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Alberto Magliozzi

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Alberto Magliozzi

Alberto Magliozzi (Nettuno, 17 settembre 1949) è un fotografo italiano di glamour[1][2][3]. Prediligendo il bianco e nero al colore, ha fotografato nella sua attività trentennale donne famose italiane ed internazionali creando anche qualche scandalo. Suoi servizi sono apparsi su diverse riviste specializzate del settore, fra cui i magazine di nudo femminile Playboy[4] e Penthouse.

Elenoire Casalegno, 1997. Penthouse Italia di novembre 1997 dedicò la copertina a questa foto di Magliozzi

Magliozzi nasce a Nettuno nel 1949, primo di tre fratelli, da Gastone e Vittoria Liberati. Deciso a voler fare il batterista, nel 1967 forma una band e nel 1969 incontra il chitarrista Peter Van Wood che gli propone di fare una Tournée con Renato Rascel. La prima tappa è l'Isola d'Elba per una serata che proponeva musica e moda con la sfilata dello stilista Emilio Schuberth. Magliozzi, che aveva sempre con sé una Leica M3, decide di fotografare le modelle ed è proprio Schuberth a chiedergli di visionare gli scatti. Dopo alcune settimane i due si incontrarono a Roma, e lo stilista gli suggerisce di dedicarsi di più alla fotografia. Magliozzi segue il consiglio, abbandonando il mondo della musica e trasferendosi a Milano per seguire corsi di fotografia professionale e collaborando fino al 1990 anche con il ritrattista Francesco Escalar.

Fra moda e glamour Magliozzi farà anche cataloghi cartacei per importanti committenti, come Luxottica (1990), Sting, Gruppo De Rigo e Diva della BrillArte, con Manuela Arcuri come testimonial. Fotografa anche abiti da sposa in un catalogo intitolato Dettagli Sposa per la Schwarzkopf della Henkel, da cui trarrà anche un libro fotografico. Ma sarà, il glamour, il suo vero interesse in ambito fotografico, tanto che nella sua carriera "sveste" donne italiane e straniere, modelle, donne famose ma anche donne di ogni giorno. Le categorie fotografate dal fotografo romano sono state soprattutto modelle, attrici e show girl. Servizi esclusivi sono stati realizzati con Veronika Zemanová, Manuela Arcuri, Éva Henger, Anna Nicole Smith, Adriana Sklenaříková Karembeu, Natacha Amal, Fernanda Lima, Tyra Banks, Jane Alexander, Elenoire Casalegno, Simona Borioni, Tosca D'Aquino, Miriana Trevisan, Alessia Merz, Antonella Salvucci, Manila Nazzaro, Francesca Rettondini, Metis Di Meo, Marit Nissen, Arianna David, Milena Miconi, Maddalena Ferrara, Chiara Conti, Roberta Mancino, Stefania Orlando, Sarah Cosmi, Dajana Roncione, Caterina Balivo, Ramona Cheorleu, Chiara Giallonardo, Victoria Laufer e Barbara Bernardi (Miss Italia nel mondo 1991), Veronica Maya, Giorgia Würth, Karin Proia, Eleonora Benfatto.

Oltre a servizi apparsi su Playboy e Penthouse, servizi di Magliozzi sono apparsi su diverse altre riviste di moda e glamour come Marie Claire, TU Style, Maxim. Boss Magazine dedica ai lavori di Magliozzi diverse copertine con relativi servizi interni come nel caso di Elenoire Casalegno (marzo 1997), Alessia Merz (aprile 1997), Manuela Arcuri (aprile 1999), Manila Nazzaro (marzo 2001) e ancora Alessia Merz (giugno 2001).

Magliozzi ha guidato come presidente la giuria esaminatrice del concorso fotografico Comunicare con immagini: la fotografia, svoltosi a Trieste.[5]

Impegno sociale e scandali

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Francesca Tritto, 2003, una delle modelle del calendario Madonne

Il glamour concepito da Magliozzi è da sempre soft. Volti e corpi femminili anche per lavori apparentemente inconcilianti con i suoi temi fotografici, perfino "installazioni" temporanee viventi, in location "naturali" disparate, ma quasi mai precostruite ed artificiose. Nel 2015, per esempio, realizza un reportage sui vini più famosi delle cantine sarde.[6] Ma Magliozzi è convinto che si può usare il glamour come pretesto per affrontare temi sociali.

