Besta deild kvenna
Besta deild kvenna | |
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Sport | |
Tipo | Club |
Paese | Islanda |
Organizzatore | KSÍ |
Titolo | Campione d'Islanda |
Cadenza | annuale |
Apertura | maggio |
Chiusura | settembre |
Partecipanti | 10 |
Formula | Girone all'italiana |
Retrocessione in | 1 Deild Kvenna |
Sito Internet | Sito ufficiale |
Storia | |
Fondazione | 1972 |
Detentore | Breiðablik |
Record vittorie | Breiðablik (19) |
Ultima edizione | Besta deild kvenna 2024 |
La Besta deild kvenna, già Úrvalsdeild kvenna o anche Pepsideild kvenna per ragioni di sponsorizzazione, è la massima serie del campionato islandese femminile di calcio ed è posta sotto l'egida della Federcalcio islandese (KSÍ). La prima stagione fu nel 1972 e attualmente partecipano 10 squadre. Il torneo ha cadenza annuale, con inizio a primavera inoltrata (aprile-maggio) e termine a fine estate (settembre-ottobre). Il Breiðablik è la squadra che ha vinto il maggior numero di campionati (17) mentre quella campionessa d'Islanda in carica (2023) è il Valur.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La prima edizione della massima serie islandese si tenne nel 1972 e vi de la vittoria dell'FH, che seppe poi replicarsi altre tre volte negli anni successivi[1]. Sul finire degli anni settanta iniziò il dominio del Breiðablik, che vinse il campionato per sei volte in sette anni[1]. Riuscì a replicarsi negli anni novanta, vincendo nuovamente sei campionati in sette anni[1]. Gli anni duemila videro prima il dominio del Valur con sette titoli conquistati e poi i successi dello Stjarnan[1].
Dall'edizione 2022 il torneo ha assunto la nuova denominazione Besta deild kvenna, seguendo la denominazione del massimo livello maschile nazionale ribradizzato in Besta deild karla.[2]
Formato
[modifica | modifica wikitesto]Dalla sua istituzione il campionato cambiò più volte, sia come denominazione che come quantità di squadre partecipanti e formato del torneo.
Nel campionato inaugurale del 1972 erano otto le squadre iscritte, che si affrontarono in due distinti gironi prima che le rispettiva prima classificate si incontrassero nella finale in cui l'FH vinse per 2-0. Nel 1976 solo cinque squadre si iscrissero alla competizione, di conseguenza la disposizione a gironi fu abbandonata e le squadre disputarono un'unica divisione in un girone all'italiana con partite di andata e ritorno. Negli anni successivi, a causa della mancanza di allenamento, di accesso ai campi in erba e di programmi giovanili scarsi o inesistenti, le squadre iscritte si ridussero progressivamente fino ad arrivare al campionato 1980 con sole tre squadre iscritte.
La stagione successiva (1981) vide un'inversione di tendenza, vedendo l'iscrizione di cinque nuove squadre e l'istituzione della prima edizione della Coppa islandese di calcio femminile.[3], tuttavia già un anno dopo le iscritte erano tornate a sei. Nel 1984 il formato tornò a due fasi, con una prima a due gironi, di sei e quattro squadre, dove si affrontarono per determinare la prima classificata in entrambi per poi scontrarsi in finale per l'assegnazione del titolo.
Tra il 1985 e il 1993 le squadre iscritte variarono dalle sei del 1990, alle sette dei campionati 1986, 1989 e 1993, e otto nei restanti, mantenendo la formula a girone unico, per poi riprendere la formula con otto squadre partecipanti dal campionato 1994 al 2006 e mutando la denominazione, assumendo Úrvalsdeild kvenna dalla stagione 1995 con 1. deild a indicare il secondo livello.
Il campionato 2007 fu una stagione di transizione con nove squadre iscritte, ma dal successivo le società passarono a dieci, numero che non calò più negli anni successivi, il cui format era un girone all'italiana con partite di andata e ritorno, per un totale di 18 giornate.
Il sistema di assegnazione del punteggio prevede 3 punti per la squadra vincitrice dell'incontro, 1 punto a testa in caso di pareggio e nessun punto per la squadra sconfitta. Al termine del campionato la prima classificata è campione d'Islanda e accede, con la seconda classificata dal campionato 2020, alla UEFA Women's Champions League della stagione successiva. La nona e la decima classificata retrocedono in 1. deild kvenna.
