Vancouver Whitecaps FC
Il Vancouver Whitecaps FC è un club calcistico canadese con sede a Vancouver (Columbia Britannica). Dal 2011 milita nella Major League Soccer, il massimo campionato di calcio degli Stati Uniti d'America e del Canada.
Vancouver Whitecaps FC Calcio | |
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The Caps | |
Segni distintivi | |
Uniformi di gara | |
Colori sociali | Blu, bianco, celeste |
Dati societari | |
Città | Vancouver |
Nazione | Canada |
Confederazione | CONCACAF |
Federazione | CSA |
Campionato | Major League Soccer |
Fondazione | 1974 |
Scioglimento | 1984 |
Rifondazione | 1986 |
Proprietario | Jeff Mallet Greg Kerfoot Steve Luczo Steve Nash |
Allenatore | Vanni Sartini |
Stadio | BC Place (54 320 posti) |
Sito web | www.whitecapsfc.com |
Palmarès | |
Titoli nazionali | 1 NASL 4 Canadian Soccer League 2 USL First Division |
Trofei nazionali | 4 Canadian Championship |
Si invita a seguire il modello di voce |
Viene fondato nel 1974 per partecipare alla NASL, il massimo campionato nordamericano di allora, di cui vince l'edizione 1979. Sciolto nel 1984 con la fine della NASL, si ricostituisce nel 1986 come Vancouver 86ers, partecipando alla Canadian Soccer League. Passa nelle serie minori americane nel 1993, tornando al nome originario nel 2001. Dal 2011 viene ammessa alla MLS. Costituisce, insieme ai Portland Timbers e ai Seattle Sounders, il cosiddetto "triangolo della Cascadia", una delle maggiori rivalità calcistiche del nord America.
Il club ha una lunga tradizione giovanile e ha gestito anche una sezione femminile, vincitrice di due titoli nella W-League.
Storia
modificaI Whitecaps nella NASL (1974-1984)
modificaLa città di Vancouver era rimasta senza un club di calcio professionistico dopo la scomparsa dei Royal Canadians nel 1968. L'11 dicembre 1973 vennero fondati i Vancouver Whitecaps, in vista dell'ammissione alla stagione 1974 della NASL, il massimo campionato nordamericano di allora.[1] Il primo giocatore ingaggiato in assoluto dai Caps fu Glen Johnson,[2] mentre la prima rete della storia del club fu segnata da Neil Ellett nella gara di esordio del 5 maggio 1974 contro i californiani del S.J. Earthquakes.[3] I Whitecaps si imposero quasi subito come uno dei club di spicco della lega, grazie sia all'apporto di giovani calciatori locali come i fratelli Italo-canadesi Bob e Sam Lenarduzzi, sia a un'accorta politica di scelta degli stranieri: piuttosto che ingaggiare grandi nomi a fine carriera si puntò su giovani calciatori, in genere provenienti dal campionato inglese, che avessero la possibilità di giocare con continuità in prima squadra. Fu il caso per esempio di Bruce Grobbelaar o di Peter Beardsley, entrambi passati per il Canada prima di approdare al Liverpool.[4]
Il miglior periodo dei primi Whitecaps fu sicuramente quello a cavallo tra gli anni settanta e ottanta, i canadesi si qualificarono infatti ininterrottamente ai play-off dal 1976 al 1984. L'apice fu raggiunto con la vittoria del titolo nel 1979, quando la squadra sconfisse i Tampa Bay Rowdies nel Soccer Bowl disputato l'8 settembre 1979 al Giants Stadium di New York, davanti a circa 64.000 spettatori.[1] Durante quelle stagioni di successo il club calamitò anche le attenzioni del pubblico: l'Empire Stadium registrò più volte il tutto esaurito e anche nel 1983, la prima stagione giocata nel nuovo BC Place Stadium, il pubblico si attestò su una media di quasi 30.000 spettatori.
