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David Weir (atleta)

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David Weir
NazionalitàRegno Unito (bandiera) Regno Unito
Atletica leggera paralimpica
SpecialitàVelocità, mezzofondo, maratona
CategoriaAtleti in carrozzina
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Giochi paralimpici 6 2 2
Mondiali 6 1 0
World Cup 2 0 0
Europei 1 1 1

Vedi maggiori dettagli

Statistiche aggiornate al settembre 2012

David Russell Weir (Londra, 5 giugno 1979) è un atleta paralimpico britannico.

In due edizioni dei Giochi paralimpici ha vinto un totale di sei medaglie d'oro, a cui si aggiungono d'argento e due di bronzo, vanta anche otto vittorie nella Maratona di Londra ed uno nella Maratona di New York.

Per i suoi successi è ritenuto uno dei migliori atleti in sedia a rotelle di sempre.[1][2][3]

È nato con una resezione del midollo spinale che lo ha reso incapace di usare le gambe.[4]

Weir nacque a Wallington, parte del London Borough of Sutton.[5] Ha quattro figli provenienti da due diverse relazioni: Ronie, nata dalla prima,[6] e, dalla seconda relazione, i due maschi Mason[7] e Lenny e la figlia Tillia Grace.[8]

Iniziative filantropiche

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Insieme all'allenatrice Jenny Archer ha fondato nell'aprile 2013 la Weir Archer Academy con l'obiettivo di aumentare la pratica dello sport tra disabili e formare la prossima generazione di atleti paralimpici.

Carriera sportiva

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Carriera giovanile e primi successi

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Weir si distinse fin da bambino, rappresentando Sutton nell'atletica in sedia a rotelle ai Giochi della gioventù di Londra e vincendo, da junior, la mini-corsa in sedia a rotelle della Maratona di Londra per sette volte.

Nel 1996, a soli 17 anni, ad Atlanta partecipò ai suoi primi Giochi paralimpici in cui si classificò quarto nella staffetta 4X100m, settimo 100 metri e venendo eliminato in semifinale nei 400 metri.

Nel 2000 si classificò quinto nella Maratona londinese, fermando il cronometro a 1:47'11"[9] , e l'anno successivo salì per la prima volta sul podio classificandosi sesto.[10]

Nel 2002 Jenny Archer diventò la sua allenatrice[11] e successivamente diventò il più giovane vincitore della maratona, abbassando il personale a 1:39'44", sette secondi in meno rispetto al precedente.[12]

Ai XII Giochi paralimpici estivi di Atene del 2004 vinse la prima medaglia ai Giochi classificandosi terzo nella finale dei 200 metri con il tempo di 25"55 e, dopo aver mancato la finale dei 400 metri, si aggiudicò anche la sua seconda con l'argento nei 100 metri dietro al finlandese Leo-Pekka Tähti.[13]

Nel 2006, dopo il secondo posto del 2003 e i terzi del 2004 e del 2005, vinse la sua seconda Maratona di Londra stabilendo il record con strada bagnata con un tempo di 1:29'48"[14], diventado il primo ad abbattere la barriera di 1 minuto e 30 secondi[15] ed a settembre si portò a casa tre medaglie d'oro e un argento ai Campionati mondiali di atletica leggera paralimpica di Assen, nei Paesi Bassi[16], primeggiando nei 100, 400 e 1500 metri e giugendo dietro a Kenny van Weeghel nei 200 metri.[17]

In questi anni arrivarono anche i primi due dei suoi sette successi nella Great North Run, nel 2003 e nel 2005, e due nella Maratona di Manchester, nel 2004[18] e nel 2006.[19][20] nel 2007 in un record di 21:11,[21]

L'anno successivo vinse ancora la Maratona di Londra sopravanzando il campione paralimpico australiano Kurt Fearnley di un secondo e ponendo fine ad una striscia positiva di otto vittorie[22], la maratona di Oensingen in Svizzera davanti allo svizzero Marcel Hug.[23][24] e colse il terzo successo a Manchester,[21].

Il 13 aprile 2008 arrivò il terzo successo di consecutivo nella maratona di Londra,[25] e la sua quarta in totale, battendo ancora Fearnley con uno sprint sul The Mall.[26] e nel settembre successivo a Pechino 2008 conquistò i suoi primi due ori ai Giochi paralimpici trionfando negli 800[27] e nei 1500 metri, a cui si aggiunsero l'argento nei 400 ed il bronzo nei 5000.

