Coordinate: 41°24′N 13°59′E

Mignano Monte Lungo

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Mignano Monte Lungo
comune
Mignano Monte Lungo – Stemma
Mignano Monte Lungo – Bandiera
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Campania
Provincia Caserta
Amministrazione
SindacoAndrea De Luca (lista civica) dal 4-10-2021
Territorio
Coordinate41°24′N 13°59′E
Altitudine137 m s.l.m.
Superficie53,1 km²
Abitanti2 982[1] (31-3-2022)
Densità56,16 ab./km²
FrazioniCampozillone, Caspoli, Moscuso
Comuni confinantiConca della Campania, Galluccio, Presenzano, Rocca d'Evandro, San Pietro Infine, San Vittore del Lazio (FR), Sesto Campano (IS), Venafro (IS)
Altre informazioni
Cod. postale81049
Prefisso0823
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT061051
Cod. catastaleF203
TargaCE
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona C, 1 318 GG[3]
Nome abitantimignanesi
Patronosant'Antonio di Padova
Giorno festivo13 giugno
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Mignano Monte Lungo
Mignano Monte Lungo
Mignano Monte Lungo – Mappa
Mignano Monte Lungo – Mappa
Posizione del comune di Mignano Monte Lungo nella provincia di Caserta
Sito istituzionale

Mignano Monte Lungo è un comune italiano di 2 982 abitanti della provincia di Caserta in Campania.

Geografia fisica

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Mignano Monte Lungo si trova nel settore nord-occidentale della provincia, incuneato assieme a San Pietro Infine tra Lazio e Molise. Si trova in un'area di grande interesse naturalistico e storico, facilmente raggiungibile grazie all'Autostrada A1.

Origini del nome

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È condivisa da molti studiosi l'opinione che il toponimo Mignano derivi dal nome di persona latino Minius. Poiché il territorio di Mignano fu il campo nel 1943 di due importanti battaglie della seconda guerra mondiale per la presa di monte Lungo, quest'ultimo toponimo fu aggiunto nel 1947 all'originario a futura memoria.[4]

Lo stesso argomento in dettaglio: Battaglia di Montelungo.

I Sidicini sono il primo popolo che gli studiosi ritengono abbia abitato l'area. Gli Etruschi poi fondano qui la città di Cesennia. Il nome di tale città è probabilmente collegato a quello del Monte Cesima, dal quale si estraeva all'epoca pietra pomice.

La città, in posizione strategica, passa successivamente sotto il controllo romano. Vi erano mura difensive che fungevano anche da acquedotto alimentato dal rio Rava; oggi ne rimangono pochi resti. In epoca imperiale, fu costruito anche un ponte sullo stesso Rava. Di tale epoca rimangono molti resti e iscrizioni.

Mignano viene a far parte del longobardo Ducato di Benevento. Nel 776, divivene parte della Contea di Capua. Nel 1139 a Mignano si svolge la battaglia tra i Normanni, guidati da Ruggero II di Sicilia e l'esercito di papa Innocenzo II. Il papa viene sconfitto e catturato: è condotto nel castello di Mignano e qui firma le condizioni di pace. Nei secoli successivi Mignano passa dagli Svevi agli Angioini e successivamente agli Aragonesi. Questi assegnano il feudo a Ettore Fieramosca. Nel 1581 l'erede Ettore Leognano Fieramosca cede il feudo a Giulio Cesare de Capua. Nel 1734, le truppe di Carlo di Borbone assalgono il feldmaresciallo von Traun che si trovava nella fortezza di Mignano. Quest'ultimo si rifugerà precipitosamente a Capua.

Mappa dell'area dell'offensiva della V armata americana, autunno 1943

Durante la seconda guerra mondiale a Mignano si combattono due battaglie nell'ambito della campagna d'Italia. Il 27 settembre 1943 viene istituito il Primo Raggruppamento Motorizzato del Regio Esercito al comando del generale Vincenzo Dapino; gli uomini provenivano da tutta Italia e rappresentavano tutto l'esercito. Il Raggruppamento era a disposizione del generale statunitense Geoffrey Keyes, comandante del II Corpo d'armata dell'Esercito degli Stati Uniti, e venne incaricato di partecipare allo sfondamento della Linea del Volturno.

Per opporsi alla avanzata nemica, i tedeschi avevano fatto saltare in aria il 29 e il 30 settembre varie abitazioni, la fortezza, il municipio ed il ponte sul torrente Rava, unico passo tra la consolare Casilina ed il centro di Mignano. Il 3 dicembre gli Italiani ricevono l'ordine di conquistare Monte Lungo. L'8 dicembre, come previsto nei piani alleati, attaccano avanzando coperti dalla spessa nebbia, ma questa viene spazzata inaspettatamente da un forte vento: il Raggruppamento così subisce forti perdite ed è costretto a ripiegare. Con un nuovo schema d'attacco, il 16 dicembre gli italiani conquistano il monte.

Il 25 marzo 1952 in una galleria, al confine della Campania con il Molise avvenne il disastro di Cannavinelle. Nell'esplosione morirono 42 operai, molti dei quali abruzzesi, che stavano lavorando nel tunnel per conto della Società Meridionale di Elettricità[5].