Al termine della stagione 1984, in seguito al fallimento della lega, anche i Vancouver Whitecaps dovettero interrompere bruscamente le proprie attività.
Gli 86ers e i successi nella CSL (1986-1992)
modificaDopo due anni di inattività a seguito dello scioglimento, fu costituito un nuovo club per partecipare alla Canadian Soccer League, il nuovo campionato canadese professionistico. Il nome scelto fu 86ers, in omaggio sia all'anno di nascita della società (1986), che a quello di fondazione della città di Vancouver (1886). I legami fra il nuovo club e i vecchi Whitecaps erano evidenti per la presenza di diversi giocatori e dirigenti della precedente società, vennero fatte anche diverse richieste per l'acquisto del diritto a usare il nome "Whitecaps", ma per oltre 14 anni questi tentativi andarono a vuoto.[5]
Gli 86ers si distinsero subito come i dominatori della nuova lega: in sei edizioni vinsero quattro titoli, raggiungendo cinque volte la finale. Tra il 1988 e il 1989, sotto la guida tecnica di Bob Lenarduzzi, la squadra fissò il record continentale di 46 incontri consecutivi senza sconfitte.[1] Nel 1990 i canadesi vinsero il North American Club Championship, un incontro disputato fra la vincitrice del campionato canadese e quella dell'American Professional Soccer League, il massimo campionato statunitense di allora, battendo per 3-2 i Maryland Bays.[6] Il club della Columbia Britannica avrebbe avuto diritto a partecipare alla CONCACAF Champions' Cup 1992, la massima competizione continentale del Nord America, ma rinunciò poco prima della disputa del primo turno. Nel 1992 il club optò per trasferirsi nell'APSL, contribuendo al fallimento e alla chiusura della CSL.
I campionati USL (1993-2010)
modificaI primi anni nell'APSL, che successivamente cambiò il proprio nome in A-League e si vide scavalcare dalla nascente MLS, furono avidi di successi per la squadra di Vancouver, che raggiunse al massimo la semifinale dei play-off. Al termine della stagione 2000 il club riuscì finalmente a riacquisire il nome Whitecaps,[5] cambiando contemporaneamente il proprio stemma e i propri colori sociali.
Nella seconda metà degli anni 2000 i Whitecaps aprirono un nuovo ciclo di successi, conquistando nel 2006 e nel 2008 il titolo della USL First Division, nuovo nome della A-League. Anche nella stagione 2009 raggiunsero la finale, ma il tris non riuscì a causa della sconfitta contro l'Impact de Montréal. Nel novembre 2009 Vancouver fu uno dei club che decise di secedere dalla USL per contrasti commerciali con gli organizzatori del torneo, cercando di dar vita a una nuova lega che riprendesse il nome storico di NASL. Tuttavia il club non giocò mai nella nuova lega: infatti nella stagione 2010 prese parte al campionato provvisorio di secondo livello promosso direttamente dalla federazione, la USSF Division 2 Pro League, per poi venire ammessa al massimo campionato della Major League Soccer nel 2011.
I Whitecaps in MLS (2011-oggi)
modificaI Vancouver Whitecaps vennero ufficialmente ammessi in MLS il 18 marzo 2009, quando fu annunciato che a partire dalla stagione 2011 sarebbero stati il diciassettesimo membro della lega.[7] L'ammissione alla più prestigiosa lega del Nord America fu accompagnata da un restyling anche a livello societario: a Greg Kerfoot, proprietario sin dal 2002, si aggiunsero altri tre investitori: il presidente della Seagate Stephen Luczo, il fondatore di Yahoo! Jeff Mallett, e la stella del basket Steve Nash.[7] Allo stesso tempo fu elaborato un nuovo logo[8] e si cominciarono i lavori per l'adeguamento del BC Place.
