Chronicon Vulturnense
Chronicon Vulturnense | |
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Abbazia di San Vincenzo | |
Autore | Giovanni di San Vincenzo al Volturno |
1ª ed. originale | XII secolo |
Genere | cronache |
Lingua originale | latino |
Il Chronicon Vulturnense è una cronaca del monaco Giovanni, redatta nel XII secolo presso l'abbazia di San Vincenzo al Volturno (IS), scritta in latino, e tratta delle vicende storiche del monastero dalla fondazione nel VII secolo sino all'anno 1115.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Del monaco Giovanni da San Vincenzo si ignorano le notizie biografiche, se non che fu monaco del monastero nel XII secolo (anni '30 o '40?). Le ricostruzioni monumentali che interessarono l'abbazia nell'XI secolo, che culminarono nel 1115 con la consacrazione della nuova chiesa da parte di papa Pasquale II, sono l'indubbio segnale che San Vincenzo al Volturno gestiva un patrimonio che garantiva ancora un notevole afflusso di ricchezze. Verosimile è che i tentativi degli abati proseguissero nella costruzione di un dominatus loci nelle aree di presenza patrimoniale più solida e coerente. Queste però si restringevano sempre di più, decurtate dall'aggressiva intraprendenza dei potenti locali e dei nuovi conquistatori Normanni, che con l'andare del tempo avrebbero sottratto al monastero gran parte dei suoi originari possedimenti tra attuali Molise, Campania e Abruzzo.
Gli abati vulturnensi furono quindi costretti a cercare forme di convivenza con elementi di potere diversi: famiglie che avevano ormai rivalutato le proprie originarie prerogative funzionali secondo un'ottica signorile, nuove forze militari che disegnavano per sé ulteriori ambiti di egemonia. Non si sa nulla del modo in cui l'abbazia gestiva la base socioeconomica del proprio potere, ormai limitata a un ristretto numero di villaggi e castelli nei pressi del monastero stesso, come Rocchetta Alta, Cerro, Castel San Vincenzo.
Quel che è certo è che il sorgere del potere degli Altavilla alla metà del XII secolo avrebbe inferto un duro colpo alle aspirazioni di dominio territoriali degli abati di San Vincenzo, con la conseguente perdita di gran parte delle immunità giuridiche che i loro predecessori erano stati in grado di acquistare. Quando l'abate Gerardo (1076-1109) incaricò il monaco Giovanni di organizzare un'esposizione coerente delle vicende più importanti della comunità del Volturno, riteneva che questi dovesse: "actus vel nomina sanctorum patrum huius sacri cenobii preciosi martyris Vincentii abbatum humili recensere elogio"[1]
Giovanni decise di conferire all'opera un carattere più assoluto, da un lato allargando la prospettiva fino a comprendere le vicende generali dell'umanità intera, dall'altro inframmezzando alla narrazione delle vicende del proprio monastero, i documenti che diceva di aver rinvenuto negli archivi dello scriptorium abbaziale. In questo modo le tradizioni sulle origini e il successivo splendore di San Vincenzo al Volturno avrebbero trovato degna sistemazione nel quadro di una storia universale, e sarebbero state inoltre rese ancor più fulgide dalle testimonianze scritte di privilegi e donazioni papali e dei sovrani longobardi e franchi.
Nel disegno dell'autore l'opera doveva essere suddivisa in 7 libri, ognuno scandito da un momento fondamentale della storia del monastero.
- Il libro I avrebbe trattato degli avvenimenti compresi tra la fondazione e la costruzione del cenobio di San Vincenzo Maggiore (oggi in rovine, di cui restano gli scavi archeologici), ad opera dell'abate Giosuè (792-817)
- Il libro II narra le vicende successive fino al saccheggio saraceno (881)
- Libro III narra la memoria dei 900 monaci decapitati in occasione della nuova invasione saracena
- Libro IV: libro dell'esilio, cioè dell'abbandono dei monaci dell'abbazia distrutta dalle incursioni, e del successivo ritorno nel luogo delle origini per volere di Carlo Magno; il libro si conclude con l'abbaziato di Maraldo (1007-11)
- Libro V: opere dell'abate Ilario (1011-44), fino alla trasmigrazione della comunità sull'altra sponda del fiume Volturno, da San Vincenzo Maggiore, ormai in rovina, all'abbazia nuova, oggi superstite.
- Libro VI: glorificazione dell'opera restauratrice dell'abate Amico (1117 ca.-1139), con dedica di Giovanni, poiché questo abate fu l'ultimo committente del chronicon prima del suo completamento.
