Monarchia elettiva
Forma di governo di tipo monarchico
La monarchia elettiva è una forma di governo di tipo monarchico nel quale il capo di Stato, che ha titolo e poteri di monarca (re, imperatore, pontefice, ecc.), viene eletto, di norma da un collegio ristretto di principi, più raramente da un'assemblea più estesa. La forma di governo opposta, più diffusa, è la monarchia ereditaria.
Esempi di monarchie elettive del passato sono:
- la Roma arcaica;
- il Califfato dei Rashidun;
- il Sacro Romano Impero (dal 1356);
- lo Stato Pontificio;
- lo Stato monastico dei Cavalieri di Malta (fino al 1798);
- la Confederazione polacco-lituana;
- l'Impero azteco;
- l'Impero mongolo;
- il Ducato di Sorrento, particolare caso di monarchia eletta a suffragio popolare;
- la Repubblica di Venezia;[1]
- la Repubblica di Genova (de facto) (fino al 1528);
- l'Impero ashanti;
Esempi di monarchie elettive attuali sono:
- lo Stato della Città del Vaticano;[2]
- la Malaysia;
- il Regno di Cambogia;
- lo Stato Indipendente di Samoa;
- gli Emirati Arabi Uniti (de iure);
Anche entità non indipendenti presentano questa forma di governo: lo Stato Monastico Autonomo del Monte Athos in Grecia, il Sovrano Militare Ordine di Malta o la popolazione degli Ashanti in Ghana ne sono un esempio.
Note
modifica- ^ Il termine repubblica non va inteso nel senso moderno del termine, ossia contrapposto a monarchia, ma nel senso antico di "Stato"; la repubblica di Venezia era infatti una monarchia elettiva; infatti il doge, termine veneto per "duca", era in carica per tutta la vita ed apparteneva alla classe nobiliare. Si veda: Giurisprudenza italiana - volume 149, parti 2-4, Unione tipografico-editrice torinese, 1997
- ^ Treccani, su treccani.it.