Adalgiso Ferraris
Adalgiso Ferraris | |
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Ferraris nel 1912 in Russia | |
Nazionalità | Italia Regno Unito |
Genere | Musica zigana |
Periodo di attività musicale | 1910 – 1968 |
Strumento | Piano |
Adalgiso Ferraris (Novara, 16 febbraio 1890[1] – Woolwich, 31 dicembre 1968) è stato un compositore e pianista italiano naturalizzato inglese.
Gli arrangiamenti e le composizioni di Ferraris erano basati su generi classici e popolari, con un sapore particolare di tradizioni gitane, ungheresi e russe. Tra le sue canzoni più conosciute ci sono la romantica canzone russa "Occhi neri", "Calinerie", "Souvenir d'Ukraine", "The Russian Pedlar", "Two Guitars"[2] e "A Balalaika"[3][4]
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]I primi anni
[modifica | modifica wikitesto]Ferraris nacque a Novara in Piemonte. Studiò poi alla Regia Accademia Filarmonica di Bologna, e studiò pianoforte e composizione musicale con Manfredi e Crescentino.[5]
Esperienza in Russia
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1910 Ferraris si recò in Russia per studiare con Tchevnioroshy a San Pietroburgo. Qui mantenne gli studi suonando negli ultimi anni della movida "belle Epoque" della capitale.
Ha sviluppato le sue abilità soprattutto nel concertino e soprattutto nella musica zigana.[5] Nel 1912 divenne pianista in un'orchestra nella quale suonò anche dentro Carskoe Selo.[5]
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Ferraris a San Pietroburgo nel 1912
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Orchestra da salotto di Ferraris al Grand Hotel du Nord, San Pietroburgo
Una delle sue canzoni più famose in stile russo è "Occhi neri", pubblicato attorno al 1910 come Schwarze Augen con l'editore tedesco Otto Kuhl.[6] Ferraris lo pubblicò poi nuovamente nel 1931 con Paris Editions Salabert, come "Tes yeux noirs (impression russe) "[3] e con Jacques Liber, il 9 ottobre 1931, come "Occhi neri".[7] La canzone fu un successo degli anni '30, con artisti come Albert Sandler filmato dal British Pathé nel 1932[8], Leslie Jeffries filmato dal British Pathé nel 1939[9] e cantata da Al Bowlly, con le parole di Albert Mellor.[10] Lo stesso Ferraris può essere visto in un film British Pathé del 1934 di Alfredo e la sua banda zigana, seduto nell'orchestra dietro il solista Alfredo.[11] A volte suonavano insieme, come mostrato in questa foto qui sotto all'Alexandra Palace di Londra.
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Ferraris all'Alexandra Palace di Londra nel 1935, con Alfredo e la sua orchestra
Tra le altre versioni, una registrazione del 1941 di Dark Eyes (di Ferraris) suonata da Harry Parry e il suo sestetto radiofonico fu un successo durante la guerra,[12] e un'interpretazione molto originale per chitarra elettrica, suonata da Chet Atkins.[13] La versione di Ferraris è suonata ancora oggi da molti artisti come il Trio Artemis[14] e Hristo Kardjiev[15][16]. Il brano è stato registrato in Italia da Nino Impallomeni e dalla sua orchestra,[17] e da Don Rico e la sua Orchestra.[18]
Prima guerra mondiale
[modifica | modifica wikitesto]Ferraris fu catturato dalla guerra in Russia e viaggiò attraverso la Finlandia attraverso l'Inghilterra per tornare in Italia e arruolarsi nell'esercito italiano.
Successo in Inghilterra
[modifica | modifica wikitesto]Dopo la prima guerra e il matrimonio nel 1920 con Adele Brunelli, Ferraris si recò a Londra, dove suonò con la sua band, la Novarese Band, compose e pubblicò molte canzoni famose.[3][19][20]
A Londra, Ferraris suonò nella Piccadilly Orchestra e in altre orchestre londinesi e conobbe molti musicisti dell'epoca che suonavano la sua musica, tra cui i violinisti Al Bowlly, Albert Sandler e Leslie Jeffries[8][9][10]. Molto prolifica è stata anche la sua collaborazione con Max Jaffa, con molte canzoni di Ferraris registrate da Jaffa, come, nuovamente, Dark Eyes, "Souvenir d'Ukraine", Gipsy Idylle, e altre canzoni,[21] come mostrato nel Vocalion Broadcast del novembre 1932.
Nel 1932 Ferraris scrisse "The Russian Pedlar", che divenne uno dei suoi maggiori successi, suonato da gruppi come The Commodore Grand Orchestra.[22][23]
Nel 1936 Mantovani e la sua band portano al successo "A Balalaika"[24] come tango.
Un'altra famosa canzone di Ferraris degli anni '30 sono gli arrangiamenti orchestrali e per pianoforte di Two Guitars, che sono ancora un successo per le band in tournée, tra cui la Budapest Gypsy Symphony Orchestra e altri come Zoltan Maga.[25][2]
Alla fine degli anni Trenta, la cantante italiana Dora Menichelli con il famoso duo Bormioli-Semprini registra, con la Parlophon, alcune canzoni di Ferraris in italiano, tra cui "la canzone che nome non ha", attualmente conservata al Museo Italiano dell'Audiovisivo e del Cinema.[26]
Ecco un elenco di alcune delle sue canzoni meno conosciute:
- Flor Gitana[27]
- T'aspetto questa sera[28]
- Idylle Tzigane[29]
- In a gipsy camp
- Rose of Spain
- Midnight follies
- La vita è bella
- A fete in Santa Lucia, parte della suite "bella Napoli", e suonata anche da Mantovani e dalla sua orchestra
- Galanteria
Gli ultimi anni
[modifica | modifica wikitesto]Allo scoppio della seconda guerra mondiale ritornò in Italia come cittadino italiano e vi rimase fino alla fine della guerra. Tornò poi in Inghilterra, naturalizzandosi britannico. Nei tempi difficili della Londra del dopoguerra ricominciò la sua carriera musicale e fondò anche una casa editrice musicale.