- Libro VII: dedica all'abate Amico.
Il Chronicon tuttavia, giudicando lo stile e la sistemazione delle notizie, appare come una confezione poco ordinata dei fatti e degli eventi, lontano dal proposito dell'introduzione di Giovanni di realizzare un'opera universale. Tradizioni varie confluirono nell'opera senza dar vita a un racconto armonico e strutturato, ponendo evidentemente gravi ostacoli a una chiara esegesi del testo originale, che si interrompe verso la metà del libro V. D'altro canto proprio il giustapporsi di tradizioni diverse dell'archetipo rende il Chronicon una fonte preziosa per capire come sia stato elaborato, nelle varie fasi di vita del monastero, il tema della nascita della comunità Volturnense.
Il codice originale è conosciuto quando nel 1567 con una lettera al cardinale Carlo Borromeo, l'abate commendatario Cesare Costa di San Vincenzo ne annunciò il ritrovamento e lo salvò dalle rovine della biblioteca monastica. Il manoscritto si conserva oggi nella Biblioteca apostolica Vaticana, cod. Barb. lat. 2724, ed è composto di 341 carte in pergamena, numerate due volte in tempi diversi. La prima numerazione risalente al XIII secolo, è duplice, ed è in cifre romane; la seconda è opera di Costantino Caetani, e in cifre arabe.
Il Chronicon fu pubblicato a cura di V. Federici nel volume "Fonti per la storia d'Italia [Medio Evo]", LVIII-LV, Roma 1925-38. Lo stesso Federici[2] identifica in Giovanni l'abate Giovanni, il sesto, del monastero, successore di Amico, dal 1139 al 1144.
L'importanza dell'opera del monaco Giovanni sta nel fatto che la documentazione abruzzese-molisana relativa ai secoli IX-XII proviene in gran parte dalle cronache-cartulario, composte tra la fine dell'XI e la fine del XII secolo, come il Chronicon Casauriense e la Cronaca di Santo Stefano in Rivomaris., da aggiungersi alle Cronache di Farfa e Montecassino.
Indice del contenuto
[modifica | modifica wikitesto]- Introduzione
- Orazione dell'abate Autperto
- Pietrabbondante, documento del 1 febbraio 1070
- Cronistoria di abati e papi "per i nemici delle chiese che non hanno voluto correggersi o emendarsi"
- Consacrazione di Papa Pasquale II, 25 sett., 10 ott. 1115
- Papa Anastasio IV, 12 luglio 1153, 3 dicembre 1154
- San Vittorino di Benevento (1178-3 dicembre 1179)
- Taso abate a San Vincenzo (721-11 dicembre 739)
- Libro I
- Divisione per età, inizio della seconda nell'VIII secolo, con Abramo si apre la quarta, con David la quinta, con la sesta inizia l'anno dell'Esilio
- Ordine dell'abate Placido (gennaio 1260)
- Richiesta vita dei Pontefici (27 aprile 1260)
- Risposta alla richiesta (23 maggio)
- Prologo del venerabile signor abate Autperto sulla vita e la morte dei Santi Padri Paldo, Tato e Taso abati a San Vincenzo
- Prologo del prete e monaco Pietro sulla vita e sulla morte dei Santi Paldo, Tato e Taso
- Donazione di Gisulfo I (689-706)
- Donazione di Carlo Magno (25 maggio 725)
- Come l'imperatore Costantino costruì per primo qui una chiesa
- Atolfo conferma i beni concessi (749-756)
- Sul monasterio di San Benedetto che fu da loro restaurato
- Concessioni di Arichi II (marzo-aprile 758-26 dicembre 760)
- Sogno di Desiderio sulla chiesa di San Pietro in Trita (anno 774)
- Donazione del monasterio di San Pietro in Trita (anteriore al 774)
- Santa Maria in Loco Sano, Santa Maria e San Potito (742-751)
- Santa Colomba di Sora (742-751)
- Conferma di Stefano II Papa (luglio 754)
- State bene, canto
- Su Sora (anni 742-751)
- Vita e morte del venerabile abate Autperto
- Conferma del possesso dei beni da Carlo Magno (20 aprile 775)
- Chiesa di San Pellegrino a Bominaco (Aquila), 774-814)
- Possedimenti a Penne (10 giugno 784)
- Conferme di Arichi II (maggio 778)
