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Vaginosi - Wikipedia
Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.

La malattia anche conosciuta col nome generico di vaginosi (VB), è un'infezione della vagina di origine batterica; è la causa più comune dei disturbi vaginali delle donne in età fertile. Viene spesso percepita come una patologia banale ed è spesso mal curata con trattamenti non efficaci.

Vaginosi
Citologia vaginale: cellule squamose della cervice ricoperte di batteri a forma di bastoncello, Gardnerella vaginalis (Frecce).
Specialitàginecologia
EziologiaGardnerella vaginalis
Classificazione e risorse esterne (EN)
ICD-9-CM616.1
ICD-10B96 e N76
MeSHD016585
eMedicine254342
Sinonimi
Vaginosi batterica o VB
Vaginosi
Vaginite batterica

La causa della vaginosi batterica sembra essere dovuta ad un'alterazione dell'equilibrio della microflora vaginale, con sviluppo abnorme di germi commensali che, a seguito di un'alterazione dell'ecosistema vaginale, per varie cause si trasformano in patogeni. Il principale agente responsabile della maggior parte delle vaginosi è la Gardnerella vaginalis, l'unico batterio conosciuto del genere Gardnerella. Dal 1999, isolato per la prima volta da Rodriguez et al., è stato riconosciuto nella vaginosi anche il ruolo dell'Atopobium vaginae, un cocco batterio Gram-positivo anaerobo[1]; questo batterio è presente nel 50% dei casi di vaginosi batterica[2].

I dati epidemiologici confermano che il cambiamento dell'ecosistema caratteristico della vagina è la causa etiologica della vaginosi batterica.

Patogenesi

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Ruolo della Vitamina D

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Dati recenti indicano come la carenza di Vitamina D abbia un ruolo nell'insorgenza della vaginosi batterica durante la gravidanza[3][4].

La Vitamina D è una sostanza ad azione pleiotropica[3], che svolge la sua attività ben oltre le note attività di formazione ed omeostasi della massa ossea[4]; recentemente è stata infatti da più parti sottolineata l'importanza delle azioni della vitamina D non classiche in una varietà di tipi di cellulari. Queste azioni includono[4]:

  • la modulazione del sistema immunitario innato e adattativo,
  • la regolazione della proliferazione cellulare.

Inoltre un adeguato apporto di vitamina D è essenziale per la salute materna e fetale durante la gravidanza, ed inoltre ancora i dati epidemiologici indicano che molte donne incinte hanno livelli sub-ottimali di vitamina D[4].

In particolare la carenza di vitamina D è correlata con[4]:

Lavori recenti sottolineano l'importanza del ruolo non classico della vitamina D in gravidanza per la salute della placenta[4]. La placenta, infatti, normalmente risponde alla Vitamina D comportandosi come un modulatore di impianto, stimolando la produzione di citochine e la risposta immunitaria alle infezioni. Questi dati indicano come sia importante intervenire preventivamente sullo stato di deficit serico di Vitamina D al fine di migliorare gli outcomes materno-fetali[5].

Un recente studio (2010) condotto a Baltimora negli USA su giovani adolescenti gravide (<18 anni) ha evidenziato una forte correlazione lineare tra carenza di Vitamina D e i mesi invernali, l'emoglobinopenia, mentre è inversamente proporzionale la presenza di 25(OH)D con la vaginosi batterica[10].

Infine Bodnar et al. 2009[8] studiano, su 469 donne gravide, lo stato della vitamina D serica correlandolo con la presenza di vaginosi batterica. Gli autori dimostrano una relazione inversa tra i livelli di 25-(OH)-vitamina D nel siero e la presenza di vaginosi batterica. La prevalenza della vagnosi diminuiva fino ad un valore massimo in percentuale pari ad una concentrazione > a 80nml/L di siero di 25(OH) Vit. D. Lo studio conclude sostenendo che: ... la carenza di vitamina D è associata a BV....

Complicanze

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La complicanza più frequente della vaginosi batterica è il parto pretermine nelle donne gravide, questa è significativamente associata con la presenza di elevate concentrazioni in vagina di Gardenerella vaginalis e Atopobium vaginae[11][12].

Displasia cervicale (CIN)

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Test di Papanicolau.

La Neoplasia Cervicale Intraepiteliale o CIN o displasia cervicale è stata messa in relazione con la vaginosi batterica specie se riferita alla gravità della prima[13]. Spesso questa correlazione tra le due patologie viene misconosciuta, specie se le donne sono asintomatiche[14]. In generale vi è un'alta correlazione tra vaginosi e alto grado di CIN[15].

Un recente studio giapponese condotto da ricercatori della Nagoya University su 405 casi di neoplasia cervicale confrontati con più di 2000 donne con controlli negativi, ha mostrato un'associazione inversa tra l'assunzione di calcio alimentare e/o la vitamina D e il rischio di sviluppare una neoplasia cervicale in questo gruppo di donne giapponesi.[16].

