Conti di Poitiers
La contea di Poitiers[1] faceva inizialmente parte del regno visigoto, che dopo la battaglia di Vouillé del 507 fu conquistato dai Merovingi ed entrò a far parte del regno d'Aquitania, aggregato sia al regno di Neustria che a quello d'Austrasia. L'Aquitania era governata da un duca in nome dei re franchi, sia d'Austrasia che di Neustria, ma durante l'VIII secolo la regione intorno alla città di Poitiers cominciò ad essere considerata una contea autonoma, soggetta dapprima al ducato e poi al regno d'Aquitania. Infine divenuti indipendenti i conti di Poitiers divennero duchi d'Aquitania.
Elenco dei conti di Poitiers-Poitou
[modifica | modifica wikitesto]- ?-677 Guerino di Poitou[2]
- ?-? Hentilius I[3][4]
- 735-778 Hattone[5]. Sino al 744, reggeva anche il ducato d'Aquitania, assieme al fratello Hunaldo I[6].
- 778-811 Abbone Fu conte di Poitiers sotto il re dei Franchi e imperatore, Carlomagno[7]
- 811-815 Ricwin Fu conte di Poitiers negli ultimi anni dell'imperatore, Carlomagno[8]
- 815-828 Bernardo I Fu investito conte di Poitiers dal re d'Aquitania, Pipino I[9]
- 828-839 Emenone Destituito per aver sostenuto la rivolta del re d'Aquitania, Pipino II, contro l'imperatore Ludovico il Pio[10], fu anche conte d'Angoulême[11]
- 839-866 Ranulfo I Fu anche il duca d'Aquitania
- 840-844 Bernardo II Fratello di Emenone, in contrapposizione a Rainulfo I fu sostenitore del re d'Aquitania, Pipino II [10]
- 866-878 Bernardo III Figlio di Bernardo II
- 878-890 Ranulfo II Figlio di Ranulfo I. Fu anche il duca d'Aquitania
- 890-892 Ebalus il Bastardo Figlio illegittimo di Ranulfo II. Fu anche il duca d'Aquitania
- 892-902 Ademaro Figlio di Emenone. Fu anche conte di Limoges[12] e governò la contea d'Angoulême, come tutore del nipote, Guglielmo II[12]
- 902-932 Ebalus il Bastardo Figlio di Ranulfo II[13]. Cacciò Ademaro e si riprese la contea. Dal 927 fu anche duca d'Aquitania e conte d'Alvernia
- 932-963 Guglielmo I Figlio di Ebalus[14]. Dal 955 fu anche conte d'Alvernia e dal 959 duca d'Aquitania
- 963-995 Guglielmo II Figlio del precedente. Fu anche duca d'Aquitania.
Con Guglielmo II, conosciuto come Guglielmo IV di Aquitania, la contea di Poitiers seguì la sorte del Ducato d'Aquitania, in quanto i duchi portavano anche il titolo di conte di Poitiers.
Ripristini
[modifica | modifica wikitesto]Il titolo di conte di Poitiers, autonomo dal titolo di duca d'Aquitania fu ripristinato, nel 1226, quando, come da disposizioni testamentarie, secondo la Layettes du Trésor des Chartes II, il re di Francia, Luigi VIII, alla sua morte lasciò il titolo di conte di Poitiers, con i territori nel Poitou e nell'Alvernia (comitatum Pictavie et totam Alverniam) al suo quarto figlio (quartus filius noster)[15], Alfonso:
- 1226-1271 Alfonso Figlio del re di Francia, Luigi VIII. Secondo la Chronique de Guillaume de Nangis, la contea divenne indipendente dalla corona di Francia, quando il nuovo re di Francia, Luigi IX, nominò cavaliere Alfonso, donandogli, in perpetuo, il Poitou, l'Alvernia[16].