- Scrittura relativa ai gualdi di Carapelle (marzo 779)
- San Pietro in Trita (luglio 782)
- Miracolo dei santi grazie al quale fu edificata ad Adelbe la chiesa di Santa Balbina
- Paolo Diacono, vita
- Descrizione di Rismo e Angilberto su Peltino (maggio 787)
- Sull'Editto (seconda metà del 787)
- Diploma del signor Imperatore Carlo Magno (24 marzo 787)
- Libro II
- Vita e morte del venerabile signor abate Giosuè
- Aquisgrana (10 giugno 816)
- Diploma di conferma del bosco di Terra di Lavoro (11 gennaio 816)
- Su San Donato (maggio 778)
- Su Venafro (aprile 810)
- Su Santa Maria in Loco Sano, su servi e ancelle (novembre 754)
- Sulle chiesa di Santa Felicita in Monte Marano (novembre 795)
- Su Lesina, Siponto, Lucera, Canosa, Telese, Cudetano, Torcino, Ninfeo, Pisciano (31 gennaio 800)
- Su Venafro, in località Mazano, presso il fiume Sesto (settembre 815)
- Su Benevento, Telese, Alife (settembre 815)
- Su Venafro, località Mazano (gennaio 817)
- Su Telese (dicembre 807)
- Su Caiazzo (dicembre 812)
- Su Siponto: le terre e le acque (luglio 819)
- Sulla Puglia in Camerianoi, Aquilonia, Lucanea, Ficiano, Tribiliano, Paterno e Copuli (marzo 817)
- Su Niffio e Assano (febbraio 803)
- Su Molezano di Lucera (gennaio 817)
- Su Cancia ed insula e località Fligine (settembre 812)
- Benevento, Puglia e Capua (ottobre 802)
- Su Murraco, chiesa di San Salvatore a Verdeto (giugno 813)
- Su Telese (dicembre 806)
- Su Venafro, in località Fratta, terre, servi e ancelle (gennaio 807)
- Sulle località Palzu e Centora (maggio 799 oppure 814)
- Su Isernia - su Abruzzo - su Penne
- Su Venafro, in località Mazano e Toro (agosto 817)
- Su Canosa, Santa Maria in Loco Sano (agosto 797 oppure 812)
- San Pietro sul Sabato (luglio 1104)
- Precetto relativo ad Amiterno sui servi (febbraio 831)
- Diploma sul gualdo in Terra di Lavoro, località Pantano (febbraio 833)
- Diploma sulla chiesa di San Secondino in Acerento (agosto 833)
- Su Venafro, Diploma per Terre e Monti (maggio 1833)
- Su Venafro, in località Campiniano (gennaio 836)
- Definizione del giudicato sulla terra di San Felice in Loco Sano (marzo 839)
- Sul casale a Terenziano nel territorio di Lucera (marzo 847)
- Conferma di altri diplomi (giugno 830)
- Patria, Atella, Maddaloni (marzo 845)
- Sulle terre in Cancia (marzo 847)
- Tusciano Salerno (novembre 849)
- Benevento - Casa Summi, 793 o agosto 808
- Contenzioso per beni di Isernia (giugno 766)
- Concessioni da Venafro (giugno 866)
- Valel Tritana (gennaio 782)
- Breve sui nostri servi che abbiamo ripreso nella valle di Trita
- Contesa col duca di Spoleto (febbraio 854)
- Su Santa Maria di Fauciano (agosto 874)
- Libro III
- Prologo del venerabile abate Giovanni dalla storia dei 900 monaci di questo monastero decapitati
- Storia dei 900 monaci di questo monastero decapitati, dopo 10 ottobre 881
- Libro IV
- Leone di Leone d'Isernia (3 aprile 885)
- Su San Valentino (maggio 894)
- Sulla città di Matera (marzo 893)
- Giudicato all'abate Maio su Santa Maria in Castagneto (marzo 897)
- Adelchi II conferma donazione (febbraio 878)
- Ancora Adelchi II (agosto 899)
- Santa Maria in Loco Sano (agosto 892 e 898)
- Sull'acquisto di San Vincenzo in Napoli da parte dell'abate Maio da Giovanni, suddiacono e abate di Santa Maria (15 ottobre 1883)
- Offerta del tribuno Pietro relativa a Napoli (20 novembre 883)
- Scambio di terreno in Capua con Giovanni abate di San Benedetto (novembre 914)
- Nuove donazioni nella terra di Capua (16 novembre 914)
- Concessioni Cella Santa Maria Oliveto (marzo 939)
- Possesso delle terre di Teano (settembre 936)
- Contratto di livello a San Rufino (20 luglio 936)