Il gonfalone comunale

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 20 dicembre 2001.[6]

«Di rosso, alle tre fasce d'argento. Ornamenti esteriori di Città.»

Il gonfalone è un drappo di bianco riccamente ornato di ricami d'oro.

Mignano Monte Lungo è tra le città decorate al valor militare per la guerra di Liberazione perché è stata insignita della medaglia d'oro al valor militare il 30 novembre 1998 per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale[7]:

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Durante nove tragici mesi ebbe il crudele destino di subire il feroce accanimento dell'invasore nazista che, oltre le gravissime e dolorose distruzioni inflitte, impose alla sua popolazione requisizioni, arresti e deportazioni, giungendo sino a versare il sangue di coloro che, non domi accennarono ad un gesto di rivolta. La gente di Mignano Monte Lungo, seppure martoriata e ferita per la perdita di numerosi figli, ben conscia dell'importanza della prova cui era chiamata, non si arrese agli eventi, continuando a dare luminosa testimonianza di fede nella rinascita della Patria e, nel momento dell'incertezza e dello scoramento, si strinse generosamente e tenacemente attorno ai combattenti del primo raggruppamento motorizzato incoraggiandoli, aiutandoli con l'abnegazione e incitandoli alla splendida vittoria che avrebbe costituito caposaldo nella storia del rinato esercito italiano. Mignano Monte Lungo, settembre 1943-maggio 1944»
— 30 novembre 1998[8]
Medaglia d'oro al Merito Civile - nastrino per uniforme ordinaria
«Già sconvolta dalla furia devastatrice della guerra, cui dava doloroso contributo di sangue, veniva colpita, appena all'inizio della lenta e faticosa opera di ricostruzione, da violente, reiterate scosse di terremoto, che causavano nuovi danni e gravissimi disagi. La popolazione, duramente provata, sopportava, con fiera ed indomita dignità, tutte le avversità, dando rinnovata prova di grande tenacia ed incrollabile fede. Matera, 1943-1973»
— 5 dicembre 1973[8]
Titolo di Città - nastrino per uniforme ordinaria
«Decreto del Presidente della Repubblica»
— 17 settembre 2001

Monumenti e luoghi d'interesse

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  • La chiesa di Santa Maria Grande: eretta nel XVI secolo per volere dalla moglie del Re di Capua.
  • La chiesa dell'Addolorata a Campozillone: conserva una statua dell'Immacolata risalente al XVIII secolo.
  • La chiesa di Sant'Andrea a Caspoli: conserva una statua lignea di Sant'Andrea e una ottocentesca raffigurante la Madonna col Bambino.
  • Il 'Castello' "Ettore Fieramosca": realizzato in tufo, presenta una notevole stratificazione architettonica, conseguenza della sua lunga storia. Guido Fieramosca diede il contributo maggiore alla costruzione.
  • Il Museo militare ai piedi di monte Lungo: raccoglie documenti e reperti della battaglia.
  • Il Sacrario militare: aperto nel 1951, vi riposano soldati caduti tra il 1943 e il 1945.
  • Porta Fratte: la famosa porta medievale che segnava l'ingresso nel feudo. Le sue rovine, l'unico rimasuglio delle mura medievali, sono poste in un caratteristico quartiere storico ancora incontaminato e lasciano spazio all'immaginazione riportando il turista indietro di mille anni.

Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[9]

Geografia antropica

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Il caratteristico quartiere storico sito in una zona rimasta ancora medioevale è chiamato tutt'oggi dai cittadini con il nome de "La Cicuta" si narra infatti che qui crescesse la famosa erba velenosa. Feudatario del luogo fu Malgerio Sorel.

Amministrazione

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Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1989 1990 Antonio Diodati Democrazia Cristiana Sindaco
1990 1995 Giacomo De Luca Partito Socialista Italiano Sindaco
1995 1999 Giacomo De Luca Partito Democratico della Sinistra Sindaco
1999 2004 Giacomo De Luca L'Ulivo Sindaco
2004 2005 Roberto Campanile Alleanza Nazionale Sindaco
2005 2006 Vittoria Ciaramella commissario
2006 2011 Roberto Campanile Alleanza Nazionale Sindaco
2011 2016 Antonio Verdone liste civiche di Centro-sinistra Sindaco
2016 2021 Antonio Verdone liste civiche di Centro-sinistra Sindaco
  1. ^ Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Storia dei comuni, su elesh.it. URL consultato il 25 maggio 2018.
  5. ^ Eleonora Berardinetti, Operai morti in galleria. Il ricordo 67 anni dopo, su ilcentro.it, Il Centro, 24 marzo 2019. URL consultato il 25 marzo 2019.
  6. ^ Mignano Monte Lungo, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 18 novembre 2023.
  7. ^ Mignano Monte Lungo, su quirinale.it.
  8. ^ a b Comune di Mignano, Monte Lungo Medaglia d'oro al valor militare, su quirinale.it.
  9. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  • Lina Maiello, Mignano Monte Lungo - Storia, tradizioni e immagini di Villaricca, Ci.esse.ti - cooperativa editrice, 1984.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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