Saccharomyces carlsbergensis
Saccharomyces carlsbergensis, attualmente denominato più correttamente Saccharomyces pastorianus, è un lievito utilizzato per la produzione della birra denominata lager, a bassa fermentazione. Questo tipo di lievito è stato analizzato originariamente da Emil Christian Hansen, che lavorava per il birrificio danese Carlsberg, che gli ha dato il nome.
Saccharomyces carlsbergensis | |
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Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Fungi |
Phylum | Ascomycota |
Sottodivisione | Saccharomycotina |
Classe | Saccharomycetes |
Ordine | Saccharomycetales |
Famiglia | Saccharomycetaceae |
Genere | Saccharomyces |
Specie | S. carlsbergensis |
Nomenclatura binomiale | |
Saccharomyces carlsbergensis Nguyen & Gaillardin ex. Beijerinck | |
Sinonimi | |
Saccharomyces pastorianus |
Si tratta di un ibrido fra Saccharomyces bayanus e Saccharomyces cerevisiae: come tale, presenta una buona quantità di similitudini sia genotipiche che fenotipiche con le due specie genitrici[1], anche se il suo genoma è lungo circa una volta e mezzo quello di queste ultime, poiché include quasi per intero i genomi delle due specie ibridate[2].
Da S. bayanus, la specie eredita gran parte dei geni, oltre che il DNA mitocondriale e quello ribosomiale[2][3]: questo comporta numerosi adattamenti nella crescita che la specie condivide con quest'ultimo, infatti come S. bayanus non cresce a temperature superiori ai 34 °C, mentre S. cerevisiae cresce anche a 40 °C, ed allo stesso modo S. carlsbergensis cresce meglio di S. cerevisiae al di sotto dei 12 °C
I geni LEU2, MET2 ed ACB1 di questa specie hanno mostrato un alto grado di affinità con quelli della specie Saccharomyces monacensis, il che ha indotto alcuni studiosi ad ipotizzare che si tratti di un ibrido di questa specie con S. cerevisiae anziché con S. bayanus[4][5][6], tuttavia ulteriori analisi hanno chiarito che tale affinità è data da uno stretto legame di parentela, piuttosto che da una effettiva discendenza di una specie dall'altra.
Note
modifica- ^ Tamai Y, Momma T, Yoshimoto H, Kaneko Y., Co-existence of two types of chromosome in the bottom fermenting yeast, Saccharomyces pastorianus., Yeast. 1998 Jul;14(10):923-33.
- ^ a b Montrocher R et al (1998), Phylogenetic Analysis of the Saccharomyces cerevisiae Group Based on Polymorphisms of the rDNA Spacer Sequences Archiviato il 17 dicembre 2008 in Internet Archive., Int. J. Syst. Bacteriol., vol 48, pp 295–303
- ^ Piskur, J., S. Smole, C. Groth, R.F. Petersen and M.B. Pedersen (1998), Structure and genetic stability of mitochondrial genomes vary among yeasts of the genus Saccharomyces. Archiviato il 23 aprile 2008 in Internet Archive. Int. J. System. Bacteriol. 48: 1015-1024.
- ^ Hansen J and Kielland-Brandt MC (1994), Saccharomyces carlsbergensis contains two functional MET2 alleles similar to homologues from S. cerevisiae and S. monacensis. Gene 140(1):33-40
- ^ Casey GP, Pedersen MB (1988), DNA sequence polymorphisms in the genus Saccharomyces. V. Cloning and characterization of a LEU2 gene from S. carlsbergensis. Archiviato il 23 ottobre 2007 in Internet Archive. Carlsberg Res Commun 53(3):209-19
- ^ Borsting C, et al. (1997),Saccharomyces carlsbergensis contains two functional genes encoding the acyl-CoA binding protein, one similar to the ACB1 gene from S. cerevisiae and one identical to the ACB1 gene from S. monacensis. Archiviato il 23 ottobre 2007 in Internet Archive. Yeast 13(15):1409-21
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Saccharomyces carlsbergensis, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | J9U (EN, HE) 987007551376005171 |
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