Già nel 2012, alla sola seconda stagione di partecipazione, i Whitecaps riuscirono a qualificarsi ai play-off per il titolo, venendo però eliminati al primo turno dai futuri campioni dei Los Angeles Galaxy. Nel 2015 arrivò invece il primo successo nel Canadian Championship, il trofeo che dal 2008 è la coppa nazionale del Canada. Grazie a questo successo la squadra si qualificò per la prima volta nella sua storia alla CONCACAF Champions League, venendo però eliminata subito nella fase a gironi. In ambito continentale il riscatto arrivò già nell'edizione successiva, nella quale i Whitecaps vinsero il proprio girone ed arrivarono in semifinale. Nel 2018 la squadra mancò l'accesso ai play-off e nel 2019 le delusioni furono ancora maggiori: i Whitecaps si classificarono ultimi nella propria Conference e nella coppa nazionale subirono una storica eliminazione ad opera del Cavalry FC, squadra della Canadian Premier League.[9] I proprietari della squadra decisero quindi di operare una riorganizzazione a livello societario, con la nomina del tedesco Axel Schuster come direttore sportivo,[10] in sostituzione dello storico presidente Bob Lenarduzzi, ex giocatore ed allenatore del club.[11]
Il 26 luglio 2022 conquistò il Canadian Championship per la seconda volta, a sette anni di distanza dal primo successo. La finale, disputatasi nello stadio di casa, vide l’affermazione della squadra di Vanni Sartini soltanto ai calci di rigore contro il Toronto FC, con la realizzazione di tutti e cinque i rigori e con l'errore decisivo di Jonathan Osorio.[12]
Cronistoria
modificaCronistoria del Vancouver Whitecaps | |
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Si iscrive alla Canadian Soccer League come Vancouver 86ers
Dopo la chiusura della CSL si iscrive all'American Professional Soccer League
Riprende il nome di Vancouver Whitecaps
Viene ammesso alla Major League Soccer
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Colori e simboli
modificaIl nome Whitecaps, cime bianche, venne scelto nel 1973 da Denny Veitch, uno dei fondatori del club: intendeva fare riferimento alla cime innevate delle Montagne Rocciose Canadesi e alla schiuma sulla cresta delle onde dell'Oceano Pacifico.[1] Le montagne, il mare e il cielo sono la fonte di ispirazione anche per l'attuale stemma societario, in uso dal 2011, e per i colori sociali, il bianco, il blu e il celeste, riadottati nel 2000.[8]
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Il primo logo, in uso dal 1974 al 1978
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Il logo dal 1979 al 1984
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Il logo degli 86ers dal 1986 al 1992
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Il logo dal 1993 al 2000
I primi colori sociali dei Whitecaps furono il bianco e il rosso, in omaggio alla bandiera nazionale del Canada, richiamata anche nel primo logo con una foglia d'acero. Nel 1979 si passò al blu-bianco-celeste, contemporaneamente a un cambio di logo che mise un'onda come elemento centrale. In occasione della rifondazione del 1986 degli 86ers vennero scelti come colori il giallo e il blu, per poi tornare dal 1993 al 2000 al bianco e rosso.