L'ultima modifica al regolamento venne introdotta nel campionato 2023, con il ritorno a due fasi, con le prime sei che accedono alla poule scudetto e le restanti alla poule salvezza con due retrocessioni per le ultime due classificate.
Le squadre
[modifica | modifica wikitesto]Organico attuale
[modifica | modifica wikitesto]Al campionato 2023 hanno partecipato le seguenti dieci squadre:
- Breiðablik
- FH Hafnarfjarðar
- ÍBV Vestmannæyja
- Keflavík
- Selfoss
- Stjarnan
- Tindastóll
- Þór/KA
- Þróttur
- Valur
Albo d'oro
[modifica | modifica wikitesto]- 1972 FH Hafnarfjarðar
- 1973 Ármann
- 1974 FH Hafnarfjarðar
- 1975 FH Hafnarfjarðar
- 1976 FH Hafnarfjarðar
- 1977 Breiðablik
- 1978 Valur
- 1979 Breiðablik
- 1980 Breiðablik
- 1981 Breiðablik
- 1982 Breiðablik
- 1983 Breiðablik
- 1984 ÍA Akranes
- 1985 ÍA Akranes
- 1986 Valur
- 1987 ÍA Akranes
- 1988 Valur
- 1989 Valur
- 1990 Breiðablik
- 1991 Breiðablik
- 1992 Breiðablik
- 1993 KR Reykjavík
- 1994 Breiðablik
- 1995 Breiðablik
- 1996 Breiðablik
- 1997 KR Reykjavík
- 1998 KR Reykjavík
- 1999 KR Reykjavík
- 2000 Breiðablik
- 2001 Breiðablik
- 2002 KR Reykjavík
- 2003 KR Reykjavík
- 2004 Valur
- 2005 Breiðablik
- 2006 Valur
- 2007 Valur
- 2008 Valur
- 2009 Valur
- 2010 Valur
- 2011 Stjarnan
- 2012 Þór/KA
- 2013 Stjarnan
- 2014 Stjarnan
- 2015 Breiðablik
- 2016 Stjarnan
- 2017 Þór/KA
- 2018 Breiðablik
- 2019 Valur
- 2020 Breiðablik
- 2021 Valur
- 2022 Valur
- 2023 Valur
- 2024 Breiðablik
Statistiche
[modifica | modifica wikitesto]Titoli per squadra
[modifica | modifica wikitesto]Squadra | Titoli | Anni |
---|---|---|
Breiðablik | 19
|
1977, 1979, 1980, 1981, 1982, 1983, 1984, 1990, 1991, 1992, 1994, 1995, 1996, 2000, 2001, 2005, 2015, 2018, 2020, 2024 |
Valur | 14
|
1978, 1986, 1988, 1989, 2004, 2006, 2007, 2008, 2009, 2010, 2019, 2021, 2022, 2023 |
KR Reykjavík | 6
|
1993, 1997, 1998, 1999, 2002, 2003 |
FH Hafnarfjarðar | 4
|
1972, 1974, 1975, 1976 |
Stjarnan | 4
|
2011, 2013, 2014, 2016 |
ÍA Akranes | 3
|
1984, 1985, 1987 |
Þór/KA | 2
|
2012, 2017 |
Ármann | 1
|
1973 |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f (EN) Albo d'oro Úrvalsdeild kvenna, su rsssf.com. URL consultato il 30 giugno 2016.
- ^ (IS) Helga Margrét Höskuldsdóttir, Nýtt vörumerki með rætur íslenskri knattspyrnusögu, su ruv.is, 24 febbraio 2022. URL consultato il 9 ottobre 2023.
- ^ (IS) Bylgja Eybjörg Arnarsdóttir, Kvennaknattspyrna í Evrópu: Saga og þróun (PDF), su skemman.is, National and University Library of Iceland, p. 22. URL consultato il 9 ottobre 2023.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN, IS) Sito ufficiale, su ksi.is.
- Scheda, su it.uefa.com.
- (EN) Scheda, su rsssf.com.