Ahhotep I
Ahhotep I | |
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Anello di Ahhotep I. Museo del Louvre, Parigi. | |
Regina consorte d'Egitto Grande sposa reale Unita al Portatore della Corona Bianca Divina Sposa di Amon Madre del re Reggente | |
Predecessore | Tetisheri (Grande sposa reale di Senekhtenra Ahmose) |
Successore | Ahhotep II? (Grande sposa reale di Kamose?) |
Morte | Tebe?, dopo il 1500 a.C. |
Luogo di sepoltura | Dra Abu el-Naga |
Dinastia | XVII dinastia egizia |
Padre | Senekhtenra Ahmose |
Madre | Tetisheri |
Consorte | Seqenenra Ta'o |
Figli | Ahmose I, Ahmose Nefertari, Ahmose-Sipair, Binpu, Ahmose-Henutemipet, Ahmose-Nebetta, Ahmose-Tumerisi Incerto: Kamose (forse suo fratellastro) |
Religione | Religione egizia |
Ahhotep I (anche Aahhotep, "Iah è contento") (... – Tebe, dopo il 1500 a.C.) è stata una regina egizia della XVII dinastia.
Fu figlia, sorella, madre e Grande sposa reale di faraoni[1], nonché reggente del giovanissimo figlio Ahmose I nella dura guerra per la cacciata degli hyksos dal Paese, nel periodo compreso tra la fine della XVII dinastia (e del Secondo Periodo Intermedio) e all'ascesa della XVIII dinastia; il suo ruolo nella liberazione del Paese le guadagnò la gratitudine e la venerazione del figlio e del popolo egizio[2]. Ebbe una vita lunga e influente[3]. Sua madre fu la regina Tetisheri, suo padre il faraone Senekhtenra Ahmose; andò in sposa al proprio fratello Seqenenra Ta'o[4]. Ebbe i titoli di "Grande sposa reale" e "Unita al Portatore della Corona Bianca" (khnemet nefer hedjet)[5]; il titolo di "Madre del re" (mwt niswt) è stato individuato sul suo sarcofago, scoperto a Deir el-Bahari[6].
Differenti Ahhotep
[modifica | modifica wikitesto]L'identificazione e la collocazione cronologica delle regine di nome Ahhotep è cambiata nel corso degli anni.
Fine del XIX secolo: Ahhotep I era ritenuta una sposa di Senekhtenra Ahmose. Alcuni esperti si dissero del parere che il sarcofago di una regina Ahhotep scoperto a Deir el-Bahari e quello di una regina omonima e coeva scoperto a Dra Abu el-Naga appartenessero entrambi a lei. Ahhotep II era ritenuta una moglie di Amenofi I. Alcuni ritenevano che il sarcofago di Deir el-Bahari appartenesse al corredo funebre di questa Ahhotep II.
Fine del XX secolo: negli anni '70 apparve ormai certo che il sarcofago di Deir el-Bahari recava il titolo di "Madre del re" e che Amenofi I non ebbe figli. Tale titolo doveva riferirsi alla madre di Ahmose I. Nel 1982, Robins ipotizzò che Ahhotep I fosse la proprietaria del sarcofago dorato di Dra Abu el-Naga, Ahhotep II quella del sarcofago di Deir el-Bahari e una fantomatica "Ahhotep III" la regina menzionata sulla statua di un principe Ahmose[6].
XXI secolo: seguendo la ricostruzione di Aidan Dodson e Dyan Hilton (2004), Ahhotep I sarebbe stata consorte di Seqenenra Ta'o e la madre di Ahmose I. Ahhotep II sarebbe invece la regina nota grazie al sarcofago dorato di Dra Abu el-Naga e, forse, sposa di Kamose. Non sarebbe esistita alcuna "Ahhotep III"[4].