Strutture
modificaStadi
modificaDal 1974 al 1983 i Whitecaps giocarono nell'Empire Stadium, una struttura nata nel 1954 per i Giochi del Commonwealth Britannico. L'impianto aveva originariamente 32.375 posti poi ridotti a poco più di 30.000, e nel 1970 venne dotato di un fondo in erba sintetica. Prima dei Whitecaps, l'Empire Stadium aveva ospitato anche le partite casalinghe dei Vancouver Royals nella NASL 1968. Lo stadio fu poi demolito nel 1993.[13]
Nel 1983 la squadra si trasferì al British Columbia Place Stadium (conosciuto più brevemente come BC Place), un impianto al coperto capace di ospitare circa 60.000 spettatori. La prima gara fu giocata il 20 giugno 1983 contro i Seattle Sounders, registrando il record di 60.342 spettatori.[1]
Dopo la rifondazione del 1986 venne scelto come impianto casalingo lo Swangard Stadium di Burnaby, la cui capienza era di circa 4.500 posti a sedere.[14]
Vista la ridotta capacità dello Swangard Stadium, quando i Whitecaps sono stati ammessi in MLS hanno dovuto nuovamente trasferirsi: quasi tutta la stagione 2011 venne giocata all'Empire Field, una struttura temporanea di 27.528 posti appositamente creata nel luogo dove precedentemente sorgeva l'Empire Stadium. La squadra si trasferì nuovamente al BC Place nella stessa stagione, al termine di alcuni lavori di rifacimento che hanno dotato l'impianto di un tetto retrattile. La capienza è stata portata a 54.320 spettatori, riducibili a 22.120 proprio per le partite di calcio.[15] I Whitecaps hanno giocato la loro prima gara nel nuovo BC Place il 2 ottobre 2011, contro i Portland Timbers.[16]
Centro d'allenamento
modificaI Whitecaps svolgono i propri allenamenti al National Soccer Development Centre, una struttura costruita sui terreni dell'Università della Columbia Britannica, grazie a un accordo fra il club e l'università stessa. Una prima parte del centro è stata messa a disposizione delle varie squadre dei Whitecaps già nel febbraio 2013, ma il completamento è avvenuto nel 2017.[17] Il centro include sette campi di calcio, tre in erba naturale e quattro in erba sintetica, più altre strutture di supporto, per una spesa totale di 32,5 milioni di dollari canadesi.[18]
Società
modificaAllenatori
modificaDi seguito gli allenatori ad aver occupato fino ad ora la panchina dei Whitecaps.[19]
- 1974-1975 James Easton
- 1976 Eckhard Krautzun
- 1977 Eckhard Krautzun
- Holger Osieck (ad interim)
- Tony Waiters
- 1978-1979 Tony Waiters
- 1980 Bob McNab
- 1981-1983 Johnny Giles
- 1984 Alan Hinton
- 1987-1993 Bob Lenarduzzi
- 1994-1999 Carl Valentine
- 2000-2001 Dale Mitchell
- 2002-2004 António Fonseca
- 2005-2007 Bob Lilley
- 2008-2010 Teitur Thordarson
- 2011 Teitur Thordarson (gen.-mag.)
- Tom Soehn (giu.-dic.)
- 2012-2013 Martin Rennie
- 2014-2017 Carl Robinson
- 2018 Carl Robinson (gen.-set.)
- 2019-2020 Marc Dos Santos
- 2021 Marc Dos Santos (gen.-ago.)
- Vanni Sartini (ago.-dic.)
- 2022- Vanni Sartini
Settore giovanile
modificaI Vancouver Whitecaps sono tradizionalmente una delle società nordamericane più attente a sviluppare in casa i propri calciatori, facendo anche da bacino per le nazionali canadesi.[20] Il settore giovanile è composto dalle squadre Under-15, Under-17 e Under-19, che giocano nelle rispettive categorie della MLS Next, il campionato giovanile della MLS.[21] Inoltre una selezione dell'Academy dei Whitecaps gioca nella League 1 British Columbia, campionato semiprofessionistico di terza divisione del Canada.[22]
Nella MLS Next Pro, il campionato riserve della MLS, è iscritto il Vancouver Whitecaps II,[23] che nelle stagioni dal 2015 al 2017 aveva partecipato alla USL, il campionato professionistico di terzo livello nordamericano.[24] Prima della creazione dei Whitecaps II esisteva una squadra Under-23, che partecipava alla USL PDL.
