Diaspora romena

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Distribuzione di etnico-rumeni nell'Europa sud-orientale

Con diaspora rumena (in lingua rumena: diaspora română) si intende la popolazione di cittadinanza rumena emigrata e residente all'esterno della Romania e della Moldavia.

Il concetto moderno di diaspora rumena non include i rumeni nativi all'estero (chiamati etnico-rumeni) che vivono da tempi storici nei territori ucraini e serbi confinanti con la Romania.

Il numero di cittadini rumeni all'estero varia da 4 a 12 milioni a seconda dell'identificazione dei moldavi come rumeni e all'inclusione o meno dei rumeni che vivono in regioni storicamente rumene.

La diaspora romena ha vissuto diversi periodi di emigrazione.

Storicamente, si ricordano anche gli etnico-rumeni presenti in Turchia, discendenti dei coloni della Valacchia invitati dall'impero ottomano dai primi anni del XIV fino al fine del XIX secolo. Oltre 100.000 etnico-rumeni vivono nella parte più orientale della Russia e migliaia di etnico-romeni in villaggi della valle del fiume Amur sul lato cinese del confine tra Cina e Russia, oltre a 2.000 immigrati rumeni in Giappone dalla fine del XX secolo.

Prima ondata di emigrazione

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A cavallo tra la fine del XIX e gli inizi del XX secolo, molti intellettuali rumeni (tra cui Eugène Ionesco) stabilirono forti legami con la Francia, creando un clima di francofilia che portò molti connazionali a trasferirsi in Francia.

Seconda ondata di emigrazione

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La seconda fase fu associata alla turbolenta storia della Romania nel XX secolo: il numero dei rumeni deportati in Unione Sovietica durante e immediatamente dopo la seconda guerra mondiale fu relativamente modesto. Tuttavia, a causa del ritardo economico del paese durante il regime di Ceausescu, un alto numero di rumeni emigrarono ricercando maggiori opportunità economiche nei paesi più sviluppati, soprattutto negli Stati Uniti, in Francia e in Canada. Il governo sosteneva una rigida politica di rumenizzazione della polazione residente, il che causò un aumento dei profughi delle minoranze di etnia non-rumena la cui posizione diventò sempre più precaria e dal futuro incerto: gli ebrei rumeni emigrarono così in Israele e negli Stati Uniti, i rumeni della minoranza ungherese andarono in Ungheria e i rumeni della minoranza tedesca verso Germania ed Austria. Gran parte degli emigranti delle prime due ondate non sono più in vita e i loro discendenti hanno assimilato la cultura del loro nuovo ambiente, non coltivando più legami con la Romania.

Terza ondata di emigrazione

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Infine, la terza ondata di emigrazione di massa fu dovuta alle ragioni ecenomiche che travolsero la Romania dopo la caduta del regime comunista di Ceausescu. La moderna diaspora rumena è rappresentata principalmente da lavoratori migranti che hanno lasciato il paese per lavorare a lungo termine all'estero, compresi molti rappresentanti dell'intellighenzia professionale e creativa infelice con il livello storicamente basso dei salari nel paese. Il drammatico afflusso di migranti rom rumeni è spesso causa di reazioni negative da parte della popolazione locale, che sfociano in forme di antiziganismo, quali la deportazione dei rom di Romania dalla Francia nel 2010.

Nei tempi moderni

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Numero di cittadini romeni che risiedono in altri paesi europei (2017)[1]

Nel 2006, il presidente della Romania, Traian Băsescu, ha stimato la diaspora romena ad 8.000.000 di persone, residenti per lo più negli ex-stati dell'URSS e nell'Europa Occidentale (in particolare in Italia, dove si trova la più grande comunità di rumeni emigrati, e Spagna), e poi in quantità minori in Nord America, Sud America e Australia.[2] Non è chiaro se Băsescu abbia incluso i Rumeni indigeni che vivono nelle immediate vicinanze della Romania, ossia quelli presenti in Moldavia, Ucraina e Serbia. Non è chiaro nemmeno se abbia inteso nella stima le minoranze etniche come ebrei, rom, ungheresi e tedeschi come rumeni.

Nel mese di aprile 2011, il Parlamento rumeno istituì la "Commissione per i rumeni in tutto il mondo" (Comisia pentru Românii de pretutindeni).

