iBet uBet web content aggregator. Adding the entire web to your favor.
iBet uBet web content aggregator. Adding the entire web to your favor.



Link to original content: http://it.wikipedia.org/wiki/Marcelo_Ríos
Marcelo Ríos - Wikipedia Vai al contenuto

Marcelo Ríos

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Marcelo Ríos
NazionalitàCile (bandiera) Cile
Altezza175 cm
Peso75 kg
Tennis
Termine carriera2004
Carriera
Singolare1
Vittorie/sconfitte 391 - 192
Titoli vinti 18
Miglior ranking 1º (30 marzo 1998)
Risultati nei tornei del Grande Slam
Australia (bandiera) Australian Open F (1998)
Francia (bandiera) Roland Garros QF (1998, 1999)
Regno Unito (bandiera) Wimbledon 4T (1997)
Stati Uniti (bandiera) US Open QF (1997)
Altri tornei
 Tour Finals RR (1998)
 Giochi olimpici 1T (2000)
Doppio1
Vittorie/sconfitte 36 - 57
Titoli vinti 1
Miglior ranking 141º (7 maggio 2001)
Altri tornei
 Giochi olimpici 1T (2000)
1 Dati relativi al circuito maggiore professionistico.
Statistiche aggiornate al definitivo

Marcelo Andrés Ríos Mayorga (Santiago del Cile, 26 dicembre 1975) è un ex tennista cileno.

È noto per avere ricoperto per sei settimane complessive la posizione numero uno della classifica mondiale pur senza avere mai vinto in carriera un titolo del Grande Slam.

Soprannominato El Chino (Il cinese) e El zurdo de Vitacura (Il mancino di Vitacura) fu il primo tennista latinoamericano a raggiungere la testa del ranking ATP nell'Era Open e vinse complessivamente 18 tornei del circuito maggiore.

Si ritirò a 29 anni nel 2004 a causa di un infortunio alla schiena

Nato il 26 dicembre 1975 a Santiago, figlio di un uomo d'affari e di un'insegnante, ha una sorella maggiore di nome Paula[1].

Nel 2000 si sposa con la costaricana Giuliana Sotela, che aveva conosciuto all'accademia di Nick Bollettieri. Dal rapporto tra i due nasce una figlia nel 2001, Constanza. Il matrimonio finisce nel 2004.

Si sposa per la seconda volta nel 2005 con la modella cilena María Eugenia Larraín, ex-fidanzata di Iván Zamorano. Anche questo matrimonio non durò molto, con annunci pubblici della separazione. Rios definì il suo secondo matrimonio come il più grande errore della sua vita.

Nel 2009 si sposa con Paula Pavic[2], nel 2008 nasce la prima figlia della coppia, Isidora, mentre nel 2010 nasce la seconda, Colomba.[3]

Comincia a giocare nel circuito ATP nel 1994. L'anno successivo raggiunge 4 finali: vince a Bologna, Amsterdam e Kuala Lumpur ma perde a Santiago del Cile contro Sláva Doseděl.

Nel 1996 raggiunge 3 finali, ma riesce a vincere solo a St. Pölten. Perde per la seconda volta in finale il torneo di Santiago, questa volta contro l'argentino Hernán Gumy. Il 1997 incomincia con il primo quarto di finale in un torneo dello Slam. Agli Australian Open infatti supera agilmente Petr Korda, Michael Joyce e Gilbert Schaller nei primi turni per poi dar vita ad un'autentica battaglia contro Thomas Enqvist. Dopo cinque set con due tie-break Ríos riesce ad avere la meglio dell'avversario ma nei quarti si trova di fronte Michael Chang, testa di serie numero uno, che lo elimina in tre set. Dopo il risultato al torneo australiano riesce ad entrare per la prima volta nella top-10, precisamente al numero 7.[4]

Nella stessa stagione arriva per due volte alla finale di un Masters Series, prima a Montecarlo dove sconfigge in finale Àlex Corretja e il secondo poche settimane dopo a Roma dove Corretja si prende la rivincita battendolo in 3 set. Agli US Open 1997 ripete il risultato degli Australian Open e raggiunge nuovamente i quarti di finale. Sulla sua strada però incontra nuovamente Chang e, seppure in un match più equilibrato durato cinque set, viene eliminato nuovamente dall'americano. Chiuderà l'anno al decimo posto in classifica. Ad inizio 1998 vince l'Heineken Open e agli Australian Open 1998 raggiunge a sorpresa la finale senza aver affrontato una testa di serie nel suo percorso. Nell'incontro decisivo viene però sconfitto nettamente da Petr Korda con un triplo 6-2. Nonostante la dolorosa sconfitta riesce a salire di tre posizioni in classifica raggiungendo quindi il quinto posto.