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Il musicista e compositore Adalgiso Ferraris a Londra nel 1947
Continuò a vivere a Londra, componendo e suonando musica sul suo amato "Pleyel" d'antiquariato, fino alla sua morte, avvenuta nel 1968, nella sua casa di Woolwich.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Crea un account gratuito, su search.ancestry.it. URL consultato il 22 novembre 2023.
- ^ a b Maga Zoltan, Zoltán Mága: Two guitars - Két gitár (Adalgiso Ferraris), su YouTube, 22 maggio 2015. URL consultato il 22 novembre 2023.
- ^ a b c UniCat-Search, su www.unicat.be. URL consultato il 22 novembre 2023.
- ^ Risultati ricerca, su internetculturale.it. URL consultato il 22 novembre 2023 (archiviato dall'url originale il 10 febbraio 2015).
- ^ a b c Rivista "Rhythm", numero 43, marzo 1931
- ^ Schwarze Augen = Occhi neri = Black eyes, 24 novembre 2018, OCLC 315785698. URL consultato il 22 novembre 2023. Ospitato su WorldCat.
- ^ Catalog of Copyright Entries: Musical compositions, su books.google.com, Library of Congress, Copyright Office., 24 novembre 2018. URL consultato il 22 novembre 2023. Ospitato su Google Books.
- ^ a b ALBERT SANDLER - THE CELEBRATED VIOLINIST, su www.britishpathe.com, British Pathé. URL consultato il 22 novembre 2023.
- ^ a b LESLIE JEFFRIES, su www.britishpathe.com, British Pathé. URL consultato il 22 novembre 2023.
- ^ a b bigmanio, Al Bowlly - Dark Eyes, su youtube.com, 5 marzo 2008. URL consultato il 22 novembre 2023. Ospitato su YouTube.
- ^ British Pathé, Alfredo And His Famous Gypsy Band (1934), su youtube.com, 13 aprile 2014. URL consultato il 22 novembre 2023. Ospitato su YouTube.
- ^ João Távora, Black Eyes (Ferraris) 1941, su youtube.com, 4 marzo 2013. URL consultato il 22 novembre 2023. Ospitato su YouTube.
- ^ daffydoug, Chet Atkins "Ochi Chornya" (Dark Eyes), su youtube.com, 18 giugno 2008. URL consultato il 22 novembre 2023. Ospitato su YouTube.
- ^ Schwarze Augen (Black Eyes) for Violin, Cello & Piano, su web.napster.com, 16 febbraio 2010. URL consultato il 22 novembre 2023.
- ^ Hristo Kardjiev (MP3), su musicmanweb.com. URL consultato il 22 novembre 2023 (archiviato dall'url originale l'11 maggio 2019).
- ^ Hristo Kardjiev - The Music Man, CDs and Music for wedding reception or corporate event in Durban, su www.musicmanweb.com. URL consultato il 22 novembre 2023 (archiviato dall'url originale il 23 agosto 2018).
- ^ Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi, su opac.dds.it. URL consultato il 22 novembre 2023 (archiviato dall'url originale il 24 novembre 2018).
- ^ Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi, su opac.dds.it. URL consultato il 22 novembre 2023 (archiviato dall'url originale il 24 novembre 2018).
- ^ Paling's Army Navy Air Force album (85 / 301), su iwm.org.uk. URL consultato il 22 novembre 2023 (archiviato dall'url originale il 5 dicembre 2014).
- ^ Risultati ricerca, su internetculturale.it. URL consultato il 22 novembre 2023 (archiviato dall'url originale il 10 febbraio 2015).
- ^ Vinyl Album: Max Jaffa - Gypsy Magic (1967), su 45worlds.com. URL consultato il 22 novembre 2023.
- ^ Music reference for The Russian Pedlar, su opteron1.kbr.be. URL consultato il 22 novembre 2023 (archiviato dall'url originale il 10 febbraio 2015).
- ^ YJD67, The Commodore Grand Orchestra The Russian Pedlar, su youtube.com, 30 gennaio 2011. URL consultato il 22 novembre 2023. Ospitato su YouTube.
- ^ A balalaika: tango, 24 novembre 2018, OCLC 857772493. URL consultato il 22 novembre 2023. Ospitato su WorldCat.
- ^ szevasztok, 100 Gypsy Violins - Two Guitars, su youtube.com, 7 gennaio 2013. URL consultato il 22 novembre 2023. Ospitato su YouTube.
- ^ Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi, su opac.dds.it. URL consultato il 22 novembre 2023 (archiviato dall'url originale il 24 novembre 2018).
- ^ (Flor Gitana - BnF catalogue Generale), su catalogue.bnf.fr. URL consultato il 22 novembre 2023.
- ^ Ferraris_ForYouMusic.pdf, su drive.google.com. URL consultato il 22 novembre 2023.
- ^ Idylle Tzigane - BnF catalogue Generale), su catalogue.bnf.fr. URL consultato il 22 novembre 2023.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Adalgiso Ferraris
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]Controllo di autorità | VIAF (EN) 13145970105232251069 · ISNI (EN) 0000 0000 0883 9717 · LCCN (EN) no2014013897 · BNF (FR) cb147596808 (data) |
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