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Il grande freddo

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Il grande freddo
I sette amici riuniti in una scena del film
Titolo originaleThe Big Chill
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1983
Durata105 min
Rapporto1,85:1
Generecommedia, drammatico
RegiaLawrence Kasdan
SceneggiaturaLawrence Kasdan, Barbara Benedek
ProduttoreMichael Shamberg
Produttore esecutivoMarcia Nasatir, Lawrence Kasdan
Casa di produzioneCarson Production Group. Ltd.
Distribuzione in italianoColumbia C.E.I.A.D
FotografiaJohn Bailey
MontaggioCarol Littleton
Effetti specialiLarry Cavanaugh
ScenografiaIda Random, George Gaines
CostumiApril Ferry
TruccoMichael Germain, Mickey Scott
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Il grande freddo (The Big Chill) è una commedia drammatica del 1983 diretta da Lawrence Kasdan.

La pellicola è uno spaccato della generazione che ha fatto il Sessantotto e vissuto la contestazione giovanile, ed è considerata uno dei più importanti cult del cinema degli anni '80.[1][2][3]

Alex Marshall si suicida senza motivo apparente e senza lasciare un messaggio. Dopo il funerale i suoi ex compagni di college si riuniscono nella villa di una coppia di questi ultimi, ora marito e moglie, Harold e Sara. Dopo avere condiviso i sogni e le aspirazioni negli anni sessanta, gli amici si sono persi di vista per circa quindici anni e si ritrovano all'inizio degli anni ottanta, cambiati.

L'incontro è l'occasione per ricordare i sogni della giovinezza, discuterli e confrontarli con il presente, ristabilire rapporti e crearne di nuovi: Karen, delusa dal proprio matrimonio con Richard, fa l'amore con Sam, attore fresco di divorzio. Michael, logorroico giornalista scandalistico, tenta senza successo d'offrirsi a tutte le donne disponibili. La giovane Chloe, ragazza di Alex e Nick, psicologo introverso, segnato dall'esperienza in Vietnam e dalla droga e, impotente, decidono di andare a vivere insieme. L'avvocatessa rampante Meg, che desidera un figlio ma non ha un compagno, per cercare di averne uno, prima chiede a Sam di fare sesso per concepire, ma dopo le perplessità di Sam fa l'amore con Harold con la complicità di Sarah, che si sente ancora in colpa per avere tradito il marito cinque anni prima con Alex.

Colonna sonora

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La colonna sonora racchiude alcuni dei grandi successi statunitensi degli anni sessanta, in particolare dell'etichetta soul Motown, ed è stata scelta dal regista e dalla moglie.

Nella scena del funerale in chiesa, il brano eseguito all'organo da Karen (il personaggio interpretato da JoBeth Williams), che poi si evolve nell'originale è You Can't Always Get What You Want dei Rolling Stones; a differenza della versione strumentale, quella del gruppo inglese non è mai stata inclusa ufficialmente nelle varie edizioni della colonna sonora, pubblicate attraverso gli anni[4]. Un altro brano sempre rimasto tralasciato da ogni versione è Quicksilver Girl della Steve Miller Band[4].

  1. Marvin Gaye (1968): I Heard It Through the Grapevine (Norman Whitfield, Barrett Strong) – 5:03
  2. The Temptations (1965): My Girl (Smokey Robinson, Ronald White) – 2:55
  3. The Rascals (1966): Good Lovin' (Rudy Clark, Arthur Resnick) – 2:28
  4. Smokey Robinson and The Miracles (1965): The Tracks of My Tears (Robinson, Warren Moore, Marvin Tarplin) – 2:53
  5. Three Dog Night (1971): Joy to the World (Hoyt Axton) – 3:24
  6. The Temptations (1966): Ain't Too Proud to Beg (Whitfield, Edward Holland Jr.) – 2:31
  7. Aretha Franklin (1968): (You Make Me Feel Like) A Natural Woman (Gerry Goffin, Carole King, Jerry Wexler) – 2:41
  8. Smokey Robinson and The Miracles (1967): I Second That Emotion (Robinson, Al Clevland) – 2:46
  9. Procol Harum (1967): A Whiter Shade of Pale (Keith Reid, Gary Brooker) – 4:03
  10. The Exciters (1963): Tell Him (Bert Berns) – 2:29
  11. Four Tops (1965): It's the Same Old Song (E. Holland, Lamont Dozier, Brian Holland) – 2:45
  12. Martha Reeves and The Vandellas (1964): Dancing in the Street (Marvin Gaye, William "Mickey" Stevenson) – 2:38
  13. Marvin Gaye (1971): What's Going On (Gaye, Clevland, Renaldo "Obie" Benson) – 3:52
  14. The Marvelettes (1964): Too Many Fish in the Sea (Whitfield, E. Holland) – 2:26

