Kofi Annan
Kofi Annan | |
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7° Segretario generale delle Nazioni Unite | |
Durata mandato | 1º gennaio 1997 – 31 dicembre 2006 |
Predecessore | Boutros Boutros-Ghali |
Successore | Ban Ki-moon |
Dati generali | |
Università | Università di Scienza e Tecnologia Kwame Nkrumah Macalester College Institut universitaire de hautes études internationales MIT Sloan School of Management |
Firma |
Kofi Atta Annan (Kumasi, 8 aprile 1938 – Berna, 18 agosto 2018) è stato un diplomatico e alto ufficiale delle Nazioni Unite ghanese.
È stato il settimo segretario generale delle Nazioni Unite; il suo mandato è scaduto il 31 dicembre 2006.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Dal 1954 al 1957 Kofi Annan frequentò il collegio metodista Mfantsipim a Cape Coast. Si diplomò nel 1957, lo stesso anno in cui il Ghana ottenne l'indipendenza dalla Gran Bretagna. Nel 1958 iniziò a studiare economia presso il Politecnico Kwame Nkrumah. Ricevette una borsa di studio della Fondazione Ford[1] che gli permise di completare gli studi presso il Collegio Macalester a St. Paul, nel Minnesota, nel 1961.
Annan poi studiò presso l'Istituto universitario di alti studi internazionali di Ginevra, nel biennio 1961-62, frequentando in seguito la Sloan School of Management presso il MIT (1971–72), dove conseguì il Master in Scienze della Gestione.
Annan parlava fluentemente l'inglese, il francese, nonché numerosi dialetti e lingue africane.
I primi passi
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1962 Annan cominciò a lavorare per l'Organizzazione mondiale della sanità. Dal 1974 al 1976 fu direttore del turismo in Ghana. In seguito tornò alle Nazioni Unite e lavorò come Assistente Segretario Generale, ricoprendo in successione diversi ruoli: Responsabile delle Risorse Umane e Coordinatore della Sicurezza dal 1987 al 1990, Pianificatore e Controllore dei Programmi di Bilancio e Finanza dal 1990 al 1992, e Responsabile delle Operazioni di Pacificazione dal marzo 1993 fino al febbraio 1994.
Annan divenne poi Sottosegretario Generale fino all'ottobre 1995, quando fu nominato incaricato speciale del Segretario per la ex-Jugoslavia. Dopo cinque mesi tornò al suo ruolo di Sottosegretario Generale. Gestì con successo le trattative con l'Iraq per il rilascio di 900 dipendenti dell'ONU rimasti bloccati nel paese all'inizio della guerra, ma è stato poi accusato d'inazione in riferimento agli eventi in Ruanda e Bosnia ed Erzegovina[1].
Segretario generale delle Nazioni Unite
[modifica | modifica wikitesto]Il 13 dicembre 1996 Annan fu scelto dal Consiglio di sicurezza, e confermato quattro giorni dopo dall'Assemblea generale, come nuovo segretario generale delle Nazioni Unite.
Il suo mandato cominciò ufficialmente il 1º gennaio 1997. Sostituì il segretario generale uscente, l'egiziano Boutros Boutros-Ghali, divenendo il primo segretario generale africano nero dell'ONU. Il rinnovo del suo mandato, avvenuto il 1º gennaio 2002, fu inconsueto; secondo le norme informali la posizione viene ricoperta da persone di continenti diversi a rotazione (ed anche il suo predecessore era stato un africano).
Si dedicò al progetto di riforma delle Nazioni Unite[2], che comprendeva: una ridefinizione della sicurezza collettiva; il rafforzamento dei trattati di non proliferazione e di disarmo e l'estensione del sistema di sicurezza convenzionale a nuove tematiche (es. biotecnologia); la creazione di organi intergovernativi di costruzione della pace e difesa dei diritti umani; l'espansione e la modifica delle funzioni del Consiglio di sicurezza dell'ONU; nuove norme per governare l'uso della forza da parte degli Stati membri e su autorizzazione del Consiglio di sicurezza; una nuova regolamentazione che legalizzasse l'intervento umanitario; un nuovo impegno nella costruzione della pace, nella mediazione dei conflitti, nel controterrorismo, nella lotta alla povertà e alle malattie; il miglioramento della capacità decisionale degli organi delle Nazioni Unite. Benché vi siano stati vari rapporti (su questi temi) rassegnati dal Segretario generale agli Stati membri, non tutti hanno avuto un seguito operativo.