Nel 2009 vinse per la seconda volta la Great North Run, bissando il successo nell'anno successivo in cui riuscì anche a primeggiare anche nella Maratona di New York battendo Masazumi Soejima per meno di un secondo e mezzo[28][29] e si aggiudicò la sua quarta Maratona di Manchester[30]

Nel 2011, dopo l'ennesimo successo a Manchester, ai Campionati del mondo di atletica leggera paralimpica 2011 di Christchurch, Nuova Zelanda, vinse altre tre medaglie d'oro negli 800, 1.500 e 5.000 metri[31], in questa edizione avrebbe dovuto partecipare alla maratona dei giochi, ma ha preferì ritirarsi in polemica con gli organizzatori perché il percorso era aperto al traffico. "[32], in precedenza aveva conquistato il quinto successo a Londra, con cui aveva raggiunto il decimo podio consecutivo.[33]

Il 25 marzo 2012 primeggiò nella mezza maratona di Lisbona stabilendo il nuovo record mondiale nella categoria T53/T54 con il tempo di 43'41".[34][35] e, con il sesto titolo a Londra eguagliò il record della baronessa Tanni-Grey Thompson.

Ad Agosto partecipò ai Giochi paralimpici casalinghi di Londra conquistando, tra il 2 ed il 9 settembre, quattro medaglie d'oro arrivando davanti a tutti sulla distanza degli 800, 1500 e 5.000 metri e nella maratona.[36] Grazie a questi successi venne scelto come portabandiera alla cerimonia di chiusura dei Giochi, condividendo questo onore con la ciclista Sarah Storey.[37], ed ricevette il premio come miglior atleta maschile ai Paralympic Sport Awards.[38][39]

Dopo i successi del 2012 le sue apparizioni cominciarono a diradarsi. Ai successivi Giochi paralimpici di Rio 2016 non riuscì ad imporsi, terminando quinto nei 400 metri, quarto nei 1500 metri, sesto negli 800 metri e ritirandosi nella maratona dopo una collisione ad inizio gara.[40][41]

Tuttavia nel 2017 e nel 2018 colse gli ultimi due successi nella Maratona di Londra, raggiungendo gli otto titoli.

Weir attualmente detiene il record britannico su tutte le distanze in pista fino a 5.000 m, nonché su strada a 10 km, mezza maratona e maratona.

  • 2001: medaglia di bronzo alla maratona di Londra cat T54
  • 2004: medaglia d'argento nei 100 m cat T54 ai Giochi paralimpici
  • 2004: medaglia di bronzo nei 400 m cat T54 ai Giochi paralimpici
  • 2005: medaglia d'oro nei 400 m cat T54 agli Europei paralimpici
  • 2005: medaglia d'argento nei 200 m cat T54 agli Europei paralimpici
  • 2005: medaglia di bronzo nei 100 m cat T54 agli Europei paralimpici
  • 2005: medaglia d'oro negli 800 m cat T54 agli Europei paralimpici
  • 2006: medaglia d'oro nei 100 m cat T54 ai Mondiali paralimpici
  • 2006: medaglia d'oro nei 200 m cat T54 ai Mondiali paralimpici
  • 2006: medaglia d'oro nei 400 m cat T54 ai Mondiali paralimpici
  • 2007: medaglia d'oro nei 400 m cat T54 alla World Cup paralimpica
  • 2007: medaglia d'oro nei 1.500 m cat T54 alla World Cup paralimpica
  • 2008: medaglia d'oro negli 800 m cat T54 ai Giochi paralimpici
  • 2008: medaglia d'oro nei 1.500 m cat T54 ai Giochi paralimpici
  • 2008: medaglia d'argento nei 400 m cat T54 ai Giochi paralimpici
  • 2008: medaglia di bronzo nei 5.000 m cat T54 ai Giochi paralimpici
  • 2011: medaglia d'oro negli 800 m cat T54 ai Mondiali paralimpici
  • 2011: medaglia d'oro nei 1.500 m cat T54 ai Mondiali paralimpici
  • 2011: medaglia d'oro nei 5.000 m cat T54 ai Mondiali paralimpici
  • 2011: medaglia d'argento nei 200 m cat T54 ai Mondiali paralimpici
  • 2012: medaglia d'oro nei 1.500 m cat T54 ai Giochi paralimpici
  • 2012: medaglia d'oro nei 5.000 m cat T54 ai Giochi paralimpici
  • 2012: medaglia d'oro negli 800 m cat T54 ai Giochi paralimpici
  • 2012: medaglia d'oro nella maratona cat T54 ai Giochi paralimpici