Anatomia patologica

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Clinica

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Segni e sintomi

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Tipico abbondante essudato fluido bianco-grigiastro, maleodorante in corso di vaginosi batterica

Esami di laboratorio e strumentali

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La diagnosi può essere formulata con discreta certezza all'osservazione microscopica, previa colorazione di Gram, di coccobacilli su "clue cells", ovvero cellule epiteliali vaginali dall'aspetto puntinato poiché ricoperte di batteri.

Diagnosi differenziale

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Diagnosi precoce

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Risvolti psicologici

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Trattamento

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Dal 2004 è possibile trattare la vaginosi attraverso l'Haloterapia controllata. Uno studio pilota ha dimostrato che i risultati ottenuti mostravano elevata efficacia, e minori effetti collaterali a lungo termine, rispetto al trattamento farmacologico [17].

Trattamento chirurgico

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Non è previsto alcun trattamento chirurgico per la condizione disbiotica in esame.

Trattamento farmacologico

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Il trattamento è volto a ripristinare il giusto equilibrio della flora batterica vaginale, e dunque si ricorre agli antibiotici (metronidazolo, clindamicina, ecc.) solamente quando possono insorgere complicanze, dato che questi attaccano indistintamente gli agenti infettivi e la normale flora vaginale; sono indicati dunque durante la gravidanza, prima di un intervento chirurgico, e così via. Negli altri casi si ricorre a cure reintegrative di Lactobacillus volte al ripristino del pH fisiologico della vagina, naturalmente ostile allo sviluppo dei batteri responsabili della vaginosi.[senza fonte]

Il metronidazolo è l'antibiotico più usato per la terapia della vaginosi, ma va ricordato che il batterio Atopobium vaginae è costituzionalmente resistente a questo antibiotico[18][19][20][21].

Prognosi

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Postumi e follow up

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Prevenzione

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L'infezione provoca un'alterazione della flora vaginale batterica, si verifica cioè una diminuzione del numero di Lactobacillus acidophilus e di altri microrganismi normalmente presenti nella vagina e un aumento del numero di microrganismi infettivi.

Spesso la causa scatenante della vaginosi è proprio la diminuzione della flora vaginale, che provoca l'alterazione del pH della vagina che diventa così un terreno umido adatto allo sviluppo di batteri estranei.

La flora vaginale può alterarsi a seguito dell'uso improprio o eccessivo di lavande vaginali, durante l'uso di antibiotici e anche a seguito del contatto con lo sperma maschile, che modifica il pH della vagina rendendola un ambiente non adatto allo sviluppo di Lactobacillus; proprio per quest'ultimo motivo, pur non essendo una malattia sessualmente trasmissibile la vaginosi si presenta molto più frequentemente in donne sessualmente attive.

La vaginosi batterica è la seconda causa di incidenza per la vaginite; provoca una perdita vaginale (leucorrea) di colore bianco o grigio, densa e dall'odore caratteristico simile al pesce, soprattutto dopo il coito, che generalmente non è doloroso; spesso è asintomatica.

