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Giuseppe Spinelli (cardinale)

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Giuseppe Spinelli
cardinale di Santa Romana Chiesa
 
Incarichi ricoperti
 
Nato1º febbraio 1694 a Napoli
Ordinato diacono8 marzo 1722
Ordinato presbitero17 aprile 1724
Nominato arcivescovo5 settembre 1725 da papa Benedetto XIII
Consacrato arcivescovo28 ottobre 1725 dal cardinale Thomas Philip Wallrad d'Alsace-Boussut de Chimay
Creato cardinale17 gennaio 1735 da papa Clemente XII
Deceduto12 aprile 1763 (69 anni) a Roma
 

Giuseppe Spinelli (Napoli, 1º febbraio 1694Roma, 12 aprile 1763) è stato un cardinale e arcivescovo cattolico italiano.

Era figlio di Giambattista Spinelli, marchese di Fuscaldo, principe di Sant'Arcangelo e duca di Caivano, e di Maria Imperiali, dei principi di Francavilla.

Era anche pronipote del cardinale Lorenzo Imperiali, nipote del cardinale Giuseppe Renato Imperiali, cugino del cardinale Cosimo Imperiali, zio del cardinale Fernando Spinelli.

Nel 1717 si laureò alla Università di Roma La Sapienza in utroque iure. Nel 1721 ricevette gli ordini minori ed il suddiaconato e nel 1722 il diaconato. Fu ordinato sacerdote a Roma il 17 aprile 1724.

L'anno successivo fu nominato arcivescovo titolare di Corinto e il 28 ottobre dello stesso anno fu consacrato arcivescovo in Belgio in quanto era stato nominato un mese prima internunzio nelle Fiandre. In quella veste ottenne l'espulsione dall'Università di Lovanio del canonista belga Zeger Bernhard van Espen in sospetto di giansenismo. Durante la sua permanenza in Belgio i rapporti diplomatici con i Paesi Bassi Austriaci, deterioratisi nel 1634 e rimasti da allora a livello di semplice internunzio, si normalizzarono con la nomina di Maria Elisabetta d'Asburgo a governatrice e nel 1725 lo Spinelli assunse il titolo pieno di nunzio apostolico nelle Fiandre. Rientrato in Italia divenne arcivescovo metropolita di Napoli dal 1734 sino al 1754.

Durante il ventennio napoletano fece compiere numerose ricerche per stabilire dove fossero ubicate le reliquie di sant'Agrippino, uno dei primi vescovi della città, fino a reperire quelli che erano probabilmente i resti del santo in un'urna di marmo che recava la scritta: «Reliquie sconosciute probabilmente appartenute al corpo di Sant'Agrippino». Inoltre abbellì la cattedrale della città con i dipinti del senese Paolo Posi. Sempre in questa città, tentò di reintrodurre l'istituzione del Santo Uffizio. Intimoriti dal solo nome dell'istituto, i napoletani si levarono a tumulto e a gran voce chiesero l'intercessione del nuovo sovrano Carlo di Borbone, il quale impose la destituzione dell'istituto e l'abbattimento dell'edificio religioso sulla cui porta d'ingresso era il nome del tanto temuto istituto.

Nel 1735 fu elevato alla porpora cardinalizia da papa Clemente XII con il titolo di cardinale presbitero di Santa Pudenziana, che lasciò nel 1752 optando per quello di Santa Maria in Trastevere. L'anno successivo optò ancora per il titolo di cardinale vescovo di Palestrina.

Nel 1756 fu nominato Prefetto della Congregazione di Propaganda Fide, carica che tenne fino al 1763. Dal luglio 1756 al gennaio 1757 fu anche pro-prefetto della Sacra Congregazione del Concilio Tridentino. Nel 1759 optò per la sede sububicaria di Porto e Santa Rufina e nel 1761 divenne cardinale decano del Sacro Collegio, optando di conseguenza per le sedi di Ostia e Velletri, diventando contemporaneamente governatore di Velletri.

Ritratto raffigurante il cardinale Spinelli alla sua nomina

Alla sua morte la salma venne inumata nella Basilica dei Santi XII Apostoli di Roma.

Genealogia episcopale e successione apostolica

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La genealogia episcopale è:

La successione apostolica è:

Durante il suo cardinalato Giuseppe Spinelli partecipò a due conclavi:

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Predecessore Internunzio apostolico nelle Fiandre Successore
Vincenzo Santini 24 maggio 1721 - 21 settembre 1725 se stesso come nunzio apostolico

Predecessore Arcivescovo titolare di Corinto Successore
Mondilio Orsini, C.O. 5 settembre 1725 - 15 dicembre 1734 Giovanni Francesco Stoppani

Predecessore Nunzio apostolico nelle Fiandre Successore
se stesso come internunzio apostolico 21 settembre 1725 - 16 giugno 1731 Vincenzo Montalto
(internunzio apostolico)

Predecessore Superiore della Missione Olandese Successore
Johannes van Bijlevelt
(vicario apostolico)
20 gennaio 1727 - 16 giugno 1731 Vincenzo Montalto

Predecessore Segretario della Congregazione dei Vescovi e Regolari Successore
Antonio Saverio Gentili 17 maggio 1731 - 15 dicembre 1734 Carlo Gaetano Stampa

Predecessore Arcivescovo metropolita di Napoli Successore
Francesco Pignatelli, C.R. 15 dicembre 1734 - 9 aprile 1753 se stesso come amministratore apostolico

Predecessore Cardinale presbitero di Santa Pudenziana Successore
Carlos Borja Centellas y Ponce de León 14 marzo 1735 - 25 settembre 1752 Antonino Sersale

Predecessore Cardinale presbitero di Santa Maria in Trastevere Successore
Francesco Scipione Maria Borghese 25 settembre 1752 - 9 aprile 1753 Joaquín Fernández Portocarrero

Predecessore Cardinale vescovo di Palestrina Successore
Antonio Saverio Gentili 9 aprile 1753 - 13 luglio 1759 Federico Marcello Lante Montefeltro Della Rovere

Predecessore Amministratore apostolico di Napoli Successore
se stesso come arcivescovo metropolita 9 aprile 1753 - 8 febbraio 1754 Antonino Sersale
(arcivescovo metropolita)

Predecessore Prefetto della Congregazione di Propaganda Fide Successore
Silvio Valenti Gonzaga 11 settembre 1756 - 12 aprile 1763 Giuseppe Maria Castelli

Predecessore Sottodecano del Collegio Cardinalizio Successore
Francesco Scipione Maria Borghese 13 luglio 1759 - 13 luglio 1761 Camillo Paolucci

Predecessore Cardinale vescovo di Porto e Santa Rufina Successore
Francesco Scipione Maria Borghese 13 luglio 1759 - 13 luglio 1761 Camillo Paolucci

Predecessore Decano del Collegio Cardinalizio Successore
Raniero d'Elci 13 luglio 1761 - 12 aprile 1763 Carlo Alberto Guidobono Cavalchini

Predecessore Cardinale vescovo di Ostia e Velletri Successore
Raniero d'Elci 13 luglio 1761 - 12 aprile 1763 Carlo Alberto Guidobono Cavalchini

Predecessore Governatore di Velletri Successore
Raniero d'Elci 13 luglio 1761 - 12 aprile 1763 Carlo Alberto Guidobono Cavalchini
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