pignato, i fusilli, gli gnocchi, la carne paesana, ruocculi e sasicchie, diversi tipi di cacciagione, cinghiale, fagiani, patate alla brace, peperoni arrostiti, dolci fatti con le castagne, funghi porcini, tartufi, vini locali (Aglianico in primis).

Piatto tipico e antico ma quasi scomparso sono i ravioli farciti con ricotta e zucchero serviti con sugo al pomodoro fresco. Tale pietanza rappresenta la tradizione di Cervinara. Ciò è dimostrato anche dal fatto che in passato l'agrodolce caratterizzava la cucina tipica dell'Irpinia.

Hanno sede a Cervinara l'emittente televisiva locale Retesei e il periodico Il Caudino.

Le risorse principali del paese oggi sono l'agricoltura ed il commercio. In misura minore è ancora presente l'artigianato, benché sia un'attività che va scomparendo. Il terreno assai fertile produce fagioli di ottima qualità, tabacco, uva da vino (Aglianico, Falanghina) e frutta, in particolare ciliegie e mele annurche. La montagna, poi, produce castagne, funghi porcini e tartufi neri, di tipo scorzone. Alla montagna è legata anche la produzione di carbone e di legna da ardere. Il paese, da qualche decennio, subisce un sensibile spopolamento causato, soprattutto, dall'emigrazione degli abitanti più giovani in cerca di lavoro verso il Nord ed il Centro Italia.

Infrastrutture e trasporti

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Il comune è servito dalla stazione di Cervinara, sulla ferrovia Benevento-Cancello, ed è interessato dalle strade provinciali 153, 228, 247 e 268.[8]

Amministrazione

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Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1989 1990 Piero Ucci Comm. prefettizio
1990 1992 Giuseppe Ricci Democrazia Cristiana Sindaco
1992 1993 Pasquale Lombardi Democrazia Cristiana Sindaco
1993 1993 Mario Bizzarro Democrazia Cristiana Sindaco
1994 1994 Francesco Starace Democrazia Cristiana Sindaco
1994 1994 Salvatore Palma Comm. prefettizio
1994 1998 Francesco Cioffi Partito Popolare Italiano Sindaco
1998 1999 Alda Lanni Partito Popolare Italiano Sindaco
1999 2000 Salvatore Palma Comm. prefettizio
2000 2005 Franco Cioffi L'Ulivo Sindaco
2005 2010 Franco Cioffi L'Unione Sindaco
2010 2015 Filuccio Tangredi Partito Democratico Sindaco
2015 2020 Filuccio Tangredi Liste civiche (PD) Sindaco
2020 in carica Caterina Lengua Liste civiche (PD) Sindaco

Altre informazioni amministrative

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La sede comunale è nella frazione di Trescine.

Il comune fa parte della Comunità montana Partenio - Vallo di Lauro.

  1. ^ a b Cervinara, su Tuttitalia. URL consultato il 24 agosto 2022.
  2. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ Gli eventi del periodo sono stati ritratti da due cervinaresi: lo storico Luigi Barionovi, in una serie di studi legati al territorio non solo cervinarese, e lo scrittore Angelo Renna nel suo romanzo storico Terre di Briganti.
  6. ^ Cervinara, decreto 1998-12-02 DPR, concessione di titolo di città, su Archivio Centrale dello Stato - Ufficio araldico - Fascicoli comunali.
  7. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  8. ^ Strade - Provincia di Avellino, su provincia.avellino.it. URL consultato il 23 maggio 2024 (archiviato dall'url originale il 29 agosto 2017).
  9. ^ Piedimonte Matese e Cervinara: i due comuni stipulano il gemellaggio, su cervinaranelmondo.myblog.it. URL consultato il 7 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 7 marzo 2014).

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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