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Money for Dope

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Money for Dope
album in studio
ArtistaDaniele Luttazzi
Pubblicazione2005
Durata43:28
Dischi1
Tracce10
GenerePop
EtichettaEMI
ProduttoreKrassner Entertainment
RegistrazioneHouse Recording Studio Roma
Daniele Luttazzi - cronologia
Album precedente
Album successivo
(2007)

Money for Dope è un album di Daniele Luttazzi pubblicato nel 2005.

Il disco è composto da dieci brani scritti da Luttazzi nell'arco di vent'anni e arrangiati dal jazzista e direttore d'orchestra Massimo Nunzi.[1][2] Il disco narra la storia di un'amica morta per overdose, e alterna momenti sia tragici sia ironici.[3]

Le sonorità di riferimento sono la new wave anni 1970 e il jazz anni 1950.[4] Il disco è cantato in inglese, com'era tradizione nella new wave romagnola degli anni '70.[2][5]

Il disco ha ricevuto critiche positive da Enrico Rava.[6]

Il video del brano Money for dope è stato realizzato da Giovanni Scarfini.[7]

  1. Silence – 4:59
  2. Vienna Vienna – 4:34
  3. Something Fantastic – 2:36
  4. Make Your Mother Sigh – 3:45
  5. Easy to Be Fooled – 5:47
  6. Guard My Tongue – 4:04
  7. Doom – 3:21
  8. I Can't Stand It – 4:15
  9. Letters on Fire – 5:18
  10. Money for Dope – 4:49

Per l'album Fenomeno (2017) il rapper Fabri Fibra ha composto Money For Dope 2017 su una strumentale che il producer Bassi Maestro ha creato sulla base di un sample proveniente da Money For Dope di Luttazzi.[8]

  1. ^ Money for Dope, recensione di Davide Bassi per ondarock.it, 2005 [1]
  2. ^ a b Money for Dope, recensione di Alex Saccomanno per suono.it, 8 febbraio 2005 [2]
  3. ^ Money for Dope, recensione di Renzo Stefanel per rockit.it, 15 febbraio 2005 [3]
  4. ^ Money for Dope, recensione di Stefano Solventi per sentireascoltare.it, 2005 [4]
  5. ^ Money for Dope, recensione di Redazione per impattosonoro.it, 7 marzo 2005 [5]
  6. ^ Intervista a Luttazzi, di Alessandro Robecchi per GQ, giugno 2006 [6]
  7. ^ Giovanni Scarfini, in Musica per i nostri occhi di D. Liggeri
  8. ^ Fabri Fibra "Fenomeno", recensione di Stefano Mazzone per Music Attitude, 7 aprile 2017 [7]

Collegamenti esterni

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