Partito Socialdemocratico Finlandese

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Partito Socialdemocratico Finlandese
(FI) Suomen Sosialidemokraattinen Puolue
(SV) Finlands Socialdemokratiska Parti
LeaderAntti Lindtman
StatoFinlandia (bandiera) Finlandia
SedeSaariniemenkatu 6, 00530 Helsinki
Fondazione1899
IdeologiaSocialdemocrazia[1]
Progressismo
In precedenza
Socialismo
Marxismo
Socialismo rivoluzionario
Bolscevismo (fino al 1918)
Socialismo democratico (dal 1918)
CollocazioneCentro-sinistra
In precedenza
Estrema sinistra (fino al 1918)
Sinistra (dal 1918)
Partito europeoPartito del Socialismo Europeo
Gruppo parl. europeoAlleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici
Affiliazione internazionaleSAMAK, Internazionale Socialista
Seggi Eduskunta
43 / 200
(2023)
Seggi Europarlamento
2 / 15
(2024)
Seggi Comunali
1 500 / 9 000
(2023)
Organizzazione giovanileSosialdemokraattiset Nuoret
Iscritti50 000[2]
Sito websdp.fi

Il Partito Socialdemocratico Finlandese, più precisamente Partito Socialdemocratico di Finlandia[3] (in finlandese Suomen Sosialidemokraattinen Puolue; acronimo SDP), è uno dei più importanti e antichi partiti politici finlandesi, insieme al Partito di Centro Finlandese ed al Partito di Coalizione Nazionale.

L'influenza dell'SDP è molto ampia nella politica finlandese tanto che dal 1966 in poi il partito è sempre stato al governo del paese tranne alcune breve parentesi.

L'SDP è risultato essere il primo partito finlandese in quasi tutte le consultazioni politiche dal 1906; ha perso di misura le elezioni parlamentari del 2003 a scapito del Partito di Centro.

Le politiche economiche del Partito socialdemocratico sono improntante alla socialdemocrazia e generalmente più moderate rispetto all'altro grande partito di sinistra finlandese, l'Alleanza di Sinistra.

Il Partito socialdemocratico è anche il "fautore" con le sue politiche economiche di quello che ormai viene chiamato il "modello scandinavo", cioè di un modello di economia basato da una presenza dello stato nei settori chiave del paese e da un welfare state molto grande e sviluppato soprattutto riguardo agli ammortizzatori sociali, finanziato con alti livelli di tassazione.

Attualmente l'SDP è presieduto da Sanna Marin.

Di ispirazione marxista, nel 1893 nasce in Finlandia il "Partito Operaio di Finlandia" che 6 anni dopo cambierà il proprio nome in "Partito socialdemocratico di Finlandia".

L'SDP nasce come movimento politico extraparlametare rappresentante di tutte le anime della sinistra finlandese fino al 1906 quando vengono istituite per la prima volta in Finlandia le elezioni politiche a suffragio universale dove l'SDP si presenta e risulta essere il primo partito del paese, pur non partecipando al governo estromesso dai partiti di centro-destra.

L'SDP così stabilizza il suo elettorato con un 40% dei voti fino al 1918. Durante guerra civile finlandese l'SDP combatté con i "rossi" per esportare anche in Finlandia l'esperienza politica della Rivoluzione d'ottobre. Con la sconfitta dei "rossi" e il bando delle organizzazioni marxiste il partito si divide in due fazioni, i comunisti abbandonano il partito fondando in esilio a Mosca il Partito Comunista Finlandese mentre i socialdemocratici restano nel partito guidandolo alle elezioni parlamentari del 1919 dove ottennero il 20% dei voti, percentuale che poi rimarrà grosso modo costante nella storia del partito. La partecipazione dell'SDP nella guerra civile pregiudicò all'SDP la possibilità di guidare il paese per lungo tempo.

Distribuzione dei voti del Partito Socialdemocratico alle parlamentari del 2019

La guerra civile finlandese, però, mise a dura prova la stessa esistenza del partito. Molti dirigenti vennero fucilati, altri vennero messi in prigione mentre altri furono costretti all'esilio[senza fonte]; al termine della guerra, l'SDP però riuscì a riorganizzarsi, grazie all'azione politica di Väinö Tanner, conquistando autorità, rispetto e legittimazione politica nella vita politica del paese.