A marzo vince ben due Masters Series, prima ad Indian Wells dove sconfigge in quattro set Greg Rusedski e poi a Miami dove ha la meglio su Andre Agassi. Grazie a questa doppia vittoria il 30 marzo raggiunge la prima posizione in classifica, superando Pete Sampras. Dopo quattro settimane è costretto a cedere la testa della classifica a Sampras, complici le vittorie dello statunitense. Agli Internazionali d'Italia 1998 arriva in finale dopo aver sconfitto avversari di livello come Tim Henman, Thomas Muster, Richard Krajicek e Gustavo Kuerten ma nel match per il titolo il suo avversario Albert Costa non è sceso in campo per un infortunio e ha lasciato quindi il titolo a Rios. Sempre a maggio vince a St. Pölten contro Vince Spadea. Al Roland Garros viene sconfitto nei quarti di finale da Carlos Moyá, futuro vincitore del torneo parigino. Il 10 agosto riconquista la testa della classifica ma dopo due settimane viene superato da Sampras, non raggiungerà mai più la prima posizione chiudendo quindi a sei settimane la sua permanenza alla vetta.

In ottobre vince la Grand Slam Cup sconfiggendo Agassi in un match lungo cinque set. Due settimane dopo al Singapore Open sconfigge in finale l'australiano Mark Woodforde in due set. Partecipa al Masters di fine anno ma non riesce a superare il girone eliminatorio anche perché si infortuna dopo il primo match, perso, contro Tim Henman e verrà quindi sostituito da Albert Costa. Nel 1999 si ritira per infortunio prima dell'inizio degli Australian Open, dove gli era stata assegnata la testa di serie numero 1. A maggio vince il Masters d'Amburgo dopo aver sconfitto in semifinale e in soli due set Carlos Moyá ed in finale Mariano Zabaleta dopo 5 set molto combattuti. Poche settimane dopo vince per la terza volta in carriera a St. Pölten, nuovamente contro Zabaleta che però si ritira per un infortunio prima della fine del set iniziale.

Al Roland Garros raggiunge i quarti di finale dove viene eliminato in quattro set da Dominik Hrbatý. Il 10 ottobre arriva in finale a Shangai ma dopo essere andato in vantaggio di un set viene sconfitto da Magnus Norman. Una settimana dopo vince il Singapore Open sconfiggendo in soli due set Mikael Tillström. Nel 2000 raggiunge una sola finale, ad Umago dove sconfigge in tre set l'argentino Mariano Puerta. L'anno successivo arriva gli ultimi due titoli della carriera, il primo ad inizio anno al Qatar ExxonMobil Open dove sconfigge in tre set Bohdan Ulihrach ed il secondo ad Hong Kong dove ha la meglio in due set su Rainer Schüttler. Agli Australian Open 2002 raggiunge l'ultimo risultato importante in un torneo dello Slam. Viene eliminato da Tommy Haas in un match lungo quattro set, tre dei quali finiti al tie-break. In ottobre raggiunge la finale a Stoccolma dove viene eliminato da Paradorn Srichaphan in quattro set.

Nel 2003 raggiunge per la quarta volta il torneo di Santiago ma viene sconfitto da David Sánchez dovendo rinunciare quindi a vincere il torneo di casa. Fa la sua ultima apparizione in un torneo dello slam al Roland Garros 2003, ma abbandona il campo per infortunio durante l'incontro del primo turno contro Mario Ančić. Si ritira nel 2004 a soli 29 anni a causa di persistenti problemi alla schiena, ma nel 2006 ha ripreso a giocare nel Champions Tour.[5]

Champions Tour

[modifica | modifica wikitesto]

Debutta nel Champions Tour il 29 marzo 2006 e nel primo torneo, a Doha, sconfigge agilmente Thomas Muster, Henri Leconte, Pat Cash, e Cédric Pioline riuscendo a conquistare il titolo. La settimana successiva vince a Hong Kong e continuerà la serie fino a vincere sei tornei consecutivi.

Il suo ingresso nel Senior Tour venne criticato perché Rios era significativamente più giovane degli altri ex giocatori.[6] Chiude l'anno con una serie di venticinque vittorie consecutive ed il numero 1 in classifica. Diventa il primo giocatore della storia a essere stato alla testa della classifica da junior, professionista e senior.