Riconoscimenti

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  • IPC Sport Awards (2012)
  • BBC London disabled athlete of the year (2005[42], 2008[43])
  • BBC British Wheelchair Sports Award (2005.[44], 2006[45])
  • SJA British Sports Awards (2006[46])
  • British Athletic Writers Association Best Performance Award (2006.[47])
Membro dell'Ordine dell'Impero Britannico - nastrino per uniforme ordinaria
«Per i servizi allo sport per disabili.»
— 31 dicembre 2008[48]
Commendatore dell'Ordine dell'Impero Britannico - nastrino per uniforme ordinaria
«Per i servizi all'atletica.»
— 28 dicembre 2012[49]
  1. ^ (EN) Tony Care, 10 international Paralympians to watch, in CBC, 2 settembre 2008. URL consultato il 17 maggio 2023..
  2. ^ (EN) David Weir becomes greatest wheelchair racer ever with stunning marathon gold, in Evening Standard, 9 settembre 2012. URL consultato il 17 maggio 2023.
  3. ^ (EN) Ian Chadband, David Weir completes memorable Paralympic Games with fourth gold in men's T54 marathon, in The Daily Telegraph, 9 settembre 2012. URL consultato il 17 maggio 2023.
  4. ^ (EN) Danny Griffiths, On The Spot: David Weir, in Metro, 21 dicembre 2007. URL consultato il 17 maggio 2023.
  5. ^ (EN) Sutton students interview local Paralympic athlete David Weir MBE, in yourlocalguardian.co.uk/, 13 marzo 2012. URL consultato il 18 maggio 2023.
  6. ^ (EN) David Weir: Safe arrival of my son Mason tops any gold medal, in Evening Standard, 18 agosto 2011. URL consultato il 18 maggio 2023.
  7. ^ (EN) Matt Majendie, On the record: David Weir, in Evening Standard, 23 aprile 2012. URL consultato il 18 maggio 2023.
  8. ^ (EN) David Weir welcomes son but misses birth while at Rio Games, in ITV, 11 settembre 2016. URL consultato il 18 maggio 2023.
  9. ^ "2000 Race Report". virginlondonmarathon.com. Archived from the original on 17 June 2012. Retrieved 9 September 2012.
  10. ^ 2001 Race Report". virginlondonmarathon.com. Archived from the original on 17 June 2012. Retrieved 9 September 2012.
  11. ^ "How the other half lives". The Guardian. 29 June 2008. Retrieved 10 September 2012
  12. ^ Archiviato il 18 marzo 2012 in Internet Archive.". virginlondonmarathon.com. Archived from the original on 16 March 2012. Retrieved 9 September 2012.
  13. ^ "Weir grabs two Paralympic medals". Sutton Guardian. Newsquest. 30 September 2004. Retrieved 9 September 2012.
  14. ^ "2006 Race Report". virginlondonmarathon.com. Archived from the original on 30 June 2012. Retrieved 9 September 2012.
  15. ^ "Thousands brave damp London Marathon". Sutton Guardian. Newsquest. 23 April 2006. Retrieved 8 September 2012.
  16. ^ "Paralympic challengers: Dave Weir". BBC Sport. 6 September 2008.
  17. ^ "Weir claims triple gold to be leading Brit athlete". Sutton Guardian. Newsquest. 14 September 2006. Retrieved 9 September2012.
  18. ^ "Shock winner of Manchester run Archiviato il 21 aprile 2013 in Archive.is.". Manchester Evening News. MEN Media 2012. 24 May 2004. Retrieved 14 September 2012.
  19. ^ "Tadesse's 10K triumph Archiviato il 21 aprile 2013 in Archive.is.". Manchester Evening News. MEN Media 2012. 21 May 2006. Retrieved 14 September 2012.
  20. ^ "Great run rains records Archiviato il 20 aprile 2013 in Archive.is.". Manchester Evening News. MEN Media 2012. 22 May 2006. Retrieved 14 September 2012.
  21. ^ a b "Pavey triumphs in Great Manchester Run Archiviato il 5 maggio 2013 in Archive.is.". Manchester Evening News. MEN Media 2012. 20 May 2007. Retrieved 14 September 2012.
