Argishtis I di Urartu
Argishtis I | |
---|---|
Monumento ad Argisti I a Erevan, Armenia | |
Re di Urartu | |
In carica | 786 a.C. – 764 a.C. |
Predecessore | Menua |
Successore | Sarduri II |
Nascita | 827 a.C. circa |
Morte | 764 a.C. |
Padre | Menua |
Argisthis I, in armeno Արգիշտի, (827 a.C. circa – 764 a.C.), è stato un re armeno, il sesto re di Urartu noto che regnò dal 786 a.C. al 764 a.C. e fondò la cittadella di Erebuni nel 782 a.C., l'attuale capitale dell'Armenia, Erevan[1].
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Figlio e successore di Menua, continuò la serie di conquiste iniziate dal suo predecessore. Venne coinvolto in una serie di conflitti inconcludenti con il re dell'Assiria Salmanassar IV, ma conquistò la parte settentrionale della Siria e fece di Urartu il più potente Stato post-ittita dell'Asia Minore. Ampliò inoltre il suo regno a nord del lago Sevan conquistando gran parte del Diauehi e la valle del monte Ararat.[2] Argisti costruì la fortezza di Erebuni nel 782 a.C. e la fortezza di Argishtikhinili nel 776 a.C.
Gli succedette il figlio Sarduri II.
Alcuni linguisti sostengono che il nome Argištiše abbia etimologia indo-europea (armena).[3] Comparare l'armeno արեգ (translit. areg) – “dio del sole”, “sole”, Phrygian ΑΡΕJΑΣΤΙΝ (translit. Areyastin) - “epiteto di grande madre” e il Greco αργεστής (translit. argestes) - “brillante”, “bianco”.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Charles Allen Burney, Historical Dictionary of the Hittites, 2004, p. 187.
- ^ Ronald Grigor Suny, The Making of the Georgian Nation, p. 6.
- ^ Petrosyan, Armen - The Indo-european and ancient Near Eastern sources of the Armenian epic, 2002, Institute for the study of Man
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- N. Adontz, Histoire d'Arménie. Les origines, Paris, 1946
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Argishtis I di Urartu
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Erebouni su Armenica.org, su armenica.org.
- Erebuni - Cuneiform Foundations, su loosavor.org. URL consultato il 27 settembre 2007 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2007).