Nel dicembre del 2013, Cristian David, il ministro del governo per il Dipartimento dei romeni all'estero, ha dichiarato che una nuova indagine ha rilevato la presenza di un numero compreso tra 6 e 8 milioni di romeni vivono fuori dei confini della Romania. Tale statistica include anche i 2-3 milioni di rumeni nativi che vivono in stati vicini come Ucraina, Ungheria, Serbia, Bulgaria, nei Balcani e in particolare in Moldavia. Si stima altresì che il numero di rumeni in Europa occidentale sia di circa 2,7 - 3,5 milioni di persone.

Il ruolo della diaspora rumena nelle elezioni

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Il tema della diaspora rumena è emersa come potente forza politica a partire dalle elezioni presidenziali in Romania del 2009[3][4]. Durante le Elezioni presidenziali in Romania del 2014, il voto nella diaspora rumena è stato mal organizzato e ha portato a grandi proteste in diverse grandi città europee[4]. In ogni caso, il voto della diaspora rumena ha giocato un ruolo fondamentale nel risultato presidenziale del 2014[4].

Presenza di rumeni per paese

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Lo stesso argomento in dettaglio: Romeni in Italia e Moldavi in Italia.

I numeri sono basati su dati statistici ufficiali dei rispettivi paesi in cui i cittadini rumeni risiedono o, laddove tali dati non siano disponibili, in base alle stime ufficiali rilasciate dal dipartimento rumeno per i rumeni all'estero.

Paese Popolazione Anno Note
Italia (bandiera) Italia 1 076 412 2020[5] Immigrati (più 128 979 moldavi)
Germania (bandiera) Germania 965 000 [N 1] 2018[6] Immigrati (più 14 815 moldavi)[7]
Spagna (bandiera)Spagna 593 532 / 671 985 [N 2] 2020[8][9][10] Immigrati
Stati Uniti (bandiera)Stati Uniti 464 814 2019[11] Immigrati
Regno Unito (bandiera) Regno Unito 434 000 2019[12]
Immigrati
Canada (bandiera) Canada 238 050 2019[12]
Immigrati (più 121 635 di origini miste a 8 050 moldavi).
Israele (bandiera) Israele 205 600 2014[13]
Immigrati
Brasile (bandiera) Brasile 200 000 [14]
Immigrati
Serbia (bandiera)Serbia 158 539 2011[15] Indigeni nella Voivodina, nella Craina e in parti della Serbia Centrale. (più 35 330 valacchi).
Ucraina (bandiera) Ucraina 150 989 2001[16] Indigeni nell'Oblast' della Transcarpazia, nell'Oblast' di Odessa e nell'Oblast' di Černivci
Austria (bandiera) Austria 123 461 2020[17] Immigrati
Francia (bandiera) Francia 118 400 2016[18]
Immigrati
Belgio (bandiera) Belgio 96 034 2019[19]
Immigrati
Grecia (bandiera) Grecia 46 523 2011[20]
Immigrati (più 10 391 moldavi). [N 3][21][22][23]
Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi 34 185 2019[24]
Immigrati
Svezia (bandiera) Svezia 32 294 2019[25]
Ungheria (bandiera)Ungheria 30 924 2011[26] Indigeni nell'Ungheria Orientale.
Portogallo (bandiera) Portogallo 30 504 2018[27]
Immigrati (più 8 460 moldavi)
Irlanda (bandiera) Irlanda 29 186 2016[28]
Immigrati
Danimarca (bandiera) Danimarca 24 422 [29] Immigrati
Cipro (bandiera) Cipro 24 376 2011[30]
Immigrati
Svizzera (bandiera) Svizzera 21 593 2015[31]
Immigrati
Australia (bandiera) Australia 20 998 2011[32]
Immigrati
Norvegia (bandiera) Norvegia 18 625 2019[33]
Immigrati
Rep. Ceca (bandiera)Repubblica Ceca 14,684 [34]
Immigrati
Kazakistan (bandiera) Kazakistan 14,666 2009[35]
Deportati dopo la II Guerra Mondiale (includendo i moldavi)
Turchia (bandiera) Turchia 14 000 [36]
Immigrati
Argentina (bandiera) Argentina 10 000 [37]
Immigrati
Venezuela (bandiera) Venezuela 10 000 [38]
Immigrati
Cile (bandiera) Cile 6 476 Censimento