- Contratto di livello di Valva a Campo di Rota; a Baratte; a Peltuino; a Poetano e a Goriano con le celle (926)
- Conferma privilegi da parte del pontefice Stefano VII (settembre 930)
- Contratto di livello di Santa Maria Oliveto (1-15 agosto 945)
- Contenzioso Monastero - Castaldato Venafro (novembre 954)
- Pietralata presso la chiesa di San Nicandro a Venafro (gennaio 955)
- Terre concesse a livello in Santa Maria Oliveto (gennaio 950)
- Conferma di San Salvatore ad Alife (luglio 949)
- Definizione del giudizio su San Salvatore ad Alife (gennaio 950)
- Esenzione dei beni dell'Abbazia (2 aprile 937)
- Riconferma del diploma di Desiderio, Carlo, Lotario, ecc. (20 luglio 941)
- Contratto di enfiteusi per Tocco, in località Lari (ottobre 950)
- Su Oria in Puglia (ottobre 947)
- Su Ripa Alta in Puglia (gennaio 947)
- Riconferma dei possedimenti da parte di Berengario II (26 settembre 951)
- Valva chiesa di San Marcello in loco Florinae (1 novembre 876) - Flaturno (Anversa)
- Napoli conferma celle del monastero (1 febbraio 944)
- Conferma del possesso del monastero di San Pietro a Benevento (marzo 944)
- Su Alfedena (agosto 975)
- Su Olivella (luglio 962)
- Su Guado Traspadino (luglio 972)
- Sul Castello di Vandra (luglio 972)
- Su Casa Lorenzo (luglio 972)
- Su Cerasuolo (settembre 962)
- Su Olivella (marzo 965)
- Olivella presso il Monte Tauro (luglio 962)
- Conferma dei privilegi da parte di Ottone I (22 agosto 962)
- Como (22 agosto 962)
- Su Chieti e Domo (30 giugno 962)
- Nobile diploma su Penne e dell'imperatore Ottone (30 giugno 967)
- Diploma dell'imperatore Ottone seri servi (22 aprile 971)
- Giudicato su Santa Maria di Apianianico (29 agosto 968)
- Conferma possesso di Santa Maria Apianianico (26-29 agosto 968)
- Investitura e patronato del signore ottomano imperatore (settembre 970)
- Diploma su tutte le proprietà e sul Monte Acero (28 dicembre 965)
- Diploma per la costruzione di torri sui castelli (27 luglio 964)
- Diploma su Pescara (27 settembre 957-21 dicembre 958)
- Diploma su San Vincenzo a Napoli e Su San Sosso (969-77)
- Conferma possessi da parte di Giovanni XV (luglio 992)
- Contratto di livello per Lesina (febbraio 971)
- Contratto di livello per Canosa (febbraio 976)
- Su Larino (febbraio 960)
- Contratto di livello relativo a Lesina con le chiese di San Giovanni e San Focato (gennaio 965)
- Giudicato su Lesina (agosto 980)
- Contratto di livello per Alife e per la chiesa di San Salvatore (giugno 958)
- Su Prata e con la chiesa di Santa Maria (febbraio 978)
- Carinola, località Canale di Arpano (febbraio 978)
- Su Carinola (luglio 980)
- Sulla chiesa di Santa Maria di Teano e Porcari (agosto 973)
- Su San Roseo a Sessa (marzo 970)
- Su Santa Maria di Magiperto (gennaio 963)
- Su trecento moggi di terra al Monte Marsico (giugno 976)
- Sul Castello di Scapoli (luglio 982)
- Conferma dei beni limitrofi all'Abbazia (giugno 976)
- Altro diploma su terre, celle e mulini da costruire (12 novembre 983)
- Conferma possessi da parte di Benedetto VII (2 ottobre 982)
- Diploma del Signore Ottone per Santa Maria in Apianianico (9 agosto 981)
- Inclito diploma su tutti i beni (7 luglio 981)
- Diploma per Sora, la valle di Sora e Valva (10 ottobre 901)
- Definizione del processo tenutosi a Roma su Santa Maria in Apianianico (settembre.30 dicembre 997)
- Diploma del signore Ottone per la definizione (24 agosto 983)
- Definizione con Landolfo, conte di Isernia, del giudicato relativo a Terre e Castelli (5 dicembre 981)
- Precetto del signor imperatore Ottone sul giudicato relativo alla stessa questione (10 ottobre 981)
- Contratto di livello per la Terra di Penne e la chiesa di San Pietro a Bubeta (1-2 dicembre 982)
- Scambio di Terre a Penne ed a Chieti con la chiesa di Sant'Eusanio (ottobre 1004)