Nel 2003 è la volta del calendario Madonne, realizzato nelle chiese sconsacrate dei Sassi di Matera da modelle e giovani ragazze del luogo fotografate seminude e affrontando il tema religioso della Madonna. Il calendario (stampato in 40 000 copie) costò a Magliozzi una "scomunica" dal Vescovo di Matera.[7] La notizia venne ripresa da diversi media di Europa e degli Stati Uniti.[8][9][10][11]

Nel 2009 è la volta del sexy calendario Weapon of Mass Distraction in cui fotografa l'italiana Alessandra Bosco, moglie di un sergente della base aerea statunitense di Katterbach Kaserne in Germania.[12] Magliozzi si affida alla giovane signora semivestita mentre posa vicino a veicoli militari. Il servizio fotografico attira l'attenzione dei media,[12][13][14] tanto che ad occuparsene è la rivista Stars and Stripes.[15]

Con il suo libro fotografico Ritratti di vita, ristampato nel tempo da tre diversi editori, dedica sezioni diverse alla droga, alla violenza e alla pace con una quarta sezione in cui le modelle simulano il "sogno di aspettative migliori".[16]

Libri fotografici

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  • Alberto Magliozzi, L'accezione erotica, Roma, Polaris Group, 1995.
  • Alberto Magliozzi, Ritratti di vita, prima edizione, Napoli, Eman multimedial, 2007, ISBN 978-88-95509-00-6.
  • Alberto Magliozzi, Ritratti di vita, seconda edizione, Girifalco, Società Editrice Montecovello, 2011, ISBN 978-88-97425-08-3.
  • Alberto Magliozzi, Ritratti di vita, terza edizione, Milano, Russano Editore, 2011, ISBN 978-88-6281-329-7.
  • Alberto Magliozzi, l'Arte, il Vino, i Sensi..., Padova, Altromondo Editore, 2009, ISBN 978-88-6281-329-7.

Galleria d'immagini

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  1. ^ Dalla Henger alla Arcuri, il sogno sexy nelle foto di Magliozzi, su archivio.panorama.it. URL consultato il 27 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 2 febbraio 2017).
  2. ^ Francesca Tritto, su pictures.reuters.com. URL consultato il 24 gennaio 2017.
  3. ^ Madonne, su pictures.reuters.com. URL consultato il 24 gennaio 2017.
  4. ^ TV: Per la prima volta Manuela Arcuri nuda su 'Playboy', su www1.adnkronos.com. URL consultato il 24 gennaio 2017.
  5. ^ Trieste si rifà l'immagine. In foto, in Il Piccolo. URL consultato il 27 gennaio 2017.
  6. ^ Le modelle di Alberto Magliozzi in giro per le cantine sarde, su unionesarda.it. URL consultato il 26 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 10 agosto 2015).
  7. ^ Matera 2019, capitale europea dell’erotismo, su basilicatamagazine.it. URL consultato il 24 gennaio 2017.
  8. ^ Vatican outraged over nude calendar of Virgin Mary!, su books.google.it. URL consultato il 28 gennaio 2017.
  9. ^ (EN) Naked Madonnas outrage Rome, su scotsman.com. URL consultato il 28 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 7 febbraio 2014).
  10. ^ ITALY: Photographer Alberto Magliozzi Depicts A Naked Madonna On His 2003 Calendar
  11. ^ (EN) ITALY: Photographer Alberto Magliozzi Depicts A Naked Madonna On His 2003 Calendar, su itnsource.com. URL consultato il 24 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 2 febbraio 2017).
  12. ^ a b La moglie del sergente è in lingerie. Scandalo per il sexy calendario, su repubblica.it. URL consultato il 24 gennaio 2017.
  13. ^ Botrányt okozott a katonafeleség erotikus naptára, su index.hu. URL consultato il 26 gennaio 2017.
  14. ^ Mulher de militar dedica calendario sexy a soldados, su noticias.terra.com.br. URL consultato il 26 gennaio 2017.
  15. ^ (EN) Soldier’s wife offers 12 months of distractions, su stripes.com. URL consultato il 26 gennaio 2017.
  16. ^ Libri, “RITRATTI DI VITA” in CONSIGLIO REGIONALE, su met.provincia.fi.it. URL consultato il 26 gennaio 2017.
  17. ^ SexyGossip: 2002, in calendario c'è Stefania Orlando, su gossip.it. URL consultato il 2 febbraio 2017.
  18. ^ Sexy Gossip: dodici volte Miriana Trevisan, su gossip.it. URL consultato il 31 gennaio 2017.
  19. ^ “C'è una festa porta un'amica”. Lyudmyla: sesso, droga e potere, su affaritaliani.it. URL consultato il 2 febbraio 2017 (archiviato dall'url originale il 3 febbraio 2017).
  20. ^ a b Lunedi 28 maggio 2007 - La produzione, su ragazzicontrolaviolenza.blogspot.it. URL consultato il 2 febbraio 2017.
  21. ^ Military Spouse Offers One Year Of Distraction, su prlog.org. URL consultato il 2 febbraio 2017.
  22. ^ Il fotografo Alberto Magliozzi a Berlino con uno scatto storico dedicato ai Sassi di Matera, su sassilive.it. URL consultato il 24 gennaio 2017.
  23. ^ Inedita Manuela, ecco l'Arcuri mai vista, su repubblica.it. URL consultato il 30 gennaio 2017.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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  • Sito ufficiale, su albertomagliozzi.com (archiviato dall'url originale l'11 febbraio 2017).