Beagle B.206

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Beagle B.206 / Basset
Descrizione
Tipoaereo da collegamento
Equipaggio1
CostruttoreRegno Unito (bandiera) Beagle Aircraft Limited
Data primo volo15 agosto 1961
Data entrata in servizio1965
Utilizzatore principaleRegno Unito (bandiera) Royal Air Force
Dimensioni e pesi
Lunghezza10,26 m (33 ftin)
Apertura alare13,96 m (45 ft 9 12 in)
Altezza3,45 m (11 ft 4 in)
Peso a vuoto2 177 kg (4 800 lb)
Peso max al decollo3 401 kg (7 499 lb)
Passeggeri6
Propulsione
Motoredue Rolls-Royce Continental GTSIO-520-C, motore a cilindri contrapposti a sei cilindri raffreddati ad aria
Potenza253,5 kW (340 hp) ciascuno
Prestazioni
Velocità max415 km/h (258 mph)[1]
Velocità di crociera351 km/h (218 mph)
Velocità di salita6,8 m/s (1 340 ft/min)
Autonomia1 625 km (1 010 mi)
Tangenza8 260 m (27 100 ft)[2]
NoteI dati sono riferiti alla versione B.206 Serie 2

Dati tratti da "British Civil Aircraft since 1919", tranne dove indicato diversamente[3].

voci di aerei militari presenti su Wikipedia

Il Beagle B.206 è un aeroplano bimotore leggero, del produttore britannico Beagle Aircraft degli anni sessanta. La versione militare ha ricevuto la designazione Beagle Basset CC.1.

Storia del progetto

[modifica | modifica wikitesto]

Il Beagle B.206 è basato sul Bristol 220, un progetto annullato degli anni cinquanta. I lavori di progettazione iniziarono nel 1960. Il 15 agosto 1961, il prototipo B.206X (registrazione G-ARRM) completò il suo volo inaugurale.[4] L'aereo, interamente in metallo e ad ala bassa, era dotato di cinque posti ed era alimentato da due motori boxer Continental O-470, ciascuno con 195 kW di potenza. Il prototipo era più piccolo dei velivoli successivamente prodotti in serie e aveva un'apertura alare di 11,58 m un peso al decollo di 2862 kg.

Il secondo prototipo B.206Y (G-ARXM) è stato progettato per sette persone. Il primo volo di questo velivolo, che aveva due motori GIO 470 da 230 kW, ebbe luogo il 12 agosto 1962. Il prototipo andò perso il 25 maggio 1964 in un incidente aereo.

Il Ministero dell'Aviazione ordinò quindi due modelli di pre-serie e li consegnò all'Aeroplane and Armament Experimental Establishment. Il B.206Z1 (marche XS742) fu costruito a Shoreham-by-Sea e volò per la prima volta il 24 gennaio 1964. Il B.206Z2 (marche XS743) fu fabbricato a Rearsby e decollò il 20 febbraio per il suo primo volo. L'ala è stata realizzata dalla Boulton Paul Aircraft. Questa versione servì da prototipo per la serie B.206 1 (chiamata anche B.206R).

Venti velivoli furono venduti come Beagle Basset CC.1 alla Royal Air Force[1] come velivolo da trasporto e di collegamento e furono consegnati dal maggio 1965, dopo che il primo volo aveva avuto luogo il 24 dicembre 1964. Il portellone della cabina su questi velivoli era accessibile tramite l'ala. Altri undici esemplari sono andati a clienti civili.

Il prototipo della più potente Series 2 fece il suo volo inaugurale il 23 giugno 1965. Questa versione aveva motori GTSIO520 ed era anche dotata di un portellone dietro le ali, che rendeva più facile salire, scendere e caricare. I 47 velivoli costruiti furono usati, tra l'altro, come un taxi aereo e come aereo da trasporto. Due modelli furono venduti al Royal Flying Doctor Service in Australia.[5]

L'ultima versione era la Series 3, con una fusoliera allungata e dieci posti passeggeri; ne furono costruiti solo 3 esemplari. Successivamente, la produzione del B.206 terminò a favore del Beagle B.121, di maggior successo. Fino al 1969 furono costruiti 85 B.206.

Militari
Civili
  1. ^ a b The Beagle B.206, in "Airliners.net".
  2. ^ Donald, 1997, p. 95.
  3. ^ Jackson, 1974, p. 200.
  4. ^ Jackson, 1974, p. 198.
  5. ^ Jackson, 1974, p. 199.
  • (EN) A.J. Jackson, British Civil Aircraft since 1919, vol. 1, Londra, Putnam, 1974, ISBN 0-370-10006-9.
  • (EN) David Donald, The Encyclopedia of World Aircraft, Leicester, Blitz Editions, 1997, ISBN 1-85605-375-X.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
  • (EN) The Beagle B-206, su airliners.net. URL consultato il 24 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 13 febbraio 2007).
Controllo di autoritàLCCN (ENsh85012626 · J9U (ENHE987007282413305171