Peculiarità del settore giovanile dei Whitecaps è che i giovani aspiranti calciatori vivono insieme a tempo pieno, integrando agli allenamenti anche la propria educazione scolastica, in base a quello che fino al 2018 era chiamato programma "Residency".[25] La struttura centrale è affiancata anche dalle scuole calcio affiliate, disseminate in tutta la provincia della Columbia Britannica.[26]
Squadra indoor
modificaDurante gli anni della NASL i Vancouver Whitecaps parteciparono anche a cinque campionati di indoor soccer organizzati dalla lega, giocando le partite casalinghe al Pacific Coliseum. Nel 1975, nel 1976 e nel 1983-1984 la squadra non raggiunse i play-off, conquistati invece sia nel 1980-1981 che nel 1981-1982, quando in entrambe le occasioni fu eliminata dai futuri campioni, nel primo caso dagli Edmonton Drillers in semifinale e nel secondo dai San Diego Sockers ai quarti.
Statistiche e record
modificaPartecipazioni ai campionati nazionali
modificaLivello | Competizione | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
1º | NASL | 11 | 1974 | 1984 | 31 |
CSL | 6 | 1987 | 1992 | ||
MLS | 14 | 2011 | 2024 | ||
2º | APSL | 2 | 1993 | 1994 | 18 |
A-League | 10 | 1995 | 2004 | ||
USL First Division | 5 | 2005 | 2009 | ||
USSF Division 2 Pro League | 1 | 2010 |
Partecipazioni alle coppe nazionali
modificaCompetizione | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione |
Canadian Championship | 16 | 2008 | 2024 |
Partecipazioni alle competizioni internazionali
modificaCompetizione | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione |
CONCACAF Champions League/Champions Cup | 4 | 2015-2016 | 2024 |
Leagues Cup | 2 | 2023 | 2024 |
Palmarès
modificaCompetizioni nazionali
modifica- 2006, 2008
Altri piazzamenti
modifica- Primo al termine della stagione regolare: 1993
- North American Club Championship:
- Vincitore: 1990
Tifoseria
modificaIl maggiore gruppo organizzato di tifosi dei Whitecaps è quello dei Southsiders, chiamato così perché occupano la curva sud del BC Place, fondato nel 1999.[27] Altri gruppi importanti sono i Curva Collective e i Rain City Brigade.[28]
La maggiore rivalità dei Whitecaps è con i Portland Timbers e i Seattle Sounders, con i quali forma il cosiddetto "triangolo della Cascadia", dal nome della regione che comprende gli Stati dell'Oregon e di Washington e la provincia canadese della Columbia Britannica. Probabilmente si tratta della più sentita rivalità calcistica del nord America,[29] e risale sin dai tempi in cui le tre squadre si incontravano nella NASL, proseguendo anche nelle serie minori per poi rinnovarsi in MLS. A partire dal 2004 le tifoserie delle tre squadre hanno istituito un trofeo, chiamato Cascadia Cup appunto, che si assegna in base ai risultati degli incontri nella regular season fra le squadre.[30]
Media spettatori
modificaNella seguenti tabelle la media degli spettatori presenti allo stadio per le partite della stagione regolare del campionato.
