Giuseppe Ruotolo
Giuseppe Ruotolo vescovo della Chiesa cattolica | |
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Sic currite ut comprehendatis | |
Incarichi ricoperti |
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Nato | 15 novembre 1898 ad Andria |
Ordinato presbitero | 17 giugno 1922 dal cardinale Eugenio Tosi, O.SS.C.A. |
Nominato vescovo | 13 dicembre 1937 da papa Pio XI |
Consacrato vescovo | 20 febbraio 1938 dall'arcivescovo Ferdinando Bernardi |
Deceduto | 11 giugno 1970 (71 anni) a Roma |
Giuseppe Ruotolo (Andria, 15 novembre 1898 – Roma, 11 giugno 1970) è stato un vescovo cattolico italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Giuseppe Ruotolo, di umili origini, nacque ad Andria il 15 novembre 1898.
Fu ordinato sacerdote, il 17 giugno 1922.
Conseguì successivamente la laurea in diritto canonico, filosofia e teologia.
Il 13 dicembre 1937, mentre ricopriva l'incarico di professore[1] presso il Pontificio seminario regionale di Molfetta fu eletto, a soli 39 anni, da papa Pio XI, alla sede vescovile di Ugento.
Il 20 febbraio 1938, ricevette l'ordinazione episcopale da Ferdinando Bernardi, arcivescovo di Taranto, e da Alessandro Macchi, vescovo di Como e Paolo Rostagno, vescovo di Andria, co-consacranti.
Fu devoto del santuario di Santa Maria de finibus terrae:
«La tenerezza per Maria traspariva in ogni suo gesto… All’ombra del Santuario fissava gli appuntamenti più solenni della vita ecclesiale. E quando il nome di S. Maria di Leuca si aggiunse a quello di Ugento per indicare la diocesi, gli sembrò di concludere palesemente un’operazione di affido con cui, sin dal primo ingresso, aveva consacrato, in segreto, il suo popolo alla Madonna»
Nel 1941 suggerì ad Elisa Martinez, alla quale aveva permesso, il 20 marzo 1938, di poter aprire, a Miggiano, una comunità religiosa di denominare l'istituto religioso da lui approvato in Figlie di Santa Maria di Leuca[3][4]. Nel 1949 promosse il "Congresso mariano salentino"[5], preceduto nel 1948 da una "Peregrinatio" della statua della Vergine di Leuca in tutti i paesi delle diocesi di Ugento, di Gallipoli e di Nardò[6]. A ricordo dell'evento fondò presso la basilica l'associazione mariana degli "Alfieri di Maria"[7]. Promosse inoltre l'edificazione di una casa di spiritualità e di accoglienza presso il santuario[8]. Nel 1959 papa Giovanni XXIII[9], accolse la sua richiesta di variare il nome della diocesi in onore della Vergine Maria, "Madre del Capo di Leuca".
Tenne le orazioni funebri del venerabile Giuseppe Di Donna, O.SS.T., vescovo di Andria, il 5 gennaio 1952, nella cattedrale di Santa Maria Assunta[10] e del cardinale Giovanni Panico, a Tricase, nel luglio del 1962[11].
Nel 1952, ricostruì la storia della sua diocesi con interessanti notizie relative ai comuni, alle chiese e ai personaggi illustri[12].
Il 22 agosto 1959 inviò alla Commissione preparatoria del Concilio Vaticano II, al quale partecipò assiduamente[13], le sue proposte[14] che a suo dire potevano essere trattate dall'assemblea conciliare, dedicate in particolare: alla dottrina cristiana; all'introduzione della lingua volgare in alcune celebrazioni liturgiche; al distanziamento della prima comunione dalla cresima; all'emanazione di catechismi nazionali; all'obbligo della partecipazione agli esercizi spirituali per gli aderenti alle confraternite; alla disciplina del clero e all'abolizione dell'inamovibilità dei parroci; al coordinamento e fondazione di nuove istituzioni laicali. Un'altra proposta riguardava l'istituzione del diaconato permanente anche alle donne[15], la quale fu pure avanzata, in modi diversi, da León Bonaventura de Uriarte Bengoa, O.F.M., vescovo titolare di Madauro e vicario apostolico di San Ramón[16][17].
Esortò la diocesi a vivere e comprendere meglio gli insegnamenti conciliari attraverso le lettere pastorali:
- Spirito missionario con il Papa missionario, lettera apostolica, 11 febbraio 1962;
- Il Concilio Ecumenico e l'ora di Dio, 20 febbraio 1963;
- Lo Spirito Santo guida il Concilio, 11 febbraio 1964;
- Vocazione del Cristiano alla pace e alla gioia, 2 febbraio 1965;
- Rinnovamento alla luce del Concilio, 2 febbraio 1966;
- Il Vaticano II e il culto mariano, 22 gennaio 1967.
Il 9 novembre 1968 papa Paolo VI accettò le sue dimissioni, per motivi personali, dal governo pastorale della diocesi e lo nominò vescovo titolare di Atella.
Trascorse gli ultimi anni della sua vita, da semplice monaco trappista, presso l'abbazia delle Tre Fontane a Roma ove si spense l'11 giugno 1970.
È sepolto, per suo espresso desiderio, nella basilica santuario di Santa Maria de Finibus Terrae a Santa Maria di Leuca.
Ha conferito l'ordinazione sacerdotale ai futuri vescovi Antonio Bello, di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi, e a Riccardo Ruotolo, ausiliare di Manfredonia e presidente della Casa Sollievo della Sofferenza.
