Berta Autotrasporti
Berta Autotrasporti | |
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Stato | Italia |
Forma societaria | Società per azioni |
Fondazione | 1880 circa a Genova |
Fondata da | Giuseppe Berta primo |
Sede principale | Genova |
Persone chiave | Francesco Berta, Giuseppe Berta, Giovanni Berta, Maria Gabriella Berta |
Settore | Trasporto |
Berta Autotrasporti è stata un'impresa di trasporto merci fondata a Genova verso la fine dell'Ottocento, fra le prime in Italia a effettuare trasporti, inizialmente con carri ippotrainati.
La società, nel corso di oltre un secolo della propria esistenza ha trasportato la quasi totalità delle merci, soprattutto pesanti e prodotti siderurgici, destinate o provenienti dalle aziende del Genovesato, che è stato il primo e più importante polo industriale italiano già dal XIX secolo, e dal Porto di Genova.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La ditta Berta ha partecipato alla costruzione di transatlantici come il Rex, l'Andrea Doria, il Cristoforo Colombo, la Michelangelo e la Raffaello, avendone trasportato le lamiere destinate alla costruzione degli scafi e la maggior parte dei componenti come caldaie, turbine, eliche, motori etc.
Partner principale di aziende come Fincantieri, Ansaldo, Enel, FIAT, ERG, Falck, Ilva, con le quali deteneva contratti in esclusiva, proprio di quest'ultima società, allora Acciaierie di Cornigliano, ne ha consentito la realizzazione effettuando prima il riempimento delle aree a mare su cui sorgono gli stabilimenti con automezzi ribaltabili, per altro iniziato da Berta Autotrasporti già negli anni trenta, poi trasportandone in loco gli enormi altiforni, come carichi eccezionali con mezzi speciali e qualsiasi altro materiale necessario all'edificazione.
Data la non esistenza, all'epoca, di automezzi dotati della necessaria potenza, robustezza e motilità, per le operazioni vennero utilizzati mezzi militari come Mack M123, AEC Matador, Diamond T tank transporter, acquistati dall'Esercito americano e dall'Esercito inglese e riconvertiti a uso civile.
A seguito della contiguità e dell'adiacenza delle zone, contestualmente venne eseguito anche il riempimento delle aree a mare necessarie alla realizzazione dell'Aeroporto di Genova-Sestri, commissionato a Berta Autotrasporti. Alla fine dei lavori l'opera di rinterro totale si estenderà per una superficie di circa 3 milioni di metri quadri, il triplo di Expo 2015.
Verso la fine degli anni trenta si ricordano i trasporti di serbatoi e di gran parte dei materiali che hanno consentito la costruzione della ERG di San Quirico, a tutt'oggi il primo gruppo energetico privato italiano. Francesco Berta ed Edoardo Garrone, grandi amici, rischiarono la vita in un incidente accorso durante il posizionamento di alcune cisterne dopo il trasporto. I due, sul luogo per soprintendere alle operazioni, corsero il rischio di rimanere travolti da questi ultimi componenti che si mossero molto violentemente e inaspettatamente.[senza fonte]
Nel periodo successivo alla realizzazione dell'Italsider-Ilva, la ditta Berta diverrà il loro principale partner, trasportandone qualsiasi prodotto, come ad esempio coils, lamiere, cilindri per laminatoio, lingottiere, siviere, verso stabilimenti siderurgici italiani, sia con centinaia di autotreni di linea che con speciali trattori stradali zavorrati, necessari a causa dell'enorme peso dei prodotti.
Al riguardo la società è stata la prima in Italia sia in senso temporale che per volumi di merci trasportate a trasportare i coils, innovativo prodotto di punta dell'Italsider, enormi rotoli di lamiera arrotolata, pesanti mediamente 30 tonnellate, prodotti a basso costo a partire dal 1953 a Cornigliano. Destinati alle principali case automobilistiche come FIAT, erano impiegati nel settore Automotive ed hanno consentito la produzione automobilistica di massa.
Nell'immediato dopoguerra, Francesco Berta, titolare della società, venne intervistato dalla Rai in quanto, avendo acquistato diversi carrelli a 96 ed a 48 ruote da un ingegnere tedesco, funzionario della casa costruttrice, risultava essere il primo d'Italia ad effettuare trasporti eccezionali.[senza fonte]
Negli anni cinquanta e negli anni sessanta si assiste al massimo splendore delle partnership con Saima Avandero, Zust Ambrosetti, Gondrand, delle quali la società diventerà principale corrispondente, effettuando trasporti giornalieri per conto di queste ultime, soprattutto casse fuori sagoma, provenienti dalle capitali del Triangolo industriale come Torino e Milano e destinate al Porto o alla città di Genova.
Il sodalizio con la società Ilva è perdurato fino al primo decennio degli anni duemila.
Memorabili i trasporti, intorno al 1950, di ripetitori sulla sommità del Monte Beigua per conto della Rai che hanno reso possibile l'inizio delle prime trasmissioni radiotelevisive italiane.
Data la strettezza della strada, per evitare irrimediabili blocchi del convoglio in caso di guasto dell'unità trainante, vennero inviate diverse unità motrici a precedere e a seguire.
Fonti
[modifica | modifica wikitesto]- Il Secolo XIX, Il Lavoro (quotidiano), Corriere Mercantile nei numeri e nelle edizioni delle date a cui si riferiscono le informazioni;
- Uffici Stampa e Uffici Tecnici delle Aziende citate
Altri progetti
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