Henschel Hs 122
Henschel Hs 122 | |
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Descrizione | |
Tipo | aereo da collegamento |
Equipaggio | 2 |
Costruttore | Henschel |
Data primo volo | 1935 |
Data entrata in servizio | 1936 |
Utilizzatore principale | Luftwaffe |
Altre varianti | Henschel Hs 126 |
Dimensioni e pesi | |
Tavole prospettiche | |
Lunghezza | 10,25 m |
Apertura alare | 14,50 m |
Altezza | 3,40 m |
Superficie alare | 34,70 m² |
Peso a vuoto | 1 650 kg |
Peso carico | 2 530 kg |
Propulsione | |
Motore | un radiale BMW-Bramo Sh 22 |
Potenza | 660 CV (485 kW) |
Prestazioni | |
Velocità max | 270 km/h al livello del mare |
Velocità di crociera | 235 km/h |
Velocità di salita | a 1 000 m in 3 min 12 s |
Autonomia | 500 km |
Tangenza | 5 600 m |
Armamento | |
Mitragliatrici | una MG 17 calibro 7,92 mm frontale una MG 15 calibro 7,92 mm brandeggiabile |
Note | dati riferiti alla versione Hs 122 B-0 |
i dati sono estratti da Die Deutsche Luftrüstung 1933-1945[1] | |
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L'Henschel Hs 122 era un monomotore da collegamento ad ala alta a parasole prodotto dalla tedesca Henschel Flugzeugwerke, divisione aeronautica della Henschel & Sohn, e utilizzato dalla Luftwaffe anche come fotoricognitore e per l'aerocooperazione con l'esercito.
Dall'Hs 122 verrà in seguito sviluppato l'Hs 126 che rimase operativo nel ruolo di aereo da ricognizione fino alla sua sostituzione con i più moderni Focke-Wulf Fw 189.
Storia del progetto
[modifica | modifica wikitesto]L'Hs 122 venne progettato per rispondere ad una specifica emessa dal Reichsluftfahrtministerium (RLM) per la fornitura di un velivolo multiruolo che potesse aerocooperare con l'esercito in operazioni congiunte di supporto tattico. L'RLM approvò il progetto a cui diede la designazione Hs 122.[2] Per realizzarlo venne adottata una soluzione convenzionale, monomotore monoplana ad ala alta a parasole con carrello fisso alla quale cominciarono a lavorare dal 1934.
Il primo prototipo, a cui venne assegnata la denominazione Hs 122 V1 (o Hs 122a), venne dotato di una motorizzazione di costruzione britannica, il Rolls-Royce Kestrel[3], un motore 12 cilindri a V già utilizzato in altri progetti e prototipi tedeschi dei primi anni trenta. In parallelo venne sviluppata una versione dotata di un motore radiale Siemens-Halske Sh 22, a cui venne assegnata la denominazione Hs 122 V2 (o Hs 122b). L'Hs 122 V1, immatricolato D-UBYN, venne portato in volo per la prima volta nei primi mesi del 1935 seguito più tardi dal Hs 122 V2, D-UBAV, e presentati entrambi alla commissione esaminatrice del RLM per una valutazione comparativa. La disponibilità dei nuovi motori a V, i Daimler-Benz DB 600 12 cilindri a V rovesciata, per questa tipologia di velivolo non venne considerata prioritaria e venne deciso di continuarne lo sviluppo della versione con motore radiale e che darà origine al terzo ed ultimo prototipo, Hs 122 V3 D-UDIZ, precursore della versione di preserie B-0.
Introdotto nel 1936, affiancato nel ruolo dagli Heinkel He 45 ed He 46, venne prodotto in una piccolissima serie prima di venire sostituito in breve tempo dal similare Hs 126.
Tecnica
[modifica | modifica wikitesto]L'Hs 122 era un monomotore monoplano ad ala alta dall'aspetto classico. La fusoliera era a sezione ovale e dotata un unico abitacolo a due posti in tandem, l'anteriore per il pilota all'altezza dell'ala ed il posteriore per l'osservatore/mitragliere. Anteriormente differiva, nei prototipi iniziali, per la diversa tipologia del motore, dotata di una lunga cofanatura per il Kestrel V-12 e di una più corta cappottatura tipo NACA per il radiale Sh 22, quest'ultima mantenuta per la produzione di serie. Posteriormente terminava in un impennaggio classico monoderiva dal timone ricoperto di tela e dai piani orizzontali controventati da una coppia di montanti in tubo d'acciaio. L'ala era montata alta a parasole, caratterizzata da una configurazione a freccia, mantenuta anche sul successivo Hs 126, controventata da una serie di montanti e strutture in acciaio sagomato che la collegavano alla fusoliera. Il carrello d'atterraggio era triciclo classico, fisso, fissato anteriormente da una struttura aerodinamica a V, dotato anteriormente di ruote carenate e posteriormente di un ruotino d'appoggio, anch'esso carenato. Per la motorizzazione della versione di serie venne adottato un radiale Bramo 322, evoluzione dell'Sh 22, capace di erogare 660 CV (485 kW) ed abbinato ad un'elica bipala in legno a passo fisso. L'armamento era basato su una mitragliatrice MG 17 calibro 7,92 mm montata frontalmente e una MG 15 paricalibro brandeggiabile montata su un anello a corona sulla parte posteriore dell'abitacolo.
Utilizzatori
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Nowarra 1993, pp. 260-261.
- ^ L'RLM inizialmente assegnò le sigle a decine perché appartenessero ad un unico costruttore, principio poi passato di priorità. La Henschel ricevette il suffisso Hs e la numerazione da 121 a 130.
- ^ presumibile un Rolls-Royce Kestrel III da 575 hp (429 kW), compatibile con il periodo di realizzazione del prototipo.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) William Green, Warplanes of the Third Reich, 4th impression, London, Macdonald and Jane's Publishers Ltd., 1979 [1970], ISBN 0-356-02382-6.
- (DE) Heinz J. Nowarra, Nahaufklärer, 1910-1945: Die Augen des Heeres, Stuttgart, Motorbuch Verlag, 1981, ISBN 3-87943-808-0.
- (DE) Heinz J. Nowarra, Die Deutsche Luftrüstung 1933-1945, Band 3, Koblenz, Bernard & Graeffe Verlag, 1993, ISBN 3-7637-5467-9.
- (EN) Robert Pęczkowski, Robert Panek, Henschel Hs 126, Sandomierz, Poland/Redbourn, UK: Mushroom Model Publications, 2008, ISBN 978-83-89450-40-1.
- (EN) John Richard Smith, Antony J. Kay, German Aircraft of the Second World War, 3rd edition, London, Putnam & Company Ltd., 1978 [1972], ISBN 0-370-00024-2.
- (EN) Tony Woods, Bill Gunston, Hitler's Luftwaffe: A pictorial history and technical encyclopedia of Hitler's air power in World War II, London, Salamander Books Ltd., 1977, ISBN 0-86101-005-1.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Henschel Hs 122
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (DE) Bert Hartmann, Henschel Hs 122, su LuftArchiv.de, http://www.luftarchiv.de/, 20 settembre 2007. URL consultato il 17 gennaio 2009.
- (EN) Maksim Starostin, Henschel Hs 122, su Virtual Aircraft Museum, http://www.aviastar.org/index2.html. URL consultato il 17 gennaio 2009.
- (RU) Henschel Hs.122, su Уголок неба, http://www.airwar.ru. URL consultato il 23 dicembre 2016.
Controllo di autorità | GND (DE) 7848385-2 |
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