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My Zoe

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My Zoe
Una scena del trailer
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneRegno Unito, Germania, Francia
Anno2019
Durata100 min
Rapporto2,4:1
Generethriller, drammatico, fantascienza
RegiaJulie Delpy
SceneggiaturaJulie Delpy
ProduttoreDominique Boutonnat
Produttore esecutivoCarolyn Marks Blackwood
Casa di produzioneBaby Cow Productions
FotografiaStéphane Fontaine
MontaggioIsabelle Devinck
ScenografiaSebastian Soukup
CostumiNicole Fischnaller
TruccoBarbara Kreuzer
Interpreti e personaggi

My Zoe è un film del 2019, scritto e diretto da Julie Delpy. Il genere è riconducibile al thriller scientifico in quanto affronta dilemmi di carattere etico legati alla sperimentazione.[2]

Isabelle, una genetista che vive a Berlino, sta divorziando dal marito, un architetto di nome James dal carattere brusco e prepotente. James è contrario alla separazione, ma Isabelle, innamoratasi di Akil, intende porre fine al loro matrimonio. Il punto di contesa è la custodia della loro amata figlia Zoe. Una mattina, la bambina non si sveglia, e senza apparente motivo entra in coma. Per capire cosa le stia succedendo, Isabelle si rivolge a un controverso medico genetico, Thomas Fischer, che svolge ricerche sulla clonazione umana. A questo punto il film ha una svolta di genere e si concentra sulle sfide etiche di una madre scienziata, che farà di tutto per salvare la vita di sua figlia.[3]

Distribuzione

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Il film è stato presentato in anteprima mondiale al Toronto International Film Festival nel 2019.[4]

Riconoscimenti

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  1. ^ My Zoe cast, su crew-united.com, Crew United. URL consultato l'8 maggio 2020.
  2. ^ (EN) Kate Erbland, ‘My Zoe’ Review: Julie Delpy Tackles a Tricky, Twisted Thriller Masquerading as a Domestic Drama, su indiewire.com, Indiewire, 8 settembre 2019. URL consultato l'8 maggio 2020.
  3. ^ Kaleem Aftab, Zurigo 2019: Recensione 'My Zoe', su cineuropa.org, cineuropa, 2 ottobre 2019. URL consultato l'8 maggio 2020.
  4. ^ (EN) Jon Frosch, 'My Zoe': Film Review TIFF 2019, su hollywoodreporter.com, The Hollywood Reporter, 8 settembre 2019. URL consultato l'8 maggio 2020.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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