Famiglia
[modifica | modifica wikitesto]Ahhotep I era figlia del faraone Senekhtenra Ahmose (che regnò molto brevemente intorno al 1560 a.C.) e della Grande sposa reale Tetisheri. Andò in sposa, com'era costume nella famiglia reale egizia, al proprio fratello Seqenenra Ta'o[7], il quale pure ebbe un regno molto breve, forse a partire dal 1558 a.C. Fu probabilmente la madre del grande Ahmose I, che completò la riunificazione dell'Egitto negli anni '40 del secolo. L'esatto legame di Ahhotep I con il poco conosciuto predecessore di Ahmose I, re Kamose (ca. 1555 - 1550 a.C.[8]) non è noto con certezza: forse fu un suo fratellastro (e fratello di Seqenenra Ta'o)[9], oppure suo figlio. Fra gli altri figli di Ahhotep I vi fu la futura Grande sposa reale Ahmose Nefertari, che andò in sposa al fratello Ahmose I. Gli altri furono il principe Ahmose-Sipair, il principe Binpu, la principessa Ahmose-Henutemipet, la principessa Ahmose-Nebetta e la principessa Ahmose-Tumerisi[4][10].
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Governò effettivamente l'Alto Egitto[11], come reggente del figlio Ahmose I durante la minore età di questi, per un decennio, a partire dalla morte di Kamose, che avvenne nel bel mezzo della guerra contro gli hyksos[2]. Lo stesso faraone Seqenenra Ta'o, marito di Ahhotep I, aveva perso la vita in circostanze tragiche[12], nel corso di questa guerra di liberazione - come attesta la sua mummia martoriata:
«Non si sa se cadde sul campo di battaglia o se fu vittima di qualche complotto; l'aspetto della sua mummia prova che morì di morte violenta intorno ai quarant'anni d'età. Due o tre uomini, assassini oppure soldati, devono averlo accerchiato e ucciso prima che qualcuno potesse soccorrerlo. Un colpo di scure deve aver reciso parte della guancia sinistra, esposto i denti, fratturato la mascella e averlo fatto cadere a terra privo di sensi; un altro colpo deve aver gravemente lesionato il cranio, e un pugnale o giavellotto ha tagliato e aperto la fronte un poco sopra l'occhio. Il suo corpo deve essere rimasto per qualche tempo là dov'era cadutoː una volta ritrovato, la decomposizione era già cominciata e la mummificazione dovette essere compiuta in fretta, meglio che si poté.[13]»
Una stele risalente al regno di Ahmose I fa capire che Ahhotep potrebbe aver radunato delle truppe, giocando un ruolo nella difesa di Tebe. Non si sa quando questo episodio ebbe luogo - forse subito dopo la morte di re Seqenenra Ta'o o Kamose:
«Lei ha adempiuto ai riti e si è presa cura dell'Egitto. [...] Lei ha custodito i suoi (dell'Egitto) soldati, lei ha vegliato su di loro, lei ha fatto ritornare i suoi fuggiaschi e riunito i dissidenti, lei ha pacificato l'Alto Egitto e sottomesso i suoi ribelli.[14]»
Ahhotep I è menzionata sulla Stele di Karesh (CG 34003), datata al 10º anno di regno di Amenofi I, e sulla Stele del maggiordomo Iuf (CG 34009), che la servì. Iuf (che fu anche maggiordomo della regina Ahmose, sposa di Thutmose I e madre di Hatshepsut) si riferisce ad Ahhotep I come madre di Ahmose I. Da ciò si arguisce che la regina Ahhotep I potrebbe aver vissuto per circa 90 anni[3], un'età assai rara nell'antico Egitto: la Stele di Iuf ne porrebbe infatti il decesso durante il regno di Thutmose I[6], quindi dopo il 1500 a C. circa.
Tomba
[modifica | modifica wikitesto]Un sarcofago di grandi dimensioni è oggi attribuito al corredo funebre della regina, e la rappresenta con parrucca tripartita e modio. Fu scoperto nel 1881 a Deir el-Bahari, nel celebre "nascondiglio", riutilizzato per la sepoltura di Pinedjem I, "Primo Profeta di Amon"[15], che visse ben cinque secoli dopo Ahhotep I. Le fu dedicato un culto post mortem promosso dal figlio Ahmose I così come era stato per la madre, la regina Tetisheri, e come avverrà per l'altrettanto grande regina che le succedette sul trono, la figlia Ahmose Nefertari[16].
Liste reali
[modifica | modifica wikitesto]Il nome di Ahhotep non compare nelle liste reali a noi note.