  1. ^ Rodriguez Jovita M, Collins MD, Sjödén B, Falsen E. Characterization of a novel Atopobium isolate from the human vagina: description of Atopobium vaginae sp. nov.Int J Syst Bacteriol. 1999 Oct;49 Pt 4:1573-6. PMID 10555338
  2. ^ Burton JP, Devillard E, Cadieux PA, Hammond JA, Reid G. Detection of Atopobium vaginae in postmenopausal women by cultivation-independent methods warrants further investigation. J Clin Microbiol 2004; 42: 1829-1831.PMID 15071062
  3. ^ a b KJ. Hensel, TM. Randis; SE. Gelber; AJ. Ratner, Pregnancy-specific association of vitamin D deficiency and bacterial vaginosis., in Am J Obstet Gynecol, Sep 2010, DOI:10.1016/j.ajog.2010.08.013, PMID 20887971.
  4. ^ a b c d e f JS. Shin, MY. Choi; MS. Longtine; DM. Nelson, Vitamin D effects on pregnancy and the placenta., in Placenta, Sep 2010, DOI:10.1016/j.placenta.2010.08.015, PMID 20863562.
  5. ^ a b S. Lewis, RM. Lucas; J. Halliday; AL. Ponsonby, Vitamin D deficiency and pregnancy: from preconception to birth., in Mol Nutr Food Res, vol. 54, n. 8, Aug 2010, pp. 1092-102, DOI:10.1002/mnfr.201000044, PMID 20440696.
  6. ^ C. Zhang, C. Qiu; FB. Hu; RM. David; RM. van Dam; A. Bralley; MA. Williams, Maternal plasma 25-hydroxyvitamin D concentrations and the risk for gestational diabetes mellitus., in PLoS One, vol. 3, n. 11, 2008, pp. e3753, DOI:10.1371/journal.pone.0003753, PMID 19015731.
  7. ^ HJ. Farrant, GV. Krishnaveni; JC. Hill; BJ. Boucher; DJ. Fisher; K. Noonan; C. Osmond; SR. Veena; CH. Fall, Vitamin D insufficiency is common in Indian mothers but is not associated with gestational diabetes or variation in newborn size., in Eur J Clin Nutr, vol. 63, n. 5, maggio 2009, pp. 646-52, DOI:10.1038/ejcn.2008.14, PMID 18285809.
  8. ^ a b LM. Bodnar, MA. Krohn; HN. Simhan, Maternal vitamin D deficiency is associated with bacterial vaginosis in the first trimester of pregnancy., in J Nutr, vol. 139, n. 6, Jun 2009, pp. 1157-61, DOI:10.3945/jn.108.103168, PMID 19357214.
  9. ^ A. Merewood, SD. Mehta; TC. Chen; H. Bauchner; MF. Holick, Association between vitamin D deficiency and primary cesarean section., in J Clin Endocrinol Metab, vol. 94, n. 3, Mar 2009, pp. 940-5, DOI:10.1210/jc.2008-1217, PMID 19106272.
  10. ^ LM. Davis, SC. Chang; J. Mancini; MS. Nathanson; FR. Witter; KO. O'Brien, Vitamin D insufficiency is prevalent among pregnant African American adolescents., in J Pediatr Adolesc Gynecol, vol. 23, n. 1, Feb 2010, pp. 45-52, DOI:10.1016/j.jpag.2009.05.005, PMID 19643639.
  11. ^ Menard JP, Mazouni C, Salem-Cherif I, Fenollar F, Raoult D, Boubli L, Gamerre M, Bretelle F.High vaginal concentrations of Atopobium vaginae and Gardnerella vaginalis in women undergoing preterm labor.Obstet Gynecol. 2010 Jan;115(1):134-40 PMID 20027045
  12. ^ Digiulio DB, Romero R, Kusanovic JP, Gómez R, Kim CJ, Seok KS, Gotsch F, Mazaki-Tovi S, Vaisbuch E, Sanders K, Bik EM, Chaiworapongsa T, Oyarzún E, Relman DA. Prevalence and Diversity of Microbes in the Amniotic Fluid, the Fetal Inflammatory Response, and Pregnancy Outcome in Women with Preterm Pre-Labor Rupture of Membranes. Am J Reprod Immunol. 2010 Mar 21. [Epub ahead of print] PMID 20331587
  13. ^ KH. Nam, YT. Kim; SR. Kim; SW. Kim; JW. Kim; MK. Lee; EJ. Nam; YW. Jung, Association between bacterial vaginosis and cervical intraepithelial neoplasia., in J Gynecol Oncol, vol. 20, n. 1, Mar 2009, pp. 39-43, DOI:10.3802/jgo.2009.20.1.39, PMID 19471662.
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  16. ^ S. Hosono, K. Matsuo; H. Kajiyama; K. Hirose; T. Suzuki; T. Kawase; K. Kidokoro; T. Nakanishi; N. Hamajima; F. Kikkawa; K. Tajima, Association between dietary calcium and vitamin D intake and cervical carcinogenesis among Japanese women., in Eur J Clin Nutr, vol. 64, n. 4, Apr 2010, pp. 400-9, DOI:10.1038/ejcn.2010.28, PMID 20197786.
  17. ^ A. G. Maliavin, Iu A. Filiaeva e M. M. Umakhanova, [Halotherapy--a new treatment of bacterial vaginosis], in Voprosy Kurortologii, Fizioterapii, I Lechebnoi Fizicheskoi Kultury, n. 3, 2004, pp. 35–37. URL consultato il 5 agosto 2024.
  18. ^ Ferris MJ, Masztal A, Aldridge KE, Fortenberry JD, Fidel PL Jr, Martin DH. Association of Atopobium vaginae, a recently described metronidazole resistant anaerobe, with bacterial vaginosis. BMC Infect Dis. 2004 Feb 13;4:5. PMID 15018635
  19. ^ Marrazzo JM. Evolving issues in understanding and treating bacterial vaginosis.Expert Rev Anti Infect Ther. 2004 Dec;2(6):913-22. PMID 15566334
  20. ^ Bradshaw CS, Tabrizi SN, Fairley CK, Morton AN, Rudland E, Garland SM.The association of Atopobium vaginae and Gardnerella vaginalis with bacterial vaginosis and recurrence after oral metronidazole therapy.J Infect Dis. 2006 Sep 15;194(6):828-36. Epub 2006 Aug 16. PMID 16941351
  21. ^ Swidsinski A, Mendling W, Loening-Baucke V, Swidsinski S, Dörffel Y, Scholze J, Lochs H, Verstraelen H.An adherent Gardnerella vaginalis biofilm persists on the vaginal epithelium after standard therapy with oral metronidazole.Am J Obstet Gynecol. 2008 Jan;198(1):97.e1-6. Epub 2007 Nov 19. PMID 18005928

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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  • (EN) CDC -BV, su cdc.gov.
  • (EN) Class. Microbilogica, su sn2000.taxonomy.nl. URL consultato l'8 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2007).
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