Stagione | Partite disputate | Totale spettatori | Media spettatori |
---|---|---|---|
1974 | 10 | 100.979 | 10.098 |
1975 | 11 | 83.369 | 7.579 |
1976 | 12 | 103.877 | 8.656 |
1977 | 13 | 154.660 | 11.897 |
1978 | 15 | 235.866 | 15.724 |
1979 | 15 | 344.436 | 22.962 |
1980 | 16 | 429.341 | 26.834 |
1981 | 16 | 371.783 | 23.236 |
1982 | 16 | 292.011 | 18.251 |
1983 | 15 | 437.454 | 29.164 |
1984 | 12 | 182.494 | 15.208 |
Stagione | Partite disputate | Totale spettatori | Media spettatori |
---|---|---|---|
2011 | 17 | 346.909 | 20.406 |
2012 | 17 | 331.081 | 19.475 |
2013 | 17 | 340.653 | 20.038 |
2014 | 17 | 346.943 | 20.408 |
2015 | 17 | 348.624 | 20.507 |
2016 | 17 | 379.603 | 22.330 |
2017 | 17 | 364.073 | 21.416 |
2018 | 17 | 373.089 | 21.946 |
2019 | 17 | 331.745 | 19.514 |
2020 | 1[34] | 22.120 | 22.120 |
2021 | 9[35] | 112.730 | 12.526 |
2022 | 17 | 278.790 | 16.399 |
2023 | 17 | 284.661 | 16.745 |
Stagione | Partite disputate | Totale spettatori | Media spettatori |
---|---|---|---|
1993 | 12 | 58.235 | 4.853 |
1994 | 10 | 47.423 | 4.742 |
1995 | 12 | 53.904 | 4.492 |
1996 | 11 | 44.744 | 4.068 |
1997 | 14 | 49.812 | 3.558 |
1998 | 15 | 62.776 | 4.185 |
1999 | 15 | 68.386 | 4.559 |
2000 | 15 | 59.378 | 3.959 |
2001 | 13 | 72.050 | 5.542 |
2002 | 14 | 52.762 | 3.769 |
2003 | 14 | 60.085 | 4.292 |
2004 | 14 | 67.668 | 4.833 |
2005 | 14 | 71.202 | 5.086 |
2006 | 14 | 71.191 | 5.085 |
2007 | 14 | 72.264 | 5.162 |
2008 | 15 | 74.989 | 4.999 |
2009 | 15 | 79.678 | 5.312 |
2010 | 15 | 77.237 | 5.149 |
Organico
modificaRosa 2024
modificaAggiornata al 2 aprile 2024.
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Rosa 2023
modificaAggiornata al 18 febbraio 2023.
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Rosa 2022
modificaAggiornata al 15 maggio 2022.
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Rosa 2021
modificaAggiornata al 2 agosto 2021[37]
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Note
modifica- ^ a b c d e (EN) History, su whitecapsfc.com. URL consultato il 3 aprile 2016.
- ^ (EN) Where are they now: Glen Johnson, su Whitecapsfc.com. URL consultato il 16 ottobre 2022.
- ^ (EN) Neil Ellett, su Heritage.bcsoccer.net. URL consultato il 25 settembre 2022.
- ^ Vancouver Whitecaps, su mlsexpert.it. URL consultato il 3 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 12 giugno 2016).
- ^ a b (EN) Whitecaps roll in, 86ers roll out of A-League, su cbc.ca, cbcsports.com, 25 ottobre 2000. URL consultato il 3 aprile 2016.
- ^ (EN) The Year in American Soccer - 1990, su homepages.sover.net, American Soccer History Archives. URL consultato il 3 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 13 luglio 2013).
- ^ a b (EN) Vancouver awarded 17th MLS franchise [collegamento interrotto], su mlssoccer.com, 23 gennaio 2010. URL consultato il 2 aprile 2021.
- ^ a b (EN) 'Caps unveil logo and ticket information, su whitecapsfc.com, 8 giugno 2010. URL consultato il 6 gennaio 2016.
- ^ (EN) Cavalry defeat Whitecaps, become 1st ever CPL squad to beat MLS team, su cbc.ca, 24 luglio 2019. URL consultato il 1º ottobre 2019.
- ^ (EN) Whitecaps FC appoint experienced Bundesliga club executive Axel Schuster as sporting director, su whitecapsfc.com, 15 novembre 2019. URL consultato il 1º dicembre 2019.
- ^ (EN) Lenarduzzi out as Whitecaps president while club seeks sporting director, su cbc.ca, 16 agosto 2019. URL consultato il 1º ottobre 2019.
- ^ (EN) CCL bound! Vancouver Whitecaps capture 2022 Canadian Championship over Toronto FC, su mlssoccer.com, 27 luglio 2022. URL consultato il 27 luglio 2022.
- ^ (EN) The rebirth of Empire Fields, su vancouversun.com, 16 luglio 2015. URL consultato il 6 gennaio 2015.
- ^ (EN) Swangard Stadium, su burnaby.ca. URL consultato il 10 ottobre 2020.