Caratteristiche tecniche

[modifica | modifica wikitesto]

«Non sono nemmeno sicuro che vada là fuori con una strategia in testa, Cliff. Va in campo e colpisce come viene, angola la palla, va a ruota libera confidando solo sul suo talento.»

Rios viene considerato da diversi critici, tennisti ed ex-tennisti come uno fra i più talentuosi giocatori di sempre e come il miglior giocatore a non aver vinto un torneo dello Slam.[5][7]
Da mancino giocava con un potente rovescio a due mani ed un ottimo dritto. Riusciva a capire prima dove la pallina sarebbe finita e si muoveva di conseguenza riuscendo a colpirla in anticipo. Nei match lunghi cinque set invece faceva fatica a mantenere un alto livello di gioco a causa del fisico.[7]
Aveva anche un'altissima sensibilità di tocco, dimostrata particolarmente nelle discese a rete.

Fuori dal campo

[modifica | modifica wikitesto]

Per quanto il talento cristallino dimostrato in campo gli abbia garantito rispetto e fan, il rapporto con il grande pubblico non è mai stato dei migliori. In diverse occasioni si è rifiutato di firmare autografi al pubblico e ha sempre poco apprezzato le conferenze stampa. In un'occasione ha risposto a tutte le domande poste dai giornalisti usando monosillabi; in un'altra, quando il presidente cileno lo ha invitato a Palazzo per festeggiare la prima posizione in classifica e gli ha chiesto di dire qualche parola per i suoi tifosi, ha risposto "No, non voglio dire nulla".[7] Commentò il torneo di Wimbledon dicendo che "l'erba è per mucche e per il gioco del calcio, ma non per il tennis".

Lontano dall'ambiente tennistico, è stato arrestato a Roma dopo aver colpito con un pugno un tassista ed avere opposto resistenza alla polizia arrivata sul posto.[8] Ha inoltre investito il suo preparatore atletico con una jeep, mentre nel 1998 a Stoccarda ha preso una multa da 10.000 dollari per aver superato i limiti di velocità. È stato espulso da diversi locali pubblici a causa di atteggiamenti eccessivi e volgari rispetto ad altri clienti.[7]

Finali del Grande Slam (1)

[modifica | modifica wikitesto]
Anno Torneo Avversario in finale Punteggio
1998 Australian Open Rep. Ceca (bandiera) Petr Korda 2-6, 2-6, 2-6

Vittorie (18)

