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Dellafuente

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Dellafuente
NazionalitàSpagna (bandiera) Spagna
Genere[1]Trap
Hip hop
Reggaeton
Flamenco
Periodo di attività musicale2012 – in attività
EtichettaMAAS, Sony Music
Album pubblicati8
Studio6
Raccolte2
Sito ufficiale

Dellafuente, pseudonimo di Pablo Enoc Bayo Ruiz (Granada, 13 settembre 1992), è un rapper spagnolo.

Pablo Enoc Bayo nasce a Granada, da padre spagnolo e madre brasiliana, e cresce ad Armilla, in Andalusia. Da bambino gioca a calcio, smettendo per via di un infortunio. In seguito studia design audiovisivo, seppur senza terminare gli studi. Il suo nome d'arte deriva dal cognome della nonna, De La Fuente.[1]

Inizia la sua carriera musicale nel novembre 2012, pubblicando su YouTube la canzone Speakin Chichos.[1] Guadagna notorietà nel 2015, con la pubblicazione del suo primo album in studio Azulejos de corales, caratterizzato da un accostamento di sonorità hip hop e flamenco.[2] Il 13 settembre 2016 è la volta del secondo album Ansia viva, che gli permette di ampliare ulteriormente il suo pubblico.[3]

Dopo aver pubblicato gratuitamente due raccolte dei suoi primi brani nel 2018,[4] nel gennaio 2020 pubblica EP.01-causa, sotto l'alter ego Taifa Yallah. Il progetto si distacca infatti dai precedenti lavori dell'artista, proponendo invece un sound rock andaluso.[5] Il 5 giugno dello stesso anno esce il suo terzo album ufficiale, Descanso en poder, arricchito da collaborazioni con artisti come Maka, Ñejo, Pepe y Vizio e Rels B.[6] Tra il 2021 e il 2022 pubblica due EP, Milagro[7] e Tanteo.[8]

Il suo quarto album, Lágrimas pa otro día, viene reso disponibile il 27 aprile 2023,[9] seguito, a tre mesi di distanza, da Incursión, progetto di musica elettronica realizzato con Salomon Session.[10] Nel novembre dello stesso anno pubblica l'EP di sei tracce Zizou insieme a Morad,[11] mentre il 14 giugno 2024 esce l'album Torii Yama, [12] che debutta al secondo posto in classifica.[13]

Album in studio

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  • 2015 – Azulejos de corales
  • 2016 – Ansia viva
  • 2020 – Descanso en poder
  • 2023 – Lágrimas pa otro día
  • 2023 – Incursión (con Salomon Sessions)
  • 2024 – Torii Yama
  • 2018 – Recopilatorio 1 (2013-2018)
  • 2018 – Recopilatorio 2 (2013-2018)
  • 2016 – Descartes
  • 2020 – EP.01-causa (come Taifa Yallah)
  • 2021 – Milagro
  • 2022 – Tanteo
  • 2023 – Zifou (con Morad)
  1. ^ a b c (ES) Jeremías San Martín, Todo lo que tienes que saber sobre Dellafuente, su redbull.com, 5 ottobre 2023. URL consultato il 29 ottobre 2024.
  2. ^ (ES) Alfonso Gil Royo, Azulejos de corales, su mondosonoro.com, 19 dicembre 2015. URL consultato il 29 ottobre 2024.
  3. ^ (ES) Alvaro Sarrión, Review del disco "Ansia viva" de Dellafuente, su hhgroups.com, 17 ottobre 2016. URL consultato il 29 ottobre 2024.
  4. ^ (ES) Dellafuente – Recopilatorio, su fleek.25gramos.com. URL consultato il 29 ottobre 2024.
  5. ^ (ES) Darío G. Coto, Ep.01-Causa, su mondosonoro.com, 20 gennaio 2020. URL consultato il 29 ottobre 2024.
  6. ^ (ES) Laura Coca, Dellafuente toca el cielo con su álbum ‘Descanso En Poder’ (D.E.P), su los40.com, 5 giugno 2020. URL consultato il 29 ottobre 2024.
  7. ^ (ES) Nora Fernández Fernández, Dellafuente resucita por un ‘Milagro’, su moccamagazine.es, 25 novembre 2021. URL consultato il 29 ottobre 2024.
  8. ^ (ES) Dellafuente publica su nuevo EP digital, ‘Tanteo’, su popelera.net, 4 luglio 2022. URL consultato il 29 ottobre 2024.
  9. ^ (ES) Alexia G. Ferrer, Dellafuente – "Lágrimas pa otro día" La leyenda de Granada, su acero.metalmagazine.eu. URL consultato il 29 ottobre 2024.
  10. ^ (ES) DELLAFUENTE se adentra en la electrónica con su nuevo álbum INCURSION junto a SALOMON SESSIONS, su allmusicspain.com, 25 agosto 2023. URL consultato il 29 ottobre 2024.
  11. ^ (ES) Luis M. Maínez, Zizou, su mondosonoro.com, 9 dicembre 2023. URL consultato il 29 ottobre 2024.
  12. ^ (ES) Marta España, Dellafuente celebra una década en la música con “Torii Yama”, su santandersmusic.com, 25 giugno 2024. URL consultato il 29 ottobre 2024.
  13. ^ (EN) DELLAFUENTE - TORII YAMA (ALBUM), su spanishcharts.com. URL consultato il 29 ottobre 2024.

Collegamenti esterni

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