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MC5

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MC5
Gli MC5/MC50 nel 2018.
Paese d'origineStati Uniti (bandiera) Stati Uniti
GenereGarage rock[1][2][3]
Proto-punk[4][5][6][7]
Periodo di attività musicale1964 – 1972
2003 – 2012
Album pubblicati5
Studio3
Live1
Raccolte1

Gli MC5 sono stati un gruppo di musica rock statunitense fondato a Detroit. Il loro nome è la sigla di Motor City 5 (Motor City è il nomignolo della città di Detroit). Gli MC5 sono considerati tra i più influenti gruppi americani di sempre, assieme ai Velvet Underground e i concittadini Stooges.[8][9][10] e tra le pietre d'angolo del genere punk.

Nascono alla fine del 1964 a Lincoln Park, nel Michigan, ove sono emersi anche Iggy Pop e il garage rock. Sebbene ancora liceali e grezzi musicalmente, essi iniziano già a sperimentare con l'uso dei feedback e le distorsioni. Il loro stile, che fa affidamento sulla voce di Rob Tyner e l'interplay fra la chitarra solista di Wayne Kramer e quella ritmica di Fred "Sonic" Smith non riesce inizialmente ad uscire dai confini di Detroit, ma catalizza su di sé le attenzioni delle avanguardie protopunk. L'album di svolta, registrato dal vivo per l'incapacità degli MC5 di portare in studio la loro energia[non chiaro], Kick Out the Jams, registrato per la Elektra Records, vende poche copie[senza fonte], ma diviene uno dei dischi più importanti dell'epoca ed è considerato uno dei capisaldi di tutto il genere punk.

Nonostante ciò, lo stile crudo della band non è tollerato dalla major, che recide il contratto dopo un solo disco.[11] Passati all'Atlantic, gli MC5 registrano il successivo Back in the USA (1970) prodotto da Jon Landau e con richiami al R&R delle origini . Nonostante i giudizi positivi ricevuti, esso ottiene scarsi riscontri di vendite.[11] Dopo l'uscita di High Time (1971), ritenuto l'album meno riuscito del gruppo, gli MC5 fanno una tournée in Europa per poi sciogliersi nel 1972.[11]

Nel 2003 i membri superstiti (Tyner e Smith sono deceduti, entrambi per attacco cardiaco, rispettivamente nel 1991 e nel 1994) si riuniscono insieme al cantante dei Dictators Handsome Dick Manitoba. Questa formazione ha proseguito l'attività fino al febbraio 2012, quando si è sciolta in seguito alla morte, per insufficienza epatica, del bassista e membro fondatore Michael Davis.

Stile musicale

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Anticipatori del punk rock,[4][5][6][7] i MC5 sono stati esponenti di un garage rock[1][2][3] violento e improvvisato[12] che è stato ricondotto più volte al rock 'n' roll e al blues rock.[5][12] La loro aggressività ha spinto qualcuno a definire le loro esibizioni dal vivo "orgasmi collettivi, ubriacature selvagge, valanghe di suono scaricate alla rinfusa sul pubblico, traboccanti di oscenità e slogan."[12] Lo storico esordio Kick Out the Jams (1969) è citato come un capolavoro del proto-punk,[5] mentre il meno violento Back in the USA (1970) è un'altra pietra miliare della musica rock che anticipa il power pop.[6] Il loro ultimo album in studio High Time (1971) sperimenta una formula sonora più vicina al jazz e all'R&B.[6][12] La band statunitense è stata anche inserita fra le esponenti dell'hard rock.[4]

Nei loro testi iconoclasti e fortemente politicizzati (il loro manager e ideologo era infatti John Sinclair, leader delle Pantere Bianche) gli MC5 celebravano il sesso, il consumo della droga e la musica rock in maniera irruente e inconvenzionale per l'epoca.[6][13]

Influenza ed eredità

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Gli MC5 influenzarono gruppi importanti per il punk come Sex Pistols, Ramones e l'hardcore punk come Dead Kennedys arrivando fino al rapcore/funk metal dei Rage Against the Machine, vicini come attitudine sia musicale che politica agli MC5 e anche gruppi Garage rock come gli Hellacopters sono stati influenzati dai MC5.

Film dedicati

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Formazione di Kick Out the Jams

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Ex componenti

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Album in studio

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  • I Can Only Give You Everything, 1966
  • One of the Guys, 1967
  • Looking at You, 1968
  • Borderline, 1968
  • Kick Out the Jams, 1969
  • Motor City is Burning, 1969
  • Tonight, 1969
  • Shakin' Street, 1970
  • The American Ruse, 1970
  • Over and Over / Sister Anne, 1971 (mai realizzato, esiste solo il testo)
  1. ^ a b storiadellamusica.it - Recensione "Kick Out The Jams"
  2. ^ a b archivio (lettera "M"), su ondarock.it. URL consultato il 12 aprile 2017.
  3. ^ a b (EN) Nick Talevski, Rock Obituaries - Knocking On Heaven's Door, Ombnibus, 2010, p. 665.
  4. ^ a b c All Music Guide - MC5
  5. ^ a b c d Eddy Cilìa, Enciclopedia Rock - '90 (quinto volume), Arcana, 2001, p. 234.
  6. ^ a b c d e Enzo Gentile, Alberto Tonti, Il dizionario del pop-rock, Zanichelli, 2014, p. 1045.
  7. ^ a b (EN) Tom Moon, 1000 Recordings to Hear Before You Die, Workman, 2008, p. 488.
  8. ^ The History of Rock Music. MC5: biography, discography, reviews, links
  9. ^ MC5 - biografia, recensioni, discografia, foto :: OndaRock
  10. ^ MC5 | Biography | AllMusic
  11. ^ a b c Eddy Cilìa, Enciclopedia Rock - '60 (secondo volume), Arcana, 2001, p. 234.
  12. ^ a b c d MC5, su scaruffi.com. URL consultato il 12 aprile 2017.
  13. ^ MC5: Kick out the jams (1969) | John's Classic Rock
  • Nick Logan e Bob Woffinden, Enciclopedia del rock, Milano, Fratelli Fabbri Editore, 1977.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN652145857051422921360 · ISNI (EN0000 0001 1463 6382 · GND (DE5549541-2
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