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Cesare Giulini della Porta

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Cesare Giulini della Porta
Conte di Vialba e Villapizzone Patrizio milanese Commendatore Don Cesare Giulini-Della Porta

Senatore del Regno di Sardegna
Durata mandato2 aprile 1860 –
17 marzo 1861
CoalizioneSinistra
Sito istituzionale

Senatore del Regno d'Italia
Durata mandato17 marzo 1861 –
mandato a vita
Sito istituzionale

Dati generali
Prefisso onorificoDon sua eccellenza

Don Cesare Giulini della Porta, Conte di Vialba e Villapizzone, Patrizio milanese (Milano, 25 settembre 1815Milano, 18 novembre 1862), è stato un funzionario e politico italiano.

Cesare nacque in seno alla nobile famiglia milanese dei Giulini, figlio del conte Giorgio Giulini della Porta (nipote del grande storico milanese omonimo) e di sua moglie, la principessa Maria Beatrice Barbiano di Belgiojoso d'Este[1]. Suo nonno materno era invece il principe Alberico Barbiano di Belgiojoso, scrittore e militare del XVIII secolo. La sua trisavola materna, Teresa Sfondrati, era diretta discendente del casato di papa Gregorio XIV.

Siccome la famiglia possedeva vasti possedimenti feudali, trascorse gran parte della sua vita nell'amministrazione dei beni di famiglia con un minimo interesse alla vita politica della Lombardia asburgica. A seguito dell'alleanza del Piemonte con l'Impero austriaco venne nominato da Cavour capo di una commissione, conosciuta col nome di "Commissione Giulini", mirata a preparare un progetto di organizzazione politica, amministrativa e giudiziaria da applicarsi durante l'amministrazione transitoria della Lombardia nel periodo di tempo, che si prevedeva relativamente lungo, che sarebbe passato tra l'ingresso degli eserciti alleati fino all'incorporazione definitiva della regione con le altre parti del Regno d'Italia. In quest'operazione, il Giulini si avvalse anche della collaborazione di Gabrio Casati, fratello di suo cognato Camillo e già presidente del governo provvisorio delle Cinque giornate di Milano durante la prima guerra d'indipendenza italiana.

Dopo l'annessione della regione al Regno di Sardegna, fu sindaco del comune di Velate (oggi frazione di Usmate Velate) ed in seguito divenne dapprima consigliere e poi presidente del Consiglio provinciale di Milano.

Partecipò alla fondazione del giornale La Perseveranza, e fu socio fondatore della Società di economia politica di Torino nonché corrispondente della Deputazione di storia patria di Torino[2].

Morì a Milano nel 1862. Alla sua morte, non avendo avuto eredi maschi, si estinse con lui la linea primogenita dei Giulini Della Porta, trasmettendo i cognomi e i titoli ad essa competenti al cugino Benigno.

Matrimonio e figli

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Cesare Giulini sposò la nobildonna milanese Giulia Carcano dalla quale ebbe una sola figlia:

  • Beatrice (1856-1918), sposò Ariberto Crivelli, marchese di Agliate
Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Giorgio Giulini, I conte di Vialba e Villapizzone Giuseppe Giulini, II conte di Sorico  
 
Angela Sadarini  
Cesare Giulini, II conte di Vialba e Villapizzone  
Virginia Moriggia Cosimo Cesare Moriggia, marchese di Torremaggiore  
 
 
Giorgio Giulini, III conte di Vialba e Villapizzone  
Antonio Dal Verme, conte Giacomo Dal Verme, conte  
 
Vittoria Margherita Cusani Visconti  
Anna Dal Verme  
Camilla Taverna Costanzo Taverna, VIII conte di Landriano  
 
Teresa Visconti di San Vito  
Cesare Giulini della Porta  
Alberico Barbiano di Belgiojoso, II principe di Belgioioso Antonio Barbiano di Belgiojoso, I principe di Belgioioso  
 
Barbara D'Adda  
Rinaldo Alberico Barbiano di Belgioioso, III principe di Belgioioso  
Anna Ricciarda d'Este Carlo Filiberto II d'Este, principe di San Martino  
 
Teresa Sfondrati  
Beatrice Barbiano di Belgioioso  
Giovanni Battista Mellerio, I conte di Albiate Giovanni Giacomo Mellerio  
 
Anna Tichelli  
Elisabetta Mellerio  
Clara Suardi  
 
 
 
  1. ^ Giulini, famiglia (sec. XIII -) – Archivi storici – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 10 giugno 2020.
  2. ^ Scheda senatore GIULINI DELLA PORTA Cesare, su notes9.senato.it. URL consultato il 10 giugno 2020.

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