Nel settembre del 2014 una tennista australiana di ottime prospettive decide di staccare temporaneamente dal tennis professionistico. Quella ragazza è Ashleigh Barty, vincitrice del torneo junior a Wimbledon 2011 e salita all’onore delle cronache dopo i sorprendenti risultati ottenuti in doppio insieme alla connazionale Casey Dellacqua. La coppia australiana, nel 2013, ha raggiunto la finale in tre dei quattro major in calendario, sospingendo Ashleigh fino alla posizione numero 12 nella classifica di specialità. Nel settembre dell’anno successivo la ventenne di Ipswich ha improvvisamente deciso di allontanarsi dall’attività agonistica, omettendo di specificare i termini di un eventuale rientro. Nel 2015 Barty è stata addirittura messa sotto contratto dai Brisbane Heat, una squadra di cricket che milita nella Women’s Big Bash League, ma nel febbraio di quest’anno è arrivato l’annuncio della decisione che in molti aspettavano: Ashleigh sarebbe tornata a impugnare la racchetta da tennis. Il rientro è avvenuto in febbraio al 25.000 dollari di Perth dove, in coppia con Jessica Moore, Barty ha subito trionfato nel torneo di doppio. Per il rientro in singolare è stato necessario attendere la settimana scorsa, ma il risultato è stato subito convincente: dopo aver superato le qualificazioni, Ashleigh ha battuto in sequenza Urszula Radwanska, Daniela Hantuchova e Tamira Paszek, prima di arrendersi in semifinale ad Alison Riske. Con i punti guadagnati – 29 per le semifinali, 5 per le qualificazioni – Barty è rientrata nella classifica mondiale, posizionandosi al numero 623 del ranking WTA.
Anddddd we're back on the books 😂😂 #itsastart #2.0 pic.twitter.com/N8sPNLISP5
— Ash Barty (@ashbarty) June 6, 2016