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Karel de Bazel

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Ritratto di Karel de Bazel del 1915

Karel de Bazel, nome completo Karel Petrus Cornelis de Bazel (Den Helder, 14 febbraio 1869Amsterdam, 28 novembre 1923), è stato un architetto, incisore e designer olandese, il primo presidente dell'Associazione degli architetti olandesi nel 1909 (BNA)[1][2].

Karel de Bazel era un figlio di Karel Pieter Cornelis de Bazel, impiegato del ministero della marina, e Petronella Elisabeth Koch.[1] De Bazel proveniva da un ambiente semplice e frequentò solo la scuola elementare.[2] De Bazel incominciò la sua carriera come apprendista con un falegname.[1][2][3]

Successivamente frequentò il corso serale di architettura presso la Reale Accademia di Arti Figurative a L'Aia,[2][3] dopo di che iniziò a lavorare presso uno studio di architettura a L'Aia nel 1888.[1][4][2][3]

I suoi disegni più noti di questo periodo presentarono progetti della chiesa Sint-Vitus a Hilversum e della cattedrale Sint-Bavo ad Haarlem (1890).[1] Dopo che De Bazel diventò membro della Società Teosofica nel 1894,[3] interruppe il suo rapporto di lavoro, per formare l'anno seguente, assieme a Johannes Ludovicus Mathieu Lauweriks una loro società.[1][2][3]

Dal 1895 iniziò l'insegnamento di corsi di disegno, di storia dell'arte, di estetica, alla Scuola delle Arti Figurative di Haarlem, assieme al collega J. L. M. Lauweriks e vi mantenne la cattedra fino al 1901.[4][2] Come docente contribuì alla formazione e allo sviluppo della moderna arte applicata nei Paesi Bassi.[4]

Nei primi anni del XX secolo, insieme a Hendrik Petrus Berlage, fu il maggior rappresentante dello stile architettonico razionalista, ispirandosi a influenze orientali.[1]

De Bazel progettò, tra le altre opere, un edificio per uffici per la Nederlandsche Handel-Maatschappij, costruita tra il 1919 e il 1926, ad Amsterdam, in cui si occupò anche degli interni.[1]

Altri progetti di De Bazel compresero la costruzione della Compagnia olandese di Heathland ad Arnheme, la sede della Nederlandsche Handel-Maatschappij (1920-1926) ad Amsterdam e la Sinagoga di Enschede, un progetto che è stato realizzato solo dopo la sua morte.[1][2]

Nel 1921 fu incaricato dal comune di Bussum di progettare una nuova zona residenziale, il Brediuskwartier, che diventò uno degli esempi più riusciti di un quartiere residenziale nei Paesi Bassi.[1]Realizzò quartieri residenziali anche ad Amsterdam.[2]

De Bazel si dedicò non solamente all'architettura, ma si dimostrò una persona versatile, dato che si dedicò alle arti applicate, alla progettazione grafica, alla pittura, alla scultura, alla ceramica, progettò mobili e utensili,[3] tra gli altri la culla realizzata per la principessa Juliana nel 1909,[2] oltre che i francobolli in onore del centenario del regno nel 1913,[1]e altri lavori nelle tecniche decorative e xilografiche.[4]

De Bazel costruì un certo numero di case operaie ad Amsterdam tra il 1913 e il 1916 nello Spaarndammerbuurt, oltre ad essere stato uno dei designer della vetreria di Leerdam, assieme a colleghi quali Hendrik Petrus Berlage e Frank Lloyd Wright.[1]

La sua opera più originale risultò un progetto ideale per la "Capitale Mondiale" (1905-1906), che avrebbe dovuto sorgere presso L'Aia;[4][2][3]inoltre molti consensi ottenne anche il progetto per il municipio di Rotterdam (1912).[3]

Karel de Bazel morì all'età di cinquantaquattro anni durante un trasferimento in treno da Bussum ad Amsterdam, per partecipare ai funerali del suo collega architetto Michel de Klerk. Non riuscì a vedere il completamento di uno dei suoi progetti più importanti, la costruzione della Nederlandsche Handel-Maatschappij, nel 1926.[1]

  • Progetto della chiesa Sint-Vitus a Hilversum (1890);
  • Progetto della cattedrale Sint-Bavo ad Haarlem (1890);
  • Progetto ideale per la "Capitale Mondiale" presso L'Aia (1905-1906);
  • Progetto per il municipio di Rotterdam (1912);
  • Case operaie nello Spaarndammerbuurt ad Amsterdam (1913-1916);
  • Edificio per uffici per la Nederlandsche Handel-Maatschappij ad Amsterdam (1919-1926);
  • Compagnia olandese di Heathland ad Arnheme (1920-1926);
  • Sede della Nederlandsche Handel-Maatschappij ad Amsterdam (1920-1926);
  • Nuova zona residenziale, il Brediuskwartier, a Bussum (1921);
  • Sinagoga di Enschede (dopo il 1923);
  • Nederlandsche Handel-Maatschappij (1926).
  1. ^ a b c d e f g h i j k l m (NL) Karel de Bazel, su amsterdamse-school.nl. URL consultato il 22 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 28 novembre 2020).
  2. ^ a b c d e f g h i j k (NL) Bazel, Karel Petrus Cornelis de (1869-1923), su resources.huygens.knaw.nl. URL consultato il 22 maggio 2019.
  3. ^ a b c d e f g h (EN) Karel Petrus Cornelis de Bazel, su schatkamer.nai.nl. URL consultato il 22 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 23 maggio 2019).
  4. ^ a b c d e Karel de Bazel, in le muse, II, Novara, De Agostini, 1964, p. 132.
  • Renato De Fusco, Mille anni d'architettura in Europa, Bari, Laterza, 1999, ISBN 978-88-420-4295-2.
  • (NL) A.Jansen e Ch. van Herck, J.P. van Baurscheit I en II, Antwerpsche beeldhouwers uit de 18e eeuw in het Jaarboek 1942 van de Koninklijke Oudheidkundige Kring van Antwerpen, Anversa, Jaarboek 1942 Koninklijke Oudheidkundige Kring van Antwerpen, 1942.
  • Emilio Lavagnino, L'arte moderna dai neoclassicisti ai contemporanei, Torino, UTET, 1956.
  • Werner Muller e Gunter Vogel, Atlante d'architettura. Storia dell'architettura dalle origini all'età contemporanea. Tavole e testi, Milano, Hoepli, 1997.
  • Nikolaus Pevsner, John Fleming e Hugh Honour, Dizionario di architettura, Torino, Einaudi, 2005.
  • (NL) R. Sirjacobs, Antwerpen Sint-Pauluskerk en Schatkamer. Vijftig hoogtepunten, Anversa, 2008.
  • V. Vercelloni, Dizionario enciclopedico di architettura e urbanistica, Roma, 1969.
  • David Watkin, Storia dell'architettura occidentale, Bologna, 1990.

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