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Antonio Roberto Camatta

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Roberto Camatta
NazionalitàBrasile (bandiera) Brasile
Altezza170 cm
Peso69 kg
Calcio
RuoloAllenatore (ex attaccante)
Termine carriera1981 - giocatore
19?? - allenatore
Carriera
Squadre di club1
195?Castelo? (?)
1961-1962Botafogo? (?)
1962Torino0 (0)
1962-1964Venezia3 (0)
1964-1965Torino0 (0)
1966-1970Monthey? (?)
1971-1974Martigny? (?)
197?Montreux-Sports? (?)
197?Servette? (?)
1976-1977Monthey? (?)
1979-1981Monthey? (?)
Nazionale
1960Brasile (bandiera) Brasile olimpica0 (0)
Carriera da allenatore
1976-1977Monthey
1979-1981Monthey
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Antonio Roberto Camatta (Araçuí, 6 giugno 1939) è un allenatore di calcio ed ex calciatore brasiliano, di ruolo attaccante.

Nato ad Araçuí, nello Stato di Espírito Santo,[1] a vent'anni si trasferì a Rio de Janeiro per studiare educazione fisica all'università.[1][2] In Italia si sposò con Marina Mori nella chiesa di San Nicolò a Venezia il 23 luglio 1963.[3] Nel 1966 si trasferì in Svizzera,[1] e vi rimase 29 anni, tornando in patria nel 1995.[2] Praticò, oltre al calcio, anche pallavolo e pallacanestro, e fu tra i fondatori della federazione svizzera di calcio tennis.[2]

Caratteristiche tecniche

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Giocava come centravanti.

Di origini italiane e indie,[1] Camatta iniziò a giocare negli anni 1950 con il Castelo Futebol Clube.[2] All'inizio degli anni sessanta Camatta entrò a far parte della rosa del Botafogo, dopo un provino.[2] Con la formazione bianco-nera rimase fino al 1962,[4] anno in cui fu acquistato dal Torino, società italiana.[2] Giunto in Europa nel novembre del 1962,[5] Camatta fu poi girato in prestito[2] al Venezia, con cui ebbe l'opportunità di debuttare in Serie A. Il prestito durò per due stagioni (1962-1963 e 1963-1964), giacché fu rinnovato dopo la conclusione della prima annata;[6] in seguito alla frattura del piede, Camatta dovette sospendere provvisoriamente la propria attività.[1] Nel 1964-1965 tornò al Torino, dove fu impiegato nella formazione "De Martino", senza mai giocare in prima squadra; contestualmente al suo scarso utilizzo, si trovò un lavoro come assicuratore e come rappresentante di un editore.[5] Nel 1966 lasciò l'Italia per la Svizzera: scelse di trasferirsi al Monthey.[7] Lasciò il club al termine della stagione 1969-1970.[8] In seguito giocò per Martigny,[9][10] cui si trasferì nel 1971,[11] Servette[12] e Montreux-Sports, studiando, allo stesso tempo, per diventare allenatore.[2]

Fu convocato nella selezione olimpica nel 1960, ma non giocò alcuna partita ufficiale e non fu incluso nella lista per Roma 1960.[1]

Fu giocatore-allenatore[13] del Monthey in due occasioni.[14]

  1. ^ a b c d e f (PT) J. Gabriel Barbosa, De Aracuí a Monthey, passando por Turim e Veneza, swissinfo.ch, 30 luglio 2004. URL consultato il 10 novembre 2011.
  2. ^ a b c d e f g h (PT) Thierry Gozzer, Uma vida dedicada à bola aqui e na Europa, gazetaonline.globo.com, 23 novembre 2008. URL consultato il 10 novembre 2011 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
  3. ^ Schütz martedì a Torino, in La Stampa, 23 luglio 1963, p. 8.
  4. ^ (PT) Pedro Callegario, Roberto Camata, um capixaba desbravador do futebol europeu, gazetaonline.globo.com, 27 novembre 2008. URL consultato il 10 novembre 2011 (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2009).
  5. ^ a b Schütz martedì a Torino, in La Stampa, 24 luglio 1965, p. 8.
  6. ^ Pianelli: «Nereo Rocco aveva chiesto solo Puia», in La Stampa, 17 luglio 1963, p. 8.
  7. ^ (FR) Le Football Club Monthey au fil du temps (III) (PDF) [collegamento interrotto], su fcmonthey.ch. URL consultato il 10 novembre 2011.
  8. ^ (FR) Le Football Club Monthey au fil du temps (IV) (PDF) [collegamento interrotto], su fcmonthey.ch. URL consultato il 10 novembre 2011.
  9. ^ (FR) Composition des équipes (PDF), in Le Confédéré, 2 giugno 1972, p. 7. URL consultato il 10 novembre 2011.
  10. ^ (FR) Marc Soutter, Martigny - Buochs 2-0 Les impressions de Robert Camatta (PDF), in Le Confédéré, 27 marzo 1973, p. 4. URL consultato il 10 novembre 2011.
  11. ^ (FR) La saine réaction... Martigny-Mendrisiostar 3-1 (1-0) (PDF), in Le Confédéré, 3 maggio 1971. URL consultato il 10 novembre 2011.
  12. ^ (PT) Training Camps Brazil (PDF) [collegamento interrotto], su 3actionsports.com. URL consultato il 10 novembre 2011.
  13. ^ (FR) Monthey: le retour de Camatta (PDF), in Le Confédéré, 3 settembre 1976, p. 5. URL consultato il 10 novembre 2011.
  14. ^ (EN) Switzerland - Trainers of First and Second Division Clubs, su rsssf.com, RSSSF. URL consultato il 10 novembre 2011.

Collegamenti esterni

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