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Link to original content: http://it.wikipedia.org/wiki/Automotrice_FCU_ALn_776
Automotrice FCU ALn 776 - Wikipedia Vai al contenuto

Automotrice FCU ALn 776

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Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Automotrice ALn 776.

ALn 776
Automotrice
ALn 776 di FCU in livrea DPR Trenitalia, applicata a partire dal 2015[1]
Anni di costruzione 1985 - 1993
Anni di esercizio dal 1986[2]
Quantità prodotta 50 unità (24 monocabina, 26 bicabina) divise in due serie
Costruttore Fiat Ferroviaria
Dimensioni 23.540 mm x 2.878 mm
Capacità 76 posti
Interperno 15.940 mm
Passo dei carrelli 2.450 mm
Massa in servizio 50,2 t
Massa aderente 24,75 t
Massa vuoto 38,85 t
Rodiggio (1A)(A1)
Diametro ruote motrici 920 mm
Distribuzione Meccanica con giunto idraulico
Potenza oraria 205 kW / 280 CV per ognuno dei 2 motori
Velocità massima omologata 150 km/h
Alimentazione Diesel

Le automotrici ALn 776 sono una serie di rotabili ferroviari leggeri a trazione diesel, costruiti a cavallo tra gli anni ottanta e gli anni novanta per la Ferrovia Centrale Umbra (FCU); alcune unità sono state in seguito noleggiate o vendute ad altre imprese ferroviarie.

Caratteristiche

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Interno

Le ALn 776 sono la versione potenziata e velocizzata delle automotrici ALn 663 costruite dalla Fiat Ferroviaria di Savigliano in gran numero per le Ferrovie dello Stato: di esse infatti ricalcano in gran parte la struttura e la meccanica. La variante monocabina di guida è in grado di circolare accoppiata in permanenza con altra automotrice. Queste automotrici prestano servizio principalmente sulla Terni-Rieti-L'Aquila, sulla Terni-Perugia e su altre linee secondarie umbre ed abruzzesi.

ALn 776 di FCU in sosta nella stazione di Perugia Sant'Anna, nella livrea Alta Visibilità applicata a partire dal 2004[3]

Il quantitativo effettivo delle automotrici costruite ammonta a cinquanta unità: ventiquattro monocabina (ALn 776 M.01 - M.24) e ventisei bicabina (ALn 776 B.51 - B.76), a loro volta possono essere suddivise, entrambe le versioni, in due sottogruppi definiti di prima e di seconda serie, la prima avente imperiale liscio, la seconda con imperiale cannellato. La prima serie raccoglie le unità che vanno da M.01 a M.08 e B.51 a B.56 (costruite negli stabilimenti di Fiat Ferroviaria di Savigliano), mentre la seconda quelle da M.09 a M.24 e B.57 a B.76 (costruite negli stabilimenti dello stesso costruttore ma a Colleferro). A livello tecnico le automotrici della prima serie sono accoppiabili sino a tre unità in comando multiplo, mentre quelle della seconda possono arrivare a cinque: questo deriva dal fatto che i dispositivi che permettono il comando multiplo delle macchine sono differenti tra le serie. Altri elementi che differenziano le serie sono il tachimetro (analogico nella prima serie, digitale nella seconda) ed il rubinetto del freno di diverso tipo.

Le automotrici monocabina hanno un solo banco di guida e viaggiano pertanto sempre accoppiate retro a retro oppure accoppiate all'estremità opposta alla cabina di guida a una automotrice bicabina della serie B.51-76.

A seguito della certificazione per l'utilizzo sulla rete di RFI, FCU ha cambiato marcatura ai rotabili: le cinquanta automotrici ora hanno marcatura ALn 776 FC. Quindi l'automotrice ALn 776 M.01 è diventata ALn 776 001 FC.

Unità in servizio

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ALn 776 e Minuetto di FCU nella livrea Perugino, applicata a partire dal 2006[3]
Le Aln 776 di Seatrain in servizio come Roma Express

Le ALn 776 sono state costruite in numero complessivo di cinquanta unità delle due serie (24 + 26):

Queste ultime cinque unità erano di proprietà della FCU. Nel periodo in cui era in Gestione commissariale governativa, vennero cedute dal Ministero dei Trasporti alla FAS, anch'essa in Gestione commissariale governativa, che si trovò a corto di materiale rotabile per l'esercizio. Nel momento in cui le due ferrovie sono passate ad amministrazioni locali (Regione Abruzzo per la FAS, Regione Umbria per la FCU) non si è fatto altro che assorbire in inventario il materiale in servizio sino a quel momento. La FCU ha stipulato un contratto con la quale si impegna a fare manutenzione alle suddette automotrici.

A partire dal dicembre 2008[5] questi rotabili hanno espletato servizi tra Rieti e Roma percorrendo un tratto di Direttissima alla massima velocità di progetto (150 km/h), costituendo gli unici treni a trazione diesel che percorrevano la linea, ma sostituiti nel 2023 dai nuovi treni Hitachi Blues.

Una ALn 776 alla stazione di Terni in livrea alta visibilità[3]

Le ALn 776 immatricolate presso la FCU hanno ricevuto uno schema di coloritura differente: venticinque hanno la livrea FCU tipo 2, mentre le altre quindici hanno la livrea FCU Perugino.

  1. ^ Nuova livrea per Umbria Mobilità, su ferrovie.it, 21 gennaio 2015. URL consultato il 3 maggio 2017.
  2. ^ Vittorio Vincenti e Daniele Neroni, ALn.776, su leferrovie.it/fcu. URL consultato il 24 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 22 marzo 2016).
  3. ^ a b c ALn.776: Le livree, su leferrovie.it/fcu. URL consultato il 3 maggio 2017 (archiviato dall'url originale il 19 maggio 2016).
  4. ^ Ferrovie.info, Monografia ALn 776 Seatrain, su youtube.com, 12 luglio 2014. URL consultato il 3 maggio 2017.
  5. ^ Parte il «treno dei desideri» Andrà a Roma senza ritorno, in Il Tempo edizione di Rieti, 15 dicembre 2008. URL consultato il 22 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 22 giugno 2016).
  • Nico Molino, Seiseiotto, ALn 668 e 663:la storia e lo sviluppo delle più famose automotrici italiane, Mondo Ferroviario 2 (1994), n.92, pp.74-75, Desenzano, Editoriale del Garda, 1994.

Voci correlate

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Altri progetti

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