[modifica | modifica wikitesto]
Legenda
Grande Slam (0)
Tennis Masters Cup (1)
ATP Super 9 / Masters Series (5)
ATP Championship Series / ATP International Series Gold (2)
ATP World Series / ATP International Series (10)
Legenda superfici
Cemento (7)
Terra (9)
Erba (0)
Sintetico (2)
Numero Data Torneo Superficie Avversario in finale Punteggio
1. 28 maggio 1995 Italia (bandiera) ATP Bologna Outdoor, Bologna Terra rossa Uruguay (bandiera) Marcelo Filippini 6–2, 6–4
2. 30 luglio 1995 Paesi Bassi (bandiera) Dutch Open, Amsterdam Terra rossa Paesi Bassi (bandiera) Jan Siemerink 6–4, 7–5, 6–4
3. 8 ottobre 1995 Malaysia (bandiera) Kuala Lumpur Open, Kuala Lumpur Sintetico indoor Australia (bandiera) Mark Philippoussis 7–6(6), 6–2
4. 26 maggio 1996 Austria (bandiera) Internationaler Raiffeisen Grand Prix, St. Poelten (1) Terra rossa Spagna (bandiera) Félix Mantilla 6–2, 6–4
5. 27 aprile 1997 Monaco (bandiera) Monte Carlo Open, Monte-Carlo Terra rossa Spagna (bandiera) Àlex Corretja 6–4, 6–3, 6–3
6. 18 gennaio 1998 Nuova Zelanda (bandiera) Heineken Open, Auckland Cemento Australia (bandiera) Richard Fromberg 4–6, 6–4, 7–6(3)
7. 15 marzo 1998 Stati Uniti (bandiera) Indian Wells Masters, Indian Wells Cemento Regno Unito (bandiera) Greg Rusedski 6–3, 6(15)–7, 7–6(4), 6–4
8. 29 marzo 1998 Stati Uniti (bandiera) Lipton Championships, Miami Cemento Stati Uniti (bandiera) Andre Agassi 7–5, 6–3, 6–4
9. 17 maggio 1998 Italia (bandiera) Internazionali d'Italia, Roma Terra rossa Spagna (bandiera) Albert Costa Rit.
10. 24 maggio 1998 Austria (bandiera) Internationaler Raiffeisen Grand Prix, St. Poelten (2) Terra rossa Stati Uniti (bandiera) Vince Spadea 6–2, 6–0
11. 5 ottobre 1998 Germania (bandiera) Grand Slam Cup, Monaco di Baviera Cemento Stati Uniti (bandiera) Andre Agassi 6–4, 2–6, 7–6(1), 5–7, 6–3
12. 18 ottobre 1998 Singapore (bandiera) Singapore Open, Singapore (1) Sintetico indoor Australia (bandiera) Mark Woodforde 6–4, 6–2
13. 9 maggio 1999 Germania (bandiera) Licher German Open, Amburgo Terra rossa Argentina (bandiera) Mariano Zabaleta 6(5)–7, 7–5, 5–7, 7–6(5), 6–2
14. 23 maggio 1999 Austria (bandiera) Internationaler Raiffeisen Grand Prix, St. Poelten (3) Terra rossa Argentina (bandiera) Mariano Zabaleta 4–4, Rit.
15. 17 ottobre 1999 Singapore (bandiera) Singapore Open, Singapore (2) Cemento Svezia (bandiera) Mikael Tillström 6–2, 7–6(5)
16. 23 luglio 2000 Croazia (bandiera) Croatia Open Umag, Umago Terra rossa Argentina (bandiera) Mariano Puerta 7–6(1), 4–6, 6–3
17. 7 gennaio 2001 Qatar (bandiera) Qatar ExxonMobil Open, Doha Cemento Rep. Ceca (bandiera) Bohdan Ulihrach 6–3, 2–6, 6–3
18. 30 settembre 2001 Cina (bandiera) Hong Kong Open, Hong Kong Cemento Germania (bandiera) Rainer Schüttler 7–6(3), 6–2

Finali perse (13)

[modifica | modifica wikitesto]
Legenda
Grande Slam (1)
Tennis Masters Cup (0)
ATP Super 9 / Masters Series (2)
ATP Championship Series / ATP International Series Gold (1)
ATP World Series / ATP International Series (9)
Numero Data Torneo Superficie Avversario in finale Punteggio
1. 29 ottobre 1995 Cile (bandiera) Movistar Open, Santiago del Cile (1) Terra rossa Rep. Ceca (bandiera) Sláva Doseděl 6(3)–7, 3–6
2. 10 marzo 1996 Stati Uniti (bandiera) Tennis Channel Open, Scottsdale Cemento Sudafrica (bandiera) Wayne Ferreira 6–2, 3–6, 3–6
3. 21 aprile 1996 Spagna (bandiera) Torneo Godó, Barcellona Terra rossa Austria (bandiera) Thomas Muster 3–6, 6–4, 4–6, 1–6
4. 10 novembre 1996 Cile (bandiera) Movistar Open, Santiago del Cile (2) Terra rossa Argentina (bandiera) Hernán Gumy 4–6, 5–7
5. 16 febbraio 1997 Francia (bandiera) Open 13, Marsiglia Cemento Svezia (bandiera) Thomas Enqvist 4–6, 0–1, Rit.
6. 18 maggio 1997 Italia (bandiera) Internazionali d'Italia, Roma Terra rossa Spagna (bandiera) Àlex Corretja 5–7, 5–7, 3–6
7. 24 agosto 1997 Stati Uniti (bandiera) U.S. Pro Tennis Championships, Boston Cemento Paesi Bassi (bandiera) Sjeng Schalken 5–7, 3–6
8. 9 novembre 1997 Cile (bandiera) Movistar Open, Santiago del Cile (3) Terra rossa Spagna (bandiera) Julián Alonso 2–6, 1–6
9. 1º febbraio 1998 Australia (bandiera) Australian Open, Melbourne Cemento Rep. Ceca (bandiera) Petr Korda 2–6, 2–6, 2–6
10. 25 aprile 1999 Monaco (bandiera) Republic National Bank Monte Carlo Open, Monte Carlo Terra rossa Brasile (bandiera) Gustavo Kuerten 4–6, 1–2, Rit.
11. 10 ottobre 1999 Cina (bandiera) Shanghai Open, Shanghai Cemento Svezia (bandiera) Magnus Norman 6–2, 3–6, 5–7
12. 27 ottobre 2002 Svezia (bandiera) Stockholm Open, Stoccolma Cemento Thailandia (bandiera) Paradorn Srichaphan 7–6(2), 0–6, 3–6, 2–6
13. 16 febbraio 2003 Cile (bandiera) BellSouth Open, Viña del Mar (4) Terra rossa Spagna (bandiera) David Sánchez 6–1, 3–6, 3–6
Numero Data Torneo Superficie Compagno Avversari in finale Punteggio
1. 30 luglio 1995 Paesi Bassi (bandiera) Dutch Open, Amsterdam Terra rossa Paesi Bassi (bandiera) Sjeng Schalken Australia (bandiera) Wayne Arthurs
Regno Unito (bandiera) Neil Broad
7–6, 6–2