Tracce Deluxe Edition (1998)

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Disco 1
  1. Marvin Gaye - I Heard It Through the Grapevine (extended version)
  2. The Temptations - My Girl
  3. The Young Rascals - Good Lovin'
  4. The Miracles - The Tracks of My Tears
  5. Three Dog Night - Joy to the World
  6. The Temptations - Ain't Too Proud to Beg
  7. Aretha Franklin - (You Make Me Feel Like A) Natural Woman
  8. Smokey Robinson and The Miracles - I Second That Emotion
  9. Procol Harum - A Whiter Shade of Pale
  10. The Exciters - Tell Him
  11. Creedence Clearwater Revival - Bad Moon Rising
  12. Percy Sledge - When a Man Loves a Woman
  13. The Young Rascals - In the Midnight Hour
  14. The Spencer Davis Group - Gimme Some Lovin'
  15. The Band - The Weight
  16. The Beach Boys - Wouldn't It Be Nice
  17. Bert Kaempfert - Strangers in the Night
  18. The Rolling Stones - You Can't Always Get What You Want (church version)
  19. J.T. Lancer Theme
Disco 2
  1. Four Tops - It's the Same Old Song
  2. Martha & The Vandellas - Dancing in the Street
  3. Marvin Gaye - What's Going On
  4. The Marvelettes - Too Many Fish in the Sea
  5. Marvin Gaye & Tammi Terrell - Ain't Nothing Like the Real Thing
  6. Jimmy Ruffin - What Becomes of the Brokenhearted
  7. Jr. Walker & The All Stars - Shotgun
  8. Doobie Brothers - Take Me in Your Arms (Rock Me A Little While)
  9. The Supremes - Ask Any Girl
  10. Lesley Gore - You Don't Own Me
  11. Spanky & Our Gang - Like to Get to Know You
  12. The Mamas And The Papas - Monday, Monday
  13. Moody Blues - Nights in White Satin (The Night)
  14. Joe Cocker - Feeling Alright
  15. Wayne Fontana & The Mindbenders - Game of Love
  16. James Brown - I Got You (I Feel Good)
  17. Blues Magoos - (We Ain't Got) Nothing Yet
  18. The Zombies - Time of the Season
  19. Howard Tate - Get It While You Can

Riconoscimenti

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Riferimenti in altri film

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  • Alcuni temi e alcune idee del film sono presenti nel film di Gabriele Salvatores Marrakech Express. Ad esempio la riunione degli amici dopo molto tempo, la fidanzata dell'amico che non c'è (come Chloe, con la quale Michael tenta ogni approccio, proprio come fa Ponchia, interpretato da Diego Abatantuono, nel film di Salvatores), un "proto-accenno" alla famosa partita nel deserto (quando tutti giocano a football e fra loro c'è anche Chloe).
  • Un altro autore italiano ad aver attinto al film di Kasdan è stato Carlo Verdone con il suo Compagni di scuola.[5]
  • L'ispirazione a Il grande freddo è evidente nel film Passato prossimo di Maria Sole Tognazzi (2003). In quest'opera il riferimento all'opera di Kasdan viene apertamente dichiarato con una battuta in merito alla temperatura non troppo confortevole della villa, descritta da uno dei personaggi come "il grande freddo".
  1. ^ "Il grande freddo" compie vent'anni È stato il film cult di una generazione - Messaggero Veneto, su Archivio - Messaggero Veneto. URL consultato l'8 luglio 2022.
  2. ^ Simone Emiliani, Il grande freddo, di Lawrence Kasdan. La recensione - Sentieri Selvaggi, su SentieriSelvaggi, 16 aprile 2020. URL consultato l'8 luglio 2022.
  3. ^ Trent'anni di 'Grande freddo' - Speciali - ANSA.it, su www.ansa.it. URL consultato l'8 luglio 2022.
  4. ^ a b (EN) The Big Chill, su allmusic.com. URL consultato il 28 dicembre 2014.
  5. ^ G come Generazionale, su fondazioneitaliani.it. URL consultato il 28 dicembre 2010 (archiviato dall'url originale il 22 febbraio 2009).

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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