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Triangolo dei coralli - Wikipedia

Triangolo dei coralli

Il Triangolo dei coralli, detto anche Triangolo corallino o Triangolo di corallo, è un'area più o meno di forma triangolare situata nelle acque marine tropicali dell'Indonesia, Malesia, Papua Nuova Guinea, Filippine, Isole Salomone e Timor Est, e che contiene almeno 500 specie di coralli in ogni ecoregione[1].

Il Triangolo corallino è considerato il centro globale della biodiversità marina[2] e una priorità globale nella conservazione[3].

Triangolo dei coralli
In blu l'area scientifica del Triangolo dei coralli
StatiIndonesia (bandiera) Indonesia
Malaysia (bandiera) Malaysia
Papua Nuova Guinea (bandiera) Papua Nuova Guinea
Filippine (bandiera) Filippine
Isole Salomone (bandiera) Isole Salomone
Timor Est (bandiera) Timor Est
Superficie6 000 000 km²
Abitanti350 000 000

Caratteristiche

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Acropora latistella fotografato nel Triangolo dei coralli
 
Corallo fotografato nella zona occidentale di Mindoro

Il nome attribuito a quest'area geografica deriva dal fatto che essa contiene oltre i tre quarti delle specie di corallo nel mondo[4]. Inoltre, la regione è racchiusa in una sorta di triangolo che ha per vertici le Filippine (a nord), Bali (a sud-ovest) e le Isole Salomone (a sud-est)[5].

Le acque del Triangolo dei coralli includono sia parte dell'oceano Pacifico che dell'oceano Indiano, dal cui incontro si crea una corrente oceanica che influenza le condizioni atmosferiche della regione dell'Indo-Pacifico ed è ingranaggio del meccanismo globale della circolazione termoalina[6].

Oltre che per i coralli, questa regione geografica è nota anche per essere la sede della più densa biodiversità di mangrovie del mondo dato che sono presenti fino a 46 specie su 70 conosciute[7].

Biodiversità

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Chlorurus microrhinos fotografato in Timor Est
 
Nembrotha kubaryana in Timor Est

Secondo uno studio che riguarda alcuni pesci criptici ed endemici (nello specifico due specie di Eviota, dunque appartenenti alla famiglia dei Gobidi) e il loro alto tasso di speciazione, il numero di specie ittiche nel Triangolo dei coralli potrebbe essere di gran lunga maggiore di quello stimato[8]. A prescindere da ciò, la varietà di fauna marina nella zona è notevole, al punto da averla fatta soprannominare "Amazzonia dei mari"[9].

Infatti, a fare del Triangolo dei coralli il proprio habitat sono oltre 3000 specie di pesci[1], circa 2200 dei quali sono pesci di barriera[9] che costituiscono il 37% di quelli mondiali[10]. Oltre che balene, delfini e squali[1], nel Triangolo dei coralli vivono sei delle sette tartarughe marine conosciute[10][1] e (a eccezione di una in Giappone e una seconda in Sudafrica) tutte le specie scoperte di cavalluccio marino pigmeo[11].

Teorie alla base dell'elevata biodiversità

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Tre sono le ipotesi formulate per spiegare la ricchezza del Triangolo dei coralli[12]:

  • Centro di origine: il Triangolo dei coralli sarebbe stato il luogo dove sono nate svariate specie marine che (a causa della configurazione geografica) non sarebbero riuscite a diffondersi troppo oltre la zona.
  • Centro di accumulo: la speciazione sarebbe avvenuta in zone periferiche e isolate alla quale sarebbe seguita una diffusione verso il Triangolo dei coralli
  • Regione di sovrapposizione: la speciazione si sarebbe verificata separatamente nell'oceano Indiano e nell'oceano Pacifico quando nel Pleistocene erano divisi fisicamente da una striscia di terra. In seguito alla deglaciazione, i due gruppi di biodiversità si sarebbero incontrati nell'attuale Triangolo dei coralli.

Minacce

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L'equilibro del Triangolo dei coralli è minacciato sia da problemi globali, come il cambiamento climatico, che dall'inquinamento, dal turismo non sostenibile e dalla pesca illegale o eccessiva[1][9].