Il 10 dicembre 2001, Annan e le Nazioni Unite ricevettero il Premio Nobel per la pace per il loro lavoro "per un mondo meglio organizzato e con più pace"[3]. Nel 2003 Annan diffidò gli Stati Uniti e il Regno Unito dall'invadere l'Iraq senza l'appoggio dell'ONU. Nel dicembre 2004, il senatore repubblicano statunitense Norm Coleman chiese le dimissioni di Annan dopo il coinvolgimento di suo figlio in un caso di pagamenti illegali, nell'ambito del programma Oil-for-food.
Il 9 ottobre 2006 il Consiglio di Sicurezza ONU designa come suo successore il sudcoreano Ban Ki-moon. Quasi per acclamazione, il 13 ottobre l'assemblea approva la nomina di quest'ultimo. Il 24 febbraio 2012 è stato nominato inviato speciale delle Nazioni Unite e della Lega araba in Siria a seguito delle rivolte scoppiate nel Paese[4]. Tuttavia, constatate le eccessive divisioni all'interno dell'ONU circa l'atteggiamento da tenere verso il governo siriano, il 2 agosto 2012 ha rinunciato all'incarico[5].
Morì in Svizzera nel 2018, dopo una breve malattia; ebbe funerali di Stato.[6]
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze ghanesi
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze straniere
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Thierry Meyssan, Kofi Annan: pelle nera, maschere bianche, cit., su geopolitica-rivista.org. URL consultato il 15 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 17 aprile 2013).
- ^ STEDMAN, STEPHEN JOHN, "UN transformation in an era of soft balancing", in International Affairs, 83, no. 5 (September 2007): 933-944.
- ^ Nobel Peace Prize given to UN, Kofi Annan.
- ^ Siria: Kofi Annan inviato speciale di Onu e Lega araba | euronews, mondo, su it.euronews.com. URL consultato il 2 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 10 novembre 2013).
- ^ Kofi Annan si dimette da mediatore Onu per la Siria (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017), Euronews, 2 agosto 2012
- ^ https://www.corriere.it/foto-gallery/esteri/18_settembre_13/ghana-saluta-kofi-annan-490e2f74-b73b-11e8-9561-cd36d3b96a7c.shtml
- ^ Foundation.
- ^ Gmic.
- ^ Tabella degli insigniti (XLS), su canord.presidency.ro. URL consultato il 28 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 3 luglio 2015).
- ^ Bollettino Ufficiale di Stato (PDF).
- ^ Sito web della Presidenza della Repubblica: dettaglio decorato. (archiviato dall'url originale il 12 novembre 2014).
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikisource contiene una pagina in lingua inglese dedicata a Kofi Annan
- Wikiquote contiene citazioni di o su Kofi Annan
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Kofi Annan
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Annan, Kofi, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Annan, Kofi, in Dizionario di storia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010.
- Annan, Kofi, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Kofi Annan, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Kofi Annan, su nobelprize.org.
- (EN) Opere di Kofi Annan, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Kofi Annan, su Olympedia.
- (EN) Kofi Annan, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Biografia ufficiale sul sito ONU, su un.org.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 98713807 · ISNI (EN) 0000 0001 0928 4124 · LCCN (EN) no98073710 · GND (DE) 12296201X · BNE (ES) XX1475818 (data) · BNF (FR) cb13206903w (data) · J9U (EN, HE) 987007285930905171 · NSK (HR) 000241893 · NDL (EN, JA) 01185479 · CONOR.SI (SL) 14445667 |
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