Genealogia episcopale
[modifica | modifica wikitesto]La genealogia episcopale è:
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santori
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Cardinale Ulderico Carpegna
- Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
- Papa Benedetto XIII
- Papa Benedetto XIV
- Cardinale Enrico Enriquez
- Arcivescovo Manuel Quintano Bonifaz
- Cardinale Buenaventura Córdoba Espinosa de la Cerda
- Cardinale Giuseppe Maria Doria Pamphilj
- Papa Pio VIII
- Papa Pio IX
- Cardinale Gustav Adolf von Hohenlohe-Schillingsfürst
- Arcivescovo Salvatore Magnasco
- Cardinale Gaetano Alimonda
- Cardinale Agostino Richelmy
- Arcivescovo Angelo Bartolomasi
- Arcivescovo Ferdinando Bernardi
- Vescovo Giuseppe Ruotolo
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Pontificio seminario regionale di Molfetta: Educatori, docenti ed ex alunni ordinati vescovi, su seminariomolfetta.org. URL consultato il 04-05-2013 (archiviato dall'url originale il 5 luglio 2013).
- ^ P. Corrado Morciano O.F.M. in Pagine di storia - cfr. Fonti.
- ^ Da Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro: Figlie di Santa Maria di Leuca , su diocesiarezzo.it. URL consultato il 07-05-2013.
- ^ Da Città di Miggiano: Personaggi illustri, Istituto Figlie di Santa Maria di Leuca: , su comune.miggiano.le.it. URL consultato il 07-05-2013 (archiviato dall'url originale l'8 luglio 2013).
- ^ Archivi diocesani di Ugento-Santa Maria di Leuca.
- ^ Giuseppe Tuninetti in Madonna Pellegrina 1946-1951. Frammenti di cronaca e di storia, Effatà Editrice, Cantalupa (Torino) 2006, p. 40; Salvatore Palese, professore ordinario di Storia della Chiesa della Facoltà Teologica Pugliese (BA) e Vicario Episcopale per la Cultura della Diocesi di Ugento - Santa Maria di Leuca in La diocesi ugentina, guidata da mons. Ruotolo, dalla seconda guerra mondiale al post-concilio, un vescovo meridionale tra primo e secondo Novecento: Giuseppe Ruotolo a Ugento (1937-1968), Congedo Editore, Galatina (Lecce) 1993, p. 47.
- ^ Gli “Alfieri di Maria”, su basilicaleuca.it. URL consultato il 04-05-2013 (archiviato dall'url originale il 9 agosto 2014).
- ^ Le Opere del Santuario, su basilicaleuca.it. URL consultato il 04-05-2013 (archiviato dall'url originale il 3 maggio 2013).
- ^ Decreto Sanctuarium Sanctae Mariae Leucadensis della congregazione concistoriale, del 1º agosto 1959.
- ^ Da ANDRIALIVE.it del 30-01-2011: Mercoledì 2 febbraio la Diocesi ricorda Mons. Di Donna, su andrialive.it. URL consultato il 07-05-2013.
- ^ F. Accogli in SALONGENTIS del 12-04-2009: Cardinale Giovanni Panico, il grande Tricasino “pellegrino” nel mondo , su salogentis.it. URL consultato il 07-05-2013.
- ^ RUOTOLO Giuseppe, Ugento-Leuca-Alessano. Cenni storici e attualità, ed. Cantagalli, Siena - 1952.
- ^ Mons. GIUSEPPE RUOTOLO Padre del CONCILIO VATICANO II (1962 – 1965), di Salvatore Palese - 13/10/2012 - Archivio storico, sito diocesano - pdf (PDF), su diocesiugento.org. URL consultato l'08-05-2013 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ 1962-2012: Cinquant'anni fa il Concilio Vaticano II - Mons. Giuseppe Ruotolo di Ugento e i suoi “vota”, di Salvatore Palese - 04/10/2012 - Archivio storico, sito diocesano - pdf (PDF), su diocesiugento.org. URL consultato l'08-05-2013 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ Anche in Instituzio Diaconatus cum extensione ad foeminium sexum, sed cum onere caelibatus, cfr. Acta et Documenta Concilio Vaticano II apparando, Series I (Antepraeparatoria), Vol. I: Consilia et vota Episcoparum ac Praelatorum, Pars III. Europa, Italia, Typis Poliglottis Vaticanis, s.l. 1960, p. 703.
- ^ Anche Alberto Piola, dottore in Teologia, docente di Teologia sistematica presso la sezione parallela di Torino della Facoltà teologica dell'Italia settentrionale e direttore della annessa Biblioteca e dell'Istituto superiore di scienze religiose di Torino in Donna e sacerdozio: indagine storico-teologica degli aspetti antropologici dell'ordinazione delle donne, Effatà Editrice, Cantalupa (Torino) 2006, p. 69
- ^ Acta et Documenta Concilio Vaticano II apparando, Series I (Antepraeparatoria), Vol. I: Consilia et vota Episcoparum ac Praelatorum, Pars III. America meridionale - Oceania, Typis Poliglottis Vaticanis, s.l. 1961, p. 532.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) David M. Cheney, Giuseppe Ruotolo, in Catholic Hierarchy.
- Padre Corrado Morciano O.F.M. in Pagine di storia – Monsignor Giuseppe Ruotolo, sul sito ufficiale della basilica-santuario di Santa Maria de finibus terrae
- I VESCOVI DEFUNTI CHE RICORDIAMO - Scheda biografica di Mons. GIUSEPPE RUOTOLO, a cura dell'Archivio storico diocesano della Diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca, pp. 1-3 (PDF), su diocesiugento.org. URL consultato il 15 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 16 gennaio 2014).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 10650593 · ISNI (EN) 0000 0001 0954 1186 · SBN BVEV209847 · BAV 495/290554 · LCCN (EN) nr95020796 · GND (DE) 119195011 |
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