Titolatura
[modifica | modifica wikitesto]La titolatura di Ahhotep I è
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ah htp -Iah è contento
Cronologia
[modifica | modifica wikitesto]Periodo | Dinastia | Anni di regno |
Secondo periodo intermedio | XVII | 1535 a.C. - 1525 a.C. circa |
predecessore: Kamose |
Reggente | successore: Ahmose I |
Dinastie contemporanee | Capitale |
XV | Avaris |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Gian Luca Franchino, Alla ricerca della tomba di Amenhotep I, Ananke, p. 26. ISBN 978-88-7325-179-8.
- ^ a b Joyce, Tyldesley, Egypt's Golden Empire: The Age of the New Kingdom, Headline, Londra, 2001. p. 14. ISBN 0-7472-5160-6.
- ^ a b Margaret Bunson, Enciclopedia dell'antico Egitto, Fratelli Melita Editori, p. 10. ISBN 88-403-7360-8.
- ^ a b c Aidan Dodson & Dyan Hilton, The Complete Royal Families of Ancient Egypt, Thames & Hudson (2004). pp. 122-8.
- ^ W. Grajetzki, Ancient Egyptian Queens: a hieroglyphic dictionary, 2005.
- ^ a b c Ann Macy Roth, The Ahhotep Coffins, Gold of Praise: Studies of Ancient Egypt in honor of Edward F. Wente, 1999.
- ^ Maurizio Damiano-Appia, Dizionario enciclopedico dell'antico Egitto e delle civiltà nubiane, Mondadori, 1996. p.64. ISBN 9788804428763.
- ^ Shaw, Ian, ed. (2000). The Oxford History of Ancient Egypt. Oxford University Press. p. 481. ISBN 0-19-815034-2.
- ^ Franco Cimmino, Dizionario delle dinastie faraoniche, Milano, Bompiani, 2003 pp. 229-30. ISBN 88-452-5531-X.
- ^ Nicolas Grimal, Storia dell'antico Egitto, Editori Laterza, p. 250. ISBN 978-88-420-5651-5.
- ^ Gian Luca Franchino, Alla ricerca della tomba di Amenhotep I, pag. 31
- ^ Cimmino (2003), p. 228.
- ^ Maspero, Gaston. History Of Egypt, Chaldaea, Syria, Babylonia, and Assyria, Volume 4 (di 12), Project Gutenberg EBook, 16 dicembre 2005.
- ^ Aidan Dodson & Dyan Hilton, The Complete Royal Families of Ancient Egypt, Thames & Hudson (2004).
- ^ Franchino, p. 25.
- ^ Grimal, p. 259.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Cimmino, Franco - Dizionario delle dinastie faraoniche - Bompiani, Milano 2003 - ISBN 88-452-5531-X
- Gardiner, Alan - La civiltà egizia - Oxford University Press 1961 (Einaudi, Torino 1997) - ISBN 88-06-13913-4
- Hayes, W.C. - L'Egitto dalla morte di Ammenemes III a Seqenenre II - Il Medio Oriente e l'Area Egea 1800 - 1380 a.C. circa II,1 - Cambridge University 1973 (Il Saggiatore, Milano 1975)
- Wilson, John A. - Egitto - I Propilei volume I -Monaco di Baviera 1961 (Arnoldo Mondadori, Milano 1967)
- Nicolas Grimal, Storia dell'antico Egitto, Editori Laterza, ISBN 978-88-420-5651-5
- Gian Luca Franchino, Alla ricerca della tomba di Amenhotep I, Ananke, ISBN 978-88-7325-179-8
- Margaret Bunson, Enciclopedia dell'antico Egitto, Fratelli Melita Editori, ISBN 88-403-7360-8
- Maurizio Damiano-Appia, Dizionario enciclopedico dell'antico Egitto e delle civiltà nubiane, Mondadori, ISBN 88-7813-611-5
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ahhotep
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) http://www.digitalegypt.ucl.ac.uk//Welcome.html
- (EN) http://www.ancient-egypt.org/index.html
- (DE) http://www.eglyphica.de
- https://web.archive.org/web/20130409104958/http://www.anticoegitto.net/tesori_regina.htm
Controllo di autorità | VIAF (EN) 2041153596626251900009 |
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