- Contratto di livello per Valva, in località Pratola (luglio 997)
- Contratto di livello per Marsi (aprile 984)
- Sulla valle di Trita e Carapelle (giugno 998)
- Contratto di livello per il terratico che gli uomini di Vairano devono dare per tutti gli anni (giugno 984)
- Rivendicazioni fatte a Frascati da papa Alessandro III (12 agosto 1180)
- Altre rivendicazioni di papa Alessandro III (11 agosto 1180)
- Su Penne e Loreto, con la chiesa di Santa Maria (novembre 962)
- Contratto di livello per Penne, località Continiano (dicembre 982)
- Carinola in località Lamponiano, di Sant'Ilario (febbraio 1000)
- Sul Castello di Colli Volturno (marzo 988)
- Su Vaccareccia (luglio 985)
- Su Castello di Pesclo (aprile 995)
- Su Castello di Cerro (marzo 989)
- Offerta relativa ai beni di Isernia (dicembre 985)
- Offerta di Lando conte di Teano (novembre 986)
- Definizione del giudicato sulle terre di Cilicia di Caldana (gennaio 988)
- Definizione del giudicato sulla chiesa di San Vincenzo il Letto, nel territorio di Penne (luglio 995)
- Diploma sul Placito (2 gennaio 990)
- Contratto di livello per Penne (ottobre 984)
- Su Flaturno in Marsi, l'intera Valle (Anversa) - giugno 996
- Sulla Marsica, Cerbari e Felimini (novembre 988)
- Nomi dei servi di Flaturno (13 marzo 874)
- Su Marsi, nelle località di Mellonge e Prezzolo (agosto 989)
- Marsi, Valva e Alize (giugno 998)
- Su Carapelle (ottobre 1064)
- Su Guado Pascale e Marsi (giugno 997)
- Ancora su Carapelle (settembre 998)
- Offerta su Sant'APollinare (novembre 1003)
- Libro V
- Conferma possessi da parte di papa Sergio IV (26 febbraio 1012)
- Conferma possessi dell'imperatore Enrico II (14 febbraio 1014)
- Giudicato su Penne, l'Abruzzo, Termoli e Chieti (1-13 febbraio 1022)
- Conferma possessi dell'imperatore Corrado II (30 maggio 1038)
- Offerta di San Liberatore a Capo Pescara (0 marzo 1035)
- Giudicato sulle chiese di Valva (marzo 1021)
- Offerta di San Bartolomeo a Serra Mala (1014)
- Offerta del Conte Trasmondo di duecento moggi di terra (novembre 1010)
- Offerta di San Marco e San Lorenzo a Campo Fregido (luglio 1029)
- Offerta di Sant'Eusanio a Uniano (maggio 1064)
- Offerta del conte Trasmondo di Sant'Angelo a Salavento (maggio 994)
- Offerta del conte Pandolfo di un terreno di 550 moggi alla chiesa di Sant'Angtelo (gennaio 1023)
- Giudicato su San Vincenzo a Telese (aprile 1022)
- Sentenza del medesimo imperatore su Telese (marzo 1022)
Contratto di livello su Valle Maura per confini (ottobre 1041)
- Offerta di Santa Maria in Teano e di Sant'Angelo a Centerano (aprile 1028)
- Offerta di 23 appezzamenti nel territorio di Teano (marzo 1028)
- Offerta nel territorio di Sora (agosto 1040)
- Il santo monaco Landolfo, vita
- Contratto di livello per Forlì (del Sannio), 1011-45
- Papa Leone IX dirime contesa tra gli abati (10 giugno 1045)
- Conferma possessi da parte di papa Nicola II (2 marzo 1059)
- Giudicato del pontefice Nicola II (agosto 1059)
- Terre di Venafro in località Santa Maria Oliveto (6 luglio 1066)
- Papa Giovanni VI rinnova i possedimenti di San Vincenzo (aprile 1114)
- Libro V-VI
- Elogio dell'abate Amico
- Vendita del territiorio adiacente all'abbazia, a Camillo Pandone conte di Venafro
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Chronicon Vulturnense del monaco Giovanni, tradotto da L. De Luca Roberti, Volturnia Edizioni, 2011 ISBN 9788896092033
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Il testo integrale della cronaca: Chronicon Vulturnense
Controllo di autorità | VIAF (EN) 6855158070681008780007 · BAV 492/168 · GND (DE) 1088050220 · J9U (EN, HE) 987007259621005171 |
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