del 2002

Immigrati
Emirati Arabi Uniti (bandiera) UAE 5 000 [39]
Immigrati
Bulgaria (bandiera) Bulgaria 4 575 2011[40] Indigeni nella provincia di Vidin e in parti della Bulgaria Settentrionale
Finlandia (bandiera) Finlandia 3 500 [41]
Immigrati
Nuova Zelanda (bandiera) Nuova Zelanda 3 100 [42]
Immigrati
Sudafrica (bandiera) Sudafrica 3 000 [43]
Immigrati
Giappone (bandiera)Giappone 3 000 [44]
Immigrati
Qatar (bandiera) Qatar 2 500 [45]
Immigrati
Lussemburgo (bandiera) Lussemburgo 2 500 [46]
Immigrati
Messico (bandiera) Messico 400 [47]
Immigrati
Corea del Sud (bandiera) Corea del Sud 300 [44]
Immigrati
Colombia (bandiera) Colombia 270 [47]
Immigrati
STIMA TOTALE 5 460 000
Annotazioni
  1. ^ Il numero include anche i tedeschi di Romania emigrati in Germania.
  2. ^ 593.532 sono il numero di cittadini romeni in Spagna, esclusi coloro che hanno cittadinanza spagnola. 671.985 è la dimensione totale della popolazione straniera in Spagna con cittadinanza rumena.
  3. ^ Nel territorio ellenico sono presenti anche minoranze di lingua arumena e meglenorumena, tuttavia sono considerate minoranze linguistiche e non etniche, considerando che la maggioranza di essi ha un'identità e una cultura greca.
Fonti
  1. ^ (EN) Paula Baciu, What brings Romanians to the streets, su europeandatajournalism.eu, VoxEurop/EDJNet, 10 settembre 2018. URL consultato l'11 settembre 2018.
  2. ^ Preşedintele României
  3. ^ (RO) REZULTATE ALEGERI 2014 [Results of 2014 election], su romaniatv.net. URL consultato il 21 novembre 2014.
  4. ^ a b c (EN) Romania election surprise as Klaus Iohannis wins presidency, su bbc.com, 21 novembre 2014.
  5. ^ Statistiche demografiche ISTAT, su demo.istat.it. URL consultato il 7 aprile 2022.
  6. ^ Bevölkerung in Privathaushalten nach Migrationshintergrund im weiteren Sinn nach ausgewählten Herkunftsländern, su Statistisches Bundesamt.
  7. ^ (DE) Anzahl der Ausländer in Deutschland nach Herkunftsland in den Jahren 2014 und 2015, in Statista.
  8. ^ https://epa.com.es/padron/rumanos-en-espana/
  9. ^ Población (españoles/extranjeros) por País de Nacimiento, sexo y año, su ine.es, Instituto Nacional de Estadística, 2018. URL consultato il 26 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 21 aprile 2017).
  10. ^ Población extranjera por Nacionalidad, comunidades, Sexo y Año., su ine.es, Instituto Nacional de Estadística, 2018. URL consultato il 26 gennaio 2019.
  11. ^ Explore Census Data, su data.census.gov. URL consultato il 7 aprile 2022.
  12. ^ a b Population of the UK by country of birth and nationality, su Office for National Statistics.
  13. ^ Statistical Abstract of Israel 2014, su cbs.gov.il.
  14. ^ (RO) Gabriel Bejan, Petre Bădică, 200.000 de români trăiesc "visul brazilian", in România liberă, 16 febbraio 2008.
  15. ^ 2011 Serbian Census, su webrzs.stat.gov.rs (archiviato dall'url originale il 16 aprile 2013).
  16. ^ [url=http://2001.ukrcensus.gov.ua/eng/results/general/nationality/]
  17. ^ (DE) Anzahl der Ausländer in Österreich nach den zehn wichtigsten Staatsangehörigkeiten am 1. Januar 2020, in Statista.
  18. ^ Étrangers – Immigrés : pays de naissance et nationalités détaillés, su Institut national de la statistique et des études économiques.
  19. ^ Foreign population of Belgium in 2019, by origin, su statista.com.
  20. ^ 2011 Population and Housing Census, in Hellenic Statistical Authority, Piraeus, 12 settembre 2014. URL consultato il 4 aprile 2017 (archiviato dall'url originale il 23 gennaio 2017).