- ^ (EN) Whitecaps FC open full lower bowl for Saturday's match versus LA Galaxy, su whitecapsfc.com, 29 marzo 2016. URL consultato il 27 maggio 2016.
- ^ (EN) 'Caps fans see everything they want and more in BC Place [collegamento interrotto], su mlssoccer.com, 2 ottobre 2011. URL consultato il 2 aprile 2021.
- ^ (EN) UBC officially opens National Soccer Development Centre, su news.ubc.ca, ubc.ca, 22 settembre 2017. URL consultato il 31 marzo 2019.
- ^ (EN) Whitecaps FC National Soccer Development Centre, su whitecapsfc.com. URL consultato il 31 marzo 2019.
- ^ (EN) Whitecaps FC appoint Carl Robinson as head coach, su whitecapsfc.com, 16 dicembre 2013. URL consultato il 26 marzo 2016.
- ^ Vancouver Whitecaps, gioiello del calcio canadese, su socceritalia.it, 13 aprile 2015. URL consultato il 26 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 30 marzo 2016).
- ^ (EN) Members, su mlssoccer.com. URL consultato il 26 settembre 2024.
- ^ (EN) League1 BC Announces Vancouver Whitecaps As Founding License Holder, su northerntribune.ca, 22 ottobre 2021. URL consultato il 26 settembre 2024.
- ^ (EN) Vancouver will join MLS NEXT Pro for inaugural season in 2022, su whitecapsfc.com, 6 dicembre 2021. URL consultato il 19 marzo 2023.
- ^ (EN) Club Structure, su whitecapsfc.com. URL consultato il 26 marzo 2016.
- ^ (EN) Residency program rebranded to Whitecaps FC Academy, rosters announced, su whitecapsfc.com, 4 settembre 2018. URL consultato il 21 aprile 2021.
- ^ (EN) About Youth Programs, su whitecapsfc.com. URL consultato il 26 marzo 2016.
- ^ (EN) Southsiders, su whitecapsfc.com. URL consultato il 26 marzo 2016.
- ^ (EN) Supporters Clubs, su whitecapsfc.com. URL consultato il 26 marzo 2016.
- ^ Pacific Northwest: il cuore e la tradizione del calcio nordamericano, su eatsport.net, 30 luglio 2014. URL consultato il 5 novembre 2016 (archiviato dall'url originale il 2 agosto 2014).
- ^ (EN) About, su thecascadiacup.com. URL consultato il 26 marzo 2016.
- ^ (EN) Attendance Project: NASL, su kenn.com. URL consultato il 3 aprile 2021 (archiviato dall'url originale il 16 dicembre 2020).
- ^ (EN) Attendance Project: MLS, su kenn.com. URL consultato il 3 aprile 2021 (archiviato dall'url originale il 21 ottobre 2018).
- ^ (EN) 2022 MLS Attendance, su soccerstadiumdigest.com. URL consultato il 19 marzo 2023.
- ^ Le restanti partite furono giocate a porte chiuse a causa della pandemia di Covid-19
- ^ Le restanti partite furono giocate al Rio Tinto Stadium, nello Utah, a causa delle limitazioni negli spostamenti fra Canada e Stati Uniti dovuti alla pandemia di Covid-19
- ^ (EN) Attendance Project: Div. II, su kenn.com. URL consultato il 3 aprile 2021 (archiviato dall'url originale il 26 ottobre 2018).
- ^ (EN) Players, su whitecapsfc.com. URL consultato il 2 agosto 2021.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Vancouver Whitecaps FC
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Sito ufficiale, su whitecapsfc.com.
- Vancouver Whitecaps FC (canale), su YouTube.
- (DE, EN, IT) Vancouver Whitecaps FC, su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- Vancouver Whitecaps FC, su int.soccerway.com, Perform Group.
- (EN, RU) Vancouver Whitecaps FC, su eu-football.info.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 19157098536472552904 · LCCN (EN) no2019147263 |
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