Alla morte di Alfonso, senza discendenza, la contea di Poitiers tornò alla corona di Francia, ma il titolo fu ripristinato altre volte e vi furono altri cinque conti di Poitiers:
- Filippo I (1293–1322)
- Giovanni I (1319–1364)
- Giovanni II (1340–1416) figlio di Giovanni I
- Giovanni III (1398–1417) figlio di Carlo VI di Francia
- Carlo (1403–1461)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Michel DILLANGE, Les Comtes de Poitou, Ducs d'Aquitaine (778-1204), Éditions Geste, coll. «La Crèche», 1995, p. 29, (ISBN 978-2-910919-09-2)
- ^ Registre de la Chambre du 24 octobre 1670
- ^ Charles Cawley, op.cit, indica una data posteriore all'814
- ^ Joseph Abbadie, Vie de saint Savain, anachorète du Lavedan, vol. 2, Tarbes, Impr. de T. Telmon,, 1857.
- ^ (LA) Annales Mettenses, pag 36
- ^ (LA) Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptores, tomus tertius: Annales Francorum Ludovici Dufour , pag 702
- ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, tomus II: Vita Hludovici imperatoris , Pag 608
- ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, tomus II: Einhardi vita Karoli imperatoris , Pag 463
- ^ (LA) Foundation for Medieval Genealogy : Bernard
- ^ a b (LA) Ademarus Engolismensis Historiarum, pagg 31 e 32 par 16
- ^ (LA) Ademarus Engolismensis Historiarum, pagg 35 e 36 par 19
- ^ a b (EN) Foundation for Medieval Genealogy : COMTES de POITOU (778-826)
- ^ (LA) Chronicon Santi Maxentii Pictavinis, pag 372
- ^ (LA) Ademarus Engolismensis Historiarum, pagg 43 par 25
- ^ (LA) Layettes du Trésor des Chartes II, doc.1710, pag. 54
- ^ (FR) Chronique de Guillaume de Nangis, pag.150
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]Fonti primarie
[modifica | modifica wikitesto]- (LA) Annales Mettenses Priores.
- (LA) Monumenta Germaniae historica, tomus II.
- (LA) Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptores, tomus tertius.
- (LA) Ademarus Engolismensis Historiarum.
- (LA) Chronicon Santi Maxentii Pictavinis.
- (LA) Layettes du Trésor des Chartes II.
Letteratura storiografica
[modifica | modifica wikitesto]- G. L. Burr, "La rivoluzione carolingia e l'intervento franco in Italia", cap. XI, vol. II (L'espansione islamica e la nascita dell'Europa feudale) della Storia del Mondo Medievale, pp. 336–357.
- Gerhard Seeliger, "Conquiste e incoronazione a imperatore di Carlomagno", cap. XII, vol. II (L'espansione islamica e la nascita dell'Europa feudale) della Storia del Mondo Medievale, pp. 358–396.
- Gerhard Seeliger, "Legislazione e governo di Carlomagno", cap. XIV, vol. II (L'espansione islamica e la nascita dell'Europa feudale) della Storia del Mondo Medievale, pp. 422–455.
- F. J. Foakes-Jackson, "Il papato fino a Carlomagno", cap. XV, vol. II (L'espansione islamica e la nascita dell'Europa feudale) della Storia del Mondo Medievale, pp. 456–476.
- René Poupardin, Ludovico il Pio, in «Storia del mondo medievale», vol. II, 1999, pp. 558–582.
- René Poupardin, I regni carolingi (840-918), in «Storia del mondo medievale», vol. II, 1999, pp. 583–635.
- Louis Alphen, Francia: Gli ultimi Carolingi e l'ascesa di Ugo Capeto (888-987), in «Storia del mondo medievale», vol. II, 1999, pp. 636–661
- Charles Petit-Dutaillis, Luigi IX il Santo, in «Storia del mondo medievale», vol. V, 1999, pp. 829–864
- (FR) Chronique de Guillaume de Nangis.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
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