L'innalzamento della temperatura delle acque causa lo sbiancamento dei coralli (che muoiono se sottoposti a stress continuativo), mentre l'acidificazione degli oceani blocca la formazione del loro scheletro calcareo. Entrambi i fenomeni hanno come conseguenza la distruzione delle barriere coralline che porta alla riduzione di fauna nella zona (a fronte di una sempre crescente domanda ittica internazionale)[1].

Conservazione

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Kepulauan Togean
Tipo di areaArea marina protetta
Codice WDPA20429
Class. internaz.II
Stato  Indonesia
GestoreBalai Taman Nasional Kepulauan Togean
Mappa di localizzazione
 
Kepulauan Togean
Tun Mustapha Park
Taman Tun Mustapha
Tipo di areaArea marina protetta
Codice WDPA555705603
Class. internaz.II
Stato  Malaysia
Superficie a mare900000 ha
GestoreSabah Park
Mappa di localizzazione
 
Tun Mustapha Park
Maza
Tipo di areaArea marina protetta
Codice WDPA4202
Stato  Papua Nuova Guinea
Mappa di localizzazione
 
Maza
Nino Konis Santana
Tipo di areaArea marina protetta
Codice WDPA352708
Class. internaz.V
Stato  Timor Est
GestoreManager and community guards under Ministry of Agriculture and Fisheries
Mappa di localizzazione
 
Nino Konis Santana

Circa un terzo degli abitanti locali fa affidamento sulle acque del Triangolo dei coralli in quanto fonte di cibo e di reddito[1], quindi il 15 maggio del 2009 al Leaders' Summit a Manado fu lanciata la Coral Triangle Initiative on Coral Reefs, Fisheries and Food Security (CTI-CFF)[13]. L'iniziativa si pone come obiettivo quello di salvaguardare la salute del Triangolo dei coralli combattendo o prevenendo le minacce[5]. L'iniziativa coinvolge sei stati membro (Indonesia, Isole Salomone, Filippine, Malesia, Papua Nuova Guinea e Timor Est), ma ha anche l'appoggio di organizzazioni come il WWF[1][5].

Aree protette del Triangolo dei coralli

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Anche grazie all'intervento della CTI-CFF, all'interno del Triangolo dei coralli esistono diverse aree marine protette[14] che, fino al 2018, insieme coprivano circa il 2% dell'intera zona[4]. Di seguito alcune di esse divise per stato.