Finali perse (1)

[modifica | modifica wikitesto]
Numero Data Torneo Superficie Compagno Avversari in finale Punteggio
1. 12 marzo 2001 Stati Uniti (bandiera) Tennis Channel Open, Scottsdale Cemento Paesi Bassi (bandiera) Sjeng Schalken Stati Uniti (bandiera) Donald Johnson
Stati Uniti (bandiera) Jared Palmer
6(3)–7, 2-6

Risultati in progressione

[modifica | modifica wikitesto]
Sigla Risultato
V Vincitore
F Finalista
SF Semifinalista
QF Quarti di Finale
4T Quarto turno
3T Terzo turno
2T Secondo turno
1T Primo turno
RR Round Robin (World Finals)
LQ Turno di Qualifica (Grande Slam)
A Assente
Legenda superfici
Cemento
Terra rossa
Erba
Superficie variabile
Torneo 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 Titoli V-S
Grande Slam
Australia (bandiera) Australian Open, Melbourne A A 1T QF F A A 1T QF A 0 / 5 14–5
Francia (bandiera) Roland Garros, Parigi 2T 2T 4T 4T QF QF 1T 2T A 1T 0 / 9 17–8
Regno Unito (bandiera) Wimbledon, Londra A 1T A 4T 1T A A A A A 0 / 3 3–3
Stati Uniti (bandiera) US Open, New York 2T 1T 2T QF 3T 4T 3T 3T 3T A 0 / 9 17–9
Titoli 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 / 26 N/A
Vittorie-Sconfitte 2–2 1–3 4–3 14–4 12–4 7–2 2–2 3–3 6–2 0–1 N/A 51–29
ATP Tour World Championships/Tennis Masters Cup - - - - RR - - - - - 0 / 1 0–1
Titoli 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 / 1 N/A
Vittorie-Sconfitte - - - - 0-1 - - - - - N/A 0-1
Coppa Davis singolare
Coppa Davis - G1 G1 PO G1 PO PO PO G1 G1 0 / 9 24–11
Giochi Olimpici
Giochi Olimpici Non disputati A Non disputati 1T Non disputati 0 / 1 0–1
ATP Super 9 (1993–1999) Masters Series (1990-2008)
Stati Uniti (bandiera) Indian Wells A 3T SF 2T V 3T 2T 1T 3T 2T 1 / 9 16–8
Stati Uniti (bandiera) Miami A 3T 3T 3T V 4T 4T 2T SF 4T 1 / 9 20–8
Monaco (bandiera) Monte Carlo A LQ SF V A F 1T 2T 3T A 1 / 6 16–5
Italia (bandiera) Roma A 2T QF F V 1T 1T 2T A A 1 / 7 15–6
Germania (bandiera) Amburgo A A SF 3T 2T V SF 2T A A 1 / 6 14–5
Canada (bandiera) Montreal / Toronto A A SF A A A 3T A 3T A 0 / 3 7–3
Stati Uniti (bandiera) Cincinnati A 1T A 3T 2T A 2T A 2T A 0 / 5 4–5
Spagna (bandiera) Madrid A A QF QF QF QF A 3T 2T A 0 / 6 11–6
Francia (bandiera) Parigi A A 2T 2T QF 2T A A 1T A 0 / 5 2–5
Masters V-S 0–0 5–4 20–8 16–7 20–4 14–6 10–7 6–6 12–7 3–2 5 / 56 105–51
Ranking di fine anno 107 25 11 10 2 9 37 39 24 105 Guadagno: $9,712,321[9]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN60951156 · ISNI (EN0000 0000 3640 3144 · LCCN (ENn2005040195