  22. ^ "2007 Race Report". virginlondonmarathon.com. Archived from the original on 21 July 2012. Retrieved 9 September 2012.
  23. ^ "World-class Weir shows versatility". Sutton Guardian. Newsquest. 13 June 2007. Retrieved 8 September 2012.
  24. ^ "Wheelchair Marathon Oensingen 2007 – Ranking". datasport.com. Retrieved 9 September 2012.
  25. ^ "Weir wins London Marathon title". BBC News. 13 April 2008. Retrieved 20 April 2008.
  26. ^ "2008 Race Report". virginlondonmarathon.com. Archived from the original on 17 June 2012. Retrieved 9 September 2012.
  27. ^ "Great Britain's David Weir wins second gold medal of 2008 Paralympics". The Daily Telegraph. 16 September 2008. Retrieved 7 September 2012.
  28. ^ "New York Marathon glory for Weir". Sutton Guardian. Newsquest. 11 November 2010. Retrieved 8 September 2012.
  29. ^ "David Weir powers to victory in New York Marathon in new £4,000 wheelchair". The Daily Telegraph. 6 November 2010. Retrieved 8 September 2012.
  30. ^ "Bupa Great Manchester Run 2010". greatrun.org. Retrieved 14 September 2012.
  31. ^ Davies, Gareth A (27 January 2011). "David Weir completes golden hat-trick with 5,000m victory at IPC Athletics World Championships". The Daily Telegraph. Retrieved 14 September2012.
  32. ^ "Marathon traffic chaos mars end of World Championships". BBC Sport. 29 January 2011. Retrieved 11 September 2012.
  33. ^ "Weir becomes most successful marathon man". Sutton Guardian. Newsquest. 20 April 2011. Retrieved 8 September 2012.
  34. ^ "Weekend Round-Up Archiviato il 21 giugno 2012 in Internet Archive.". United Kingdom Athletics. United Kingdom Athletics 2011. 26 March 2012. Retrieved 11 September2012.
  35. ^ "David Weir: There's an extra incentive for me to collect a sixth title on the streets of London". London Evening Standard. 12 April 2012. Retrieved 11 September 2012.
  36. ^ "Paralympics 2012: GB athletes on Day 10 and 11". BBC Sport.
  37. ^ "David Weir and Sarah Storey to carry Great Britain flag at Paralympics 2012 closing ceremony". The Daily Telegraph. 9 September 2012. Retrieved 9 September 2012.
  38. ^ Davies, Gareth (23 November 2013). "Telegraph wins third consecutive award for coverage of the 2012 London Paralympic Games". The Daily Telegraph.
  39. ^ Butler, Nick (23 November 2013). "Vergeer and Weir gain top honours at IPC Sport Awards". Inside the Games.
  40. ^ "Rio 2016 Paralympics: David Weir announces track retirement". BBC Sport. 15 September 2016.
  41. ^ "Rio Paralympics 2016: David Weir feels 'stabbed in the back'". BBC Sport. 18 September 2016.
  42. ^ "Kenny named BBC South Sports Personality". British Paralympic Association. 7 December 2005. Archived from the original on 12 September 2012. Retrieved 8 September 2012.
  43. ^ "BBC London Sports Awards 2008". BBC London. 7 December 2008. Retrieved 7 September 2012.
  44. ^ "Weir and Shuker bag sport awards". BBC Sport. 28 November 2005. Retrieved 8 September 2012.
  45. ^ "Wheelchair racers win top awards". BBC Sport. 27 November 2006. Retrieved 8 September 2012.
  46. ^ "Past winners of the SJA British Sports Awards". Sports Journalists' Association. Retrieved 19 September 2012.
  47. ^ "British Athletics Writers Awards 2006". United Kingdom Athletics. 14 October 2006. Retrieved 7 September 2012.
  48. ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 58929, 31 dicembre 2008, p. 23.
  49. ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 60367, 29 December 2012, p. 24.

Voci correlate

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