Con due Oscar in valigia e numerose interpretazioni che hanno fatto la storia del cinema, Michael Caine si presenta oggi come uno dei divi inglesi più conosciuti al mondo. Ma la consacrazione dell'attore passa per i canali duri di una carriera che lo ha visto indossare maschere diversissime sia nella vita reale che in quella finta del cinema, diventando un antidivo per eccellenza.
Origini
Nato a Londra all'inizio degli anni Trenta, Caine bambino trascorre un'infanzia di stenti, accudito da un padre operaio e da una madre domestica. Dopo aver abbandonato gli studi a sedici anni, decide di intraprendere la carriera militare e parte per la Corea. Ritornato in patria, Caine tenta la strada della recitazione e, non avendo il denaro per frequentare una scuola di rango, s'iscrive al corso d'arte drammatica del circolo ricreativo Clubland. Per continuare a coltivare la sua passione e mantenersi da solo fa i lavori più disparati, dal facchino al commesso nei mercati di Londra fino a quando debutta al Workshop Theatre, interpretando piccoli ruoli che lo aiutano a farsi notare dal pubblico. A ventidue anni sposa Pamela Haines ma il matrimonio dura appena tre anni. La vita privata si ostina a creargli problemi ma finalmente la sua gavetta artistica finisce quando viene scritturato per I fucilieri dei mari della Cina nel 1956, il suo debutto cinematografico.
Esordi
Dopo una serie di film modesti di poco rilievo (da ricordare però il ruolo del giovane ufficiale altezzoso in Zulù di Cyril Endfield), il successo arriva con il thriller Ipcress del 1965; il film vede protagonista l'investigatore Harry Palmer (Caine appunto), un detective schivo e misterioso, con pregi e difetti comuni, il primo anti-eroe della storia dello spionaggio cinematografico. Questa contrapposizione al contemporaneo invincibile James Bond si affermerà anche grazie a Funerale a Berlino (1966) e Il cervello da un miliardo di dollari (1967) in cui Caine ricoprirà lo stesso ruolo.
Dopo l'interpretazione memorabile del donnaiolo in Alfie (1966) di Lewis Gilbert diventa un divo conosciuto in tutto il mondo; lavora anche in Italia nella commedia a episodi Sette volte donna di Vittorio De Sica, a fianco della radiosa Shirley MacLaine e dell'anti-divo Vittorio Gassman. Con quest'ultimo film si concretizza la predisposizione dell'attore per i ruoli comici, strada già segnata dalla tonalità antieroica dei suoi precedenti personaggi.
Gli anni '70
Nel 1970 è nel drammatico Non è più tempo di eroi di Robert Aldrich seguito da film importanti come Gli insospettabili di Joseph L. Mankiewicz, Il seme dell'odio di Ralph Nelson, L'uomo che volle farsi re di John Huston e ancora Quell'ultimo ponte con Robert Redford, Sean Connery, Laurence Olivier e California Suite con Jane Fonda. Gli anni Settanta sono caratterizzati da un'attività molto intensa, contraddistinta da ruoli che hanno segnato la storia del cinema (come i film citati) e da altri personaggi minori in film da cassetta. Da ricordare il matrimonio con la modella e attrice Shakira Baksh il 2 gennaio 1973, dalla quale avrà una figlia, Natasha.
Gli anni '80
Gli anni Ottanta si distinguono soprattutto per la parte dell'ex marito adultero di Mia Farrow in Hannah e le sue sorelle (1986) di Woody Allen (film per i quale vince l'Oscar come miglior attore non protagonista), dell'imbroglione in coppia con Steve Martin in Due figli di... (1988) di Frank Oz e di uno strampalato Sherlock Holmes in Senza indizio (1988) di Thom Eberhardt. Tutti ruoli comici che non limitano però la carriera in film più drammatici come Vestito per uccidere (1980) di Brian De Palma, thriller che riecheggia lo stile hitchcockiano per raccontare la storia di un killer psicopatico che si traveste da donna per non farsi riconoscere.
All'inizio degli anni Novanta viene nominato "Comandante dell'Ordine dell'Impero Britannico" per il contributo dato all'arte teatrale.
Gli anni '90
Nel 1996 è nel cast di Blood and Wine di Bob Rafelson e, tra numerose incursioni in commedie, ritorna all'intensità di un medico a favore dell'aborto ne Le regole della casa del sidro (1999), ruolo che lo premia con il secondo Oscar come il miglior attore non protagonista. L'anno dopo viene nominato "Knight Bachelor", titolo assegnato dalla regina Elisabetta in persona, e diventa Sir Maurice Micklewhite.
La piena maturità artistica
Arrivato a settant'anni, continua ad interpretare ruoli intensi che vanno ad accumularsi alla già ampia e ricca carriera alle spalle. Protagonista di The Quiet American di Philippe Noyce, cambia completamente registro nel terzo episodio di Austin Powers a fianco del comico Mike Myers e nel 2005 approda al cinema fantastico in Batman Begins, questa volta alle prese con una storia di eroi a tutto tondo. Con Christopher Nolan lavora anche in The Prestige (2006), racconto di rivalità pericolose tra illusionisti, ambientato a Londra in età vittoriana. Con questi ultimi lungometraggi Caine sembra intraprendere un percorso ancora diverso; è una novità infatti che venga coinvolto in produzioni così importanti che realizzano film fantastici, fuori dalla realtà e addirittura spostati in un futuro apocalittico, come nel caso de I figli degli uomini di Alfonso Cuaròn.
Nel 2007 lavora in coppia con Jude Law in Sleuth di Kenneth Branagh, film in concorso a Venezia, remake de Gli insospettabili che aveva visto l'attore protagonista della pellicola negli anni Settanta. Stavolta però cambia ruolo e si trasforma nel più anziano dei due, lasciando la sua vecchia parte all'avversario cinematografico Jude Law (che già lo aveva sostituito nel remake di Alfie del 2004). Nello stesso anno inizia le riprese de Il cavaliere oscuro, nuova puntata della saga dell'eroe mascherato della notte, e nel 2012 torna anche nel capitolo conclusivo Il cavaliere oscuro - Il ritorno, entrambi per la regia di Christopher Nolan. Protagonista di Un colpo perfetto (2007) di Michael Radford, lo ritroviamo al fianco di Leonardo DiCaprio nell'inquietante thriller Inception, e nel 2011 è uno dei doppiatori in lingua originale di Gnomeo & Giulietta. L'anno successivo l'attore si toglie le vesti del gentiluomo intellettuale ed interpreta quelle dell'avventuriere Allan Quatermain nel film Viaggio nell'isola misteriosa, diretto da Brad Peyton, con Dwayne Johnson e Vanessa Hudgens.
Interprete raffinato ed elegante, negli ultimi anni seleziona i film distinguendosi per partecipazioni a opere originali e d'autore, come i recenti Interstellar di Christopher Nolan e Youth - La giovinezza del nostro Sorrentino. Nel 2016 lo vediamo in Now You See Me 2 - I maghi del crimine e l'anno dopo affianca Alan Arkin e Morgan Freeman nella commedia di Zach Braff Insospettabili sospetti. Nel 2020 è diretto ancora da Christopher Nolan in Tenet, ma anche da Brenda Chapman nel fantasy Alice e Peter. Sarà poi protagonista di Fuga in Normandia, diretto da Oliver Parker.