  21. ^ Copia archiviata, su vlahos.xan.duth.gr. URL consultato il 24 febbraio 2006 (archiviato dall'url originale il 12 agosto 2014).
  22. ^ Copia archiviata, su tamos.gr. URL consultato il 28 dicembre 2010 (archiviato dall'url originale il 22 giugno 2006).
  23. ^ Spyros Ergolabos, "The Zagori villages in the beginning of the 20th century: 2 precious documents", Epirus Publications, Ioannina 1993
  24. ^ (NL) Bevolking; generatie, geslacht, leeftijd en herkomstgroepering, 1 januari, in Centraal Bureau voor de Statistiek.
  25. ^ (SV) Befolkning efter födelseland, ålder, kön och år, in Statistics Sweden.
  26. ^ (HU) 3. Országos adatok (PDF), in 2011. évi népszámlálás, Budapest, Központi Statisztikai Hivatal, 2013, ISBN 978-963-235-417-0. URL consultato il 20 luglio 2015 (archiviato dall'url originale il 17 luglio 2019).
  27. ^ (PT) População estrangeira residente em território nacional - 2014 (PDF), in Serviço de Estrangeiros e Fronteiras, giugno 2012.
  28. ^ Census 2016 Summary Results - Part 1 (PDF), Central Statistics Office, 2017, p. 52, ISBN 978-1-4064-2761-5.
  29. ^ (DA) Folketal 1. januar efter køn, alder og fødeland, in Danmarks Statistik.
  30. ^ Preliminary Results of the Census of Population, 2011, in Statistical Service of the Republic of Cyprus, 29 dicembre 2011.
  31. ^ Permanent and non permanent resident population by canton, sex, citizenship, country of birth and age, 2014-2015, in Federal Statistical Office.
  32. ^ Population by ancestry (Australia) Archiviato il 13 settembre 2019 in Internet Archive., 2006 Australian census
  33. ^ Immigrants and Norwegian-born to immigrant parents, 1 January 2016, in Statistics Norway.
  34. ^ Departamentul Românilor de Pretutindeni Archiviato il 2 agosto 2012 in Archive.is.
  35. ^ Socio-economic development of the Republic of Kazakhstan, in stat.gov.kz.
  36. ^ (RO) Ana Ilie, Pentru ce facem moschee la București: În căutarea românilor ortodocși din Turcia, in Ziare.com, 20 luglio 2015.
  37. ^ The Week of the Romanian Diaspora in Argentina – The immigration of the Romanians to Argentina, su Imperialtransilvania.com, 6 dicembre 2016. URL consultato l'11 aprile 2018.
  38. ^ Departamentul Românilor de Pretutindeni[collegamento interrotto]
  39. ^ (RO) Departamentul Românilor de Pretutindeni, su dprp.gov.ro. URL consultato il 30 luglio 2021 (archiviato dall'url originale il 21 dicembre 2012).
  40. ^ (BG) Население по етническа група и майчин език, in National Statistical Institute. URL consultato il 4 aprile 2017 (archiviato dall'url originale il 19 dicembre 2015).
  41. ^ [1][collegamento interrotto]
  42. ^ Copia archiviata, su dprp.gov.ro. URL consultato l'11 aprile 2015 (archiviato dall'url originale il 1º agosto 2012).
  43. ^ AFRICA | Departamentul Politici pentru Relatia cu Romanii de Pretutindeni, su dprp.gov.ro. URL consultato il 20 luglio 2015 (archiviato dall'url originale il 23 marzo 2012).
  44. ^ a b Departamentul Românilor de Pretutindeni Archiviato il 5 agosto 2012 in Archive.is.
  45. ^ Jure Snoj, Population of Qatar by nationality - 2019 report, su Priya DSouza Communications, 15 agosto 2019. URL consultato il 12 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 25 dicembre 2018).
  46. ^ Copia archiviata, su dprp.gov.ro. URL consultato il 20 luglio 2015 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2010).
  47. ^ a b Departamentul Românilor de Pretutindeni Archiviato il 21 dicembre 2012 in Archive.is.

Voci correlate

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