  • Indonesia
    Sia circa metà delle zone dell'Indonesia rilevanti per le tartarughe che circa metà di quelle per i dugonghi rientrano nelle aree marine protette[4].
  • Malesia
    • Tun Mustapha Park
      Vista la biodiversità dell'area, il WWF era impegnato nella creazione di una riserva marina in Malesia già dal 2003, ma solo nel maggio del 2016 è stato inaugurato il Tun Mustapha Park. Frutto della collaborazione tra il WWF e il Sabah Park, l'area protetta si estende oltre la punta a nord dell'isola del Borneo[18].
    • Sugud Island Marine Conservation Area[19]
  • Timor Est
  1. ^ a b c d e f g h Triangolo dei coralli. Una perla nell'Indo-pacifico, su wwf.ch. URL consultato il 29 dicembre 2020.
  2. ^ (EN) Gerald R. Allen, Conservation hotspots of biodiversity and endemism for Indo‐Pacific coral reef fishes, in Aquatic Conservation. Marine and Freshwater Ecosystems, vol. 18, John Wiley & Sons, Inc., agosto 2007, pp. 541-556. URL consultato l'11 gennaio 2021.
  3. ^ (EN) John C. Briggs, The marine East Indies: diversity and speciation (PDF), in Journal of Biogeography, vol. 32, agosto 2005, pp. 1517–1522. URL consultato l'11 gennaio 2021.
  4. ^ a b c (EN) Irawan Asaad, Carolyn J. Lundquist, Mark V. Erdmann, Ruben Van Hooidonk e Mark J. Costello, Designating Spatial Priorities for Marine Biodiversity Conservation in the Coral Triangle, novembre 2018.
  5. ^ a b c (EN) History of CTI-CFF, su coraltriangleinitiative.org. URL consultato il 29 dicembre 2020.
  6. ^ (EN) Frederic S. Castruccio, Enrique N. Curchitser e Joan A. Kleypas, A model for quantifying oceanic transport and mesoscale variability in the Coral Triangle of the Indonesian/Philippines Archipelago, su agupubs.onlinelibrary.wiley.com, 19 novembre 2013. URL consultato il 4 gennaio 2021.
  7. ^ (EN) Beth A. Polidoro et al., The Loss of Species: Mangrove Extinction Risk and Geographic Areas of Global Concern, aprile 2010. URL consultato l'11 gennaio 2021.
  8. ^ (EN) Luke Tornabene, Samantha Valdez, Mark Erdmann e Frank Pezold, Support for a ‘Center of Origin’ in the Coral Triangle: Cryptic diversity, recent speciation, and local endemism in a diverse lineage of reef fishes (Gobiidae: Eviota), in Molecular Phylogenetics and Evolution, vol. 82, Elsevier, gennaio 2015, pp. 200-210. URL consultato il 4 gennaio 2021.
  9. ^ a b c (EN) John P. Rafferty, Coral Triangle, su britannica.com. URL consultato il 4 gennaio 2021.
  10. ^ a b (EN) The Coral Triangle Day. About, su coraltriangleday.org. URL consultato il 29 dicembre 2020.
  11. ^ Douglas Main, La straordinaria scoperta di un nuovo cavalluccio marino pigmeo in Africa, su nationalgeographic.it, 11 giugno 2020. URL consultato il 29 dicembre 2020.
  12. ^ (EN) Michelle R. Gaither, Brian W. Bowen, Tiana-Rae Bordenave, Luiz A. Rocha, Stephen J. Newman, Juan A. Gomez, Lynne van Herwerden e Matthew T. Craig, La filogeografia del pesce di barriera Cephalopholis argus (Epinephelidae) indica l'isolamento del Pleistocene attraverso la barriera indo-pacifica con sovrapposizione contemporanea nel triangolo corallino, in Biologia evolutiva BMC, vol. 11, n. 189, luglio 2011. URL consultato il 4 gennaio 2021.
  13. ^ (EN) CTI-CFF, CTI-CFF Leader's Declaration, su coraltriangleinitiative.org, 12 luglio 2017. URL consultato il 29 dicembre 2020.
  14. ^ (EN) Asia & Pacific, su protectedplanet.net. URL consultato il 29 dicembre 2020.
  15. ^ (EN) Kepulauan Togean, su protectedplanet.net. URL consultato il 29 dicembre 2020.
  16. ^ (EN) Togean Tojo Una-Una Biosphere Reserve, Indonesia, su en.unesco.org. URL consultato il 29 dicembre 2020.
  17. ^ (EN) Pulau Maratua-Karang Muaras, su protectedplanet.net. URL consultato il 29 dicembre 2020.
  18. ^ La riserva marina più grande della Malaysia: il Tun Mustapha Park, su wwf.ch. URL consultato il 29 dicembre 2020.
  19. ^ (EN) Sugud Island Marine Conservation Area, su protectedplanet.net. URL consultato il 29 dicembre 2020.
  20. ^ (EN) Turtle Islands, su protectedplanet.net. URL consultato il 29 dicembre 2020.
  21. ^ (EN) Maza, su protectedplanet.net. URL consultato il 29 dicembre 2020.
  22. ^ (EN) Kamiali, su protectedplanet.net. URL consultato il 29 dicembre 2020.
  23. ^ (EN) Nino Konis Santana, su protectedplanet.net. URL consultato il 29 dicembre 2020.
  24. ^ (EN) Behau, su protectedplanet.net. URL consultato il 29 dicembre 2020.
  25. ^ (EN) Kia, su protectedplanet.net. URL consultato il 29 dicembre 2020.

Voci correlate

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