Lo scontro all'interno del paese dopo la guerra non si sopiva, le tensioni riguardo al bando di tutte le organizzazioni politiche comuniste furono molto aspre tra l'SDP e i comunisti, nonostante l'SDP mantenesse delle posizioni politiche molto più a sinistra rispetto ai partiti socialdemocratici europei, questo scontro logorò entrambe le fazioni.

Le posizioni politiche assunte provocarono l'estromissione dell'SDP, nonostante fosse il primo partito, dalla guida del paese, eccezion fatta per un breve periodo nel 1926, fino al 1937 quando i socialdemocratici parteciparono al governo di unità nazionale del paese durante la fase difficile della guerra d'inverno.

Alla fine della guerra di continuazione, con la vittoria dell'Unione Sovietica venne rimosso il bando per i comunisti/bolscevichi, che fondarono la Lega Democratica Popolare Finlandese.

Gli anni immediatamente successivi alla guerra furono caratterizzati da un'aspra battaglia a sinistra tra i comunisti/bolscevichi e gli stessi socialdemocratici che abbandonarono l'idea di lotta armanta preferendo trovare un interlocutore politico con i partiti "borghesi" e appoggiando il sistema parlamentare.

Questa scelta però non pagherà; l'SDP pur restando il primo partito del paese resterà lontano dal governo sino al 1966 eccezion fatta per una breve parentesi tra il 1956-1958

Nel '56 l'SDP, pur essendo da circa 50 anni il primo partito finlandese, riuscì per la prima volta a formare un governo con a capo un proprio esponente, Karl-August Fagerholm (che pochi mesi prima perse le elezioni presidenziali battuto dall'agrario Urho Kekkonen). Questo governo era frutto di un accordo tra i socialdemocratici, i centristi e alcune liste minori. Il governo però ebbe vita breve, e cadde nel 1958 per le pressioni ricevute dall'Unione Sovietica.

Grazie al leader Mauno Koivisto l'SDP riuscì a rompere l'isolamento in cui era stato rilegato, migliorando i rapporti con le forze centriste, con l'Unione Sovietica e il partito comunista. Il partito sarà costretto a rimanere all'opposizione fino al 1966 quando da Mosca arrivò il placet alla partecipazione dell'SDP al governo del paese[senza fonte].

Dal 1966 in poi l'SDP, ad esclusione di due brevi periodi (dal 1991 al 1995 e dal 2007 al 2011), parteciperà sempre al governo del Paese, riuscendo più volte anche a conquistare la carica di primo ministro, alleandosi spesso con i centristi o formando governi con i marxisti della Lega Democratica Popolare Finlandese.

Dal 1982 al 2012 ha conservato anche la presidenza della repubblica, da ultimo con la presidentessa Tarja Halonen, eletta nel 2000 e riconfermata per un secondo mandato nelle elezioni presidenziali del 2006.

Presidenti del partito

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Risultati elettorali

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Elezioni legislative

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Anno Voti % +/- Seggi +/- Status
1907 329 946 37,0 (1.º)
80 / 200
Governo
1908 310 826 38,4 (1.º) Aumento1,4
83 / 200
Aumento3 Governo
1909 337 685 39,9 (1.º) Aumento1,5
84 / 200
Aumento1 Governo
1910 316 951 40,0 (1.º) Aumento0,1
86 / 200
Aumento2 Governo
1911 321 201 40,0 (1.º) Stabile
86 / 200
Stabile Governo
1913 312 214 43,1 (1.º) Aumento3,1
90 / 200
Aumento4 Governo
1916 376 030 47,3 (1.º) Aumento4,2
103 / 200
Aumento13 Governo
1917 444 670 44,8 (1.º) Diminuzione2,5
92 / 200
Diminuzione11 Governo
1919 365 046 38,0 (1.º) Diminuzione6,8
80 / 200
Diminuzione12 Opposizione
1922 216 816 25,1 (1.º) Diminuzione12,9
53 / 200
Diminuzione27 Opposizione
1924 255 068 29,0 (1.º) Aumento3,9
60 / 200
Aumento7 Opposizione
1927 257 572 28,3 (1.º) Diminuzione0,7
60 / 200
Stabile Opposizione
1929 260 254 27,4 (1.º) Diminuzione0,9
59 / 200
Diminuzione1 Opposizione
1930 386 026 34,2 (1.º) Aumento6,8
66 / 200
Aumento7 Opposizione
1933 413 551 37,3 (1.º) Aumento3,1
78 / 200
Aumento12 Opposizione
1936 452 751 38,6 (1.º) Aumento1,3
83 / 200
Aumento5 Opposizione
1939 515 980 39,8 (1.º) Aumento1,2
85 / 200
Aumento2 Governo
1945 425 948 25,1 (1.º) Diminuzione14,7
50 / 200
Diminuzione35 Governo
1948 494 719 26,3 (1.º) Aumento1,2
54 / 200
Aumento4 Governo
1951 480 754 26,5 (1.º) Aumento0,2
53 / 200
Diminuzione1 Governo
1954 527 094 26,2 (1.º) Diminuzione0,3
54 / 200
Aumento1 Governo
1958 449 536 23,1 (2.º) Diminuzione3,1
48 / 200
Diminuzione6 Opposizione
1962 448 930 19,5 (3.º) Diminuzione3,6
38 / 200
Diminuzione10 Opposizione
1966 645 339 27,2 (1.º) Aumento7,7
55 / 200
Aumento17 Governo
1970 594 185 23,4 (1.º) Diminuzione3,8
52 / 200
Diminuzione3 Governo
1972 664 724 25,8 (1.º) Aumento2,4
55 / 200
Aumento3 Opposizione
1975 683 590 24,9 (1.º) Diminuzione0,9
54 / 200
Diminuzione1 Governo
1979 691 512 23,9 (1.º) Diminuzione1,0
52 / 200
Diminuzione2 Governo
1983 795 953 26,7 (1.º) Aumento2,8
57 / 200
Aumento5 Governo
1987 695 331 24,1 (1.º) Diminuzione2,6
56 / 200
Diminuzione1 Governo
1991 603 080 22,1 (2.º) Diminuzione2,0
48 / 200
Diminuzione8 Opposizione
1995 785 637 28,3 (1.º) Aumento6,2
63 / 200
Aumento15 Governo
1999 612 963 22,9 (1.º) Diminuzione5,4
51 / 200
Diminuzione12 Governo
2003 683 223 24,5 (2.º) Aumento1,6
53 / 200
Aumento2 Governo
2007 594 194 21,4 (3.º) Diminuzione3,1
45 / 200
Diminuzione8 Opposizione
2011 561 558 19,1 (2.º) Diminuzione2,3
42 / 200
Diminuzione3 Governo
2015 490 102 16,5 (4.º) Diminuzione2,6
34 / 200
Diminuzione8 Opposizione
2019 546 471 17,7 (1.º) Aumento1,2
40 / 200
Aumento6 Governo
2023 616.218 19,93% (3.º) Aumento2,23
43 / 200
Aumento3 Opposizione

Elezioni europee

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Anno Voti % +/- Seggi +/-
1996 482 577 21,5 (2.º)
4 / 16
1999 221 836 17,9 (3.º) Diminuzione3,6
3 / 16
Diminuzione1
2004 350 057 21,2 (3.º) Aumento3,3
3 / 14
Stabile
2009 292 051 17,5 (3.º) Diminuzione3,7
2 / 13
Diminuzione1
2014 212 781 12,3 (4.º) Diminuzione5,2
2 / 13
Stabile
2019 267 603 14,62 (2.°) Aumento2,32
2 / 13
Stabile
2024 272 034 14,9 (3.°) Aumento0,28
2 / 15
Stabile

L'SPD è un partito socialdemocratico e progressista centro-sinistra. Fino al 2022 si opponeva all'ingresso della Finlandia nella NATO e sosteneva che la Finlandia dovesse rimanere nel Partenariato per la pace. Nelle elezioni del 2015, il 91% dei candidati si opponeva all'ingresso nella NATO.[4] Nel 2022, in seguito all'Invasione russa dell'Ucraina del 2022 e all'inasprimento dei rapporti con la Russia, viene riconsiderata la sua posizione sull'ingresso della Finlandia nella NATO. Il partito ha riconosciuto la crescente minaccia rappresentata dalla Russia per la sicurezza della Finlandia e ha portato all’adesione del Paese al Patto Atlantico. Ciò ha rappresentato un cambiamento significativo nella posizione dell'SPD, che per molti anni aveva sostenuto una politica di neutralità[5].

Il partito è a favore dell'adozione LGBT, la costruzione di nuove centrali nucleari, la conservazione dello Svedese, tra le lingue ufficiali finlandesi e l'aumento della Spesa pubblica nell'istruzione.[6] L'obiettivo del partito è di diventare indipendente dall'uso del petrolio entro il 2030.[7] L'SDP chiede politiche che prevengano che gli stranieri lavorino in Finlandia.[8]

Il partito si è opposto alle riforme economiche nelle elezioni del 2011 e nelle conseguenti consultazioni per la formazione di un nuovo governo.[9][10][11] L'SPD mantiene strette relazioni con i sindacati, e si oppone alle riforme sociali che potrebbero ridurre il Welfare di disoccupazione, che vengono pagati tramite intermediari rappresentati quasi esclusivamente dai sindacati.[12] Supporta poi la Separazione tra Stato e Chiesa.[13]

  1. ^ http://parties-and-elections.eu/finland.html
  2. ^ (FI) Mikko Niemelä, Perussuomalaisilla hurja tahti: "Jäseniä tulee ovista ja ikkunoista", su kauppalehti.fi, Kauppalehti, 13 marzo 2011. URL consultato il 20 aprile 2011.
  3. ^ A. Riosa, A. Agnelli, I partiti socialisti d'Europa, 1979, p. 52
  4. ^ (FI) Enemmistö eduskuntavaaliehdokkaista vastustaa Natoa, in Iltasanomat, 14 marzo 2015. URL consultato il 9 maggio 2020.
  5. ^ Debora Gandini, Nato, la Finlandia chiede l'adesione. La richiesta della Svezia nei prossimi giorni, in euronews., 15/05/2022. URL consultato il 26 Marzo 2023.
  6. ^ Social Democratic Party of Finland, Values A-Z, su sdp.fi. URL consultato il 3 febbraio 2018 (archiviato dall'url originale il 14 dicembre 2018).
  7. ^ Alexandra Sims, Finland plans to completely phase out coal by 2030, in The Independent, 14 marzo 2020. URL consultato il 9 maggio 2020.
  8. ^ Gregg Bucken-Knapp, Jonas Hinnfors, Pia Levin e Andrea Spehar, No nordic model: Understanding differences in the labour migration policy preferences of mainstream Finnish and Swedish political parties, in Comparative European Politics, vol. 12, 23 Giugno 2014, pp. 584–602. URL consultato il 9 maggio 2020.
  9. ^ (FI) Piia Elonen, Puolueiden mielestä talouskasvu ratkoo ongelmat, in Helsingin Sanomat, 3 aprile 2011. URL consultato il 9 maggio 2020.
  10. ^ (FI) Piia Elonen, Ekonomistit teilaavat puolueiden talouspolitiikan [Economists are asking for economic policy], in Helsingin Sanomat, 3 aprile 2011. URL consultato il 9 maggio 2020.
  11. ^ (FI) Teija Sutinen, Sdp:n eläkelinja syntyi puolivahingossa [The SDP's pension line was born in a semi-accident], in Helsingin Sanomat, 2 febbraio 2013. URL consultato il 9 maggio 2020.
  12. ^ (FI) Osmo Soininvaara, SATA-komitea. Miksi asioista päättäminen on niin vaikeaa, 2010.
  13. ^ (FI) Aloite 149 kirkon ja valtion suhde harkintaan [Initiative 149 Church-State Relationship Consideration], in Social Democratic Party of Finland, 2017. URL consultato il 